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Riflessioni su alcuni documenti Cgil e Uil riguardanti ''l'Accordo sul P.I.''

Segreteria Nazionale Cisal Università

Riflessioni su alcuni documenti riguardanti "l'accordo" sul Pubblico Impiego prodotti dai sindacati nazionali università CGIL e UIL

Da alcuni giorni, circola un documento della UIL Università , impostato sulla stessa falsa riga di quanto già fatto dalla FLC CGIL.

Pure in questo caso si percepisce una forte preoccupazione, non tanto per gli effetti che questi accordi potrebbero produrre sui lavoratori e lavoratrici delle Università Italiane, ma su quello che la nostra presa di posizione può causare anche in vista della prossima tornata elettorale per le RSU, per cui impartiscono disposizioni su come dovrebbero rispondere i loro dirigenti locali a quelli che sono definiti "gli attacchi degli autonomi" , riferito ovviamente al nostro comunicato del 29 maggio 2007 sulla vicenda dei rinnovi contrattuali nel P.I.

"NO! All'accordo truffa per i rinnovi contrattuali nel P.I.''

Ormai è noto a tutti, gli arretrati per il 2006 non è che sono pochi, non ci sono proprio ! La perdita netta per la mancata inclusione dell'annualità, per i lavoratori dell'Università è superiore ai 400 euro!

Ma il biennio preso in esame, non era il 2006 - 2007 ?

Gli aumenti non dovevano essere riferiti al tasso d'inflazione programmata ? (2,2% nel 2006 e 2% nel 2007).

Perché non si dice chiaramente che il rinnovo non riguarda un biennio ma solo 11 mensilità del 2007?

Veniamo ora ai famosi 101 euro che sarebbero stati ottenuti!

La media si ottiene dividendo la somma disponibile per il numero di tutti i dipendenti pubblici, con la conseguenza che vi saranno alcuni che percepiranno 130 e altri 72 euro lordi; considerato che i lavoratori del Comparto Università hanno le remunerazioni più basse di tutto il pubblico impiego, è molto verosimile che noi si prenda la percentuale più bassa. (o no ?)

Ma con quale decorrenza e soprattutto quando si percepirebbero questi poderosi aumenti?

Per il 2007 si percepirà (ma non si sa quando) il 40% dell'aumento spettante al Comparto, ma a partire dal mese di Febbraio 2007 e non di Gennaio, ma pare che in busta paga, questa miseria, potrà essere inserita solo dopo l'approvazione del prossimo D.P.F.! (Documento Programmatico Finanziario)

Nell'avviare le trattative per il rinnovo del CCNL sembra che la Triplice ed il Governo, si siano già accordati per presentare un pacchetto (pacco) unico e vincolante per tutti i Comitati di Settore nonché per l'ARAN e quindi anche per quei malefici sindacati autonomi che vogliono sempre mettere becco nelle faccende altrui.

In questa logica di lottizzazione hanno tentato, con lo sbarramento del 5% della rappresentatività, ma non vi sono riusciti, a far fuori dalla contrattazione nazionale la nostra organizzazione sindacale autonoma, ed ora si sta addirittura ipotizzando la delega sindacale unica, senza però escludere che si possa anche elevare al 10% la media tra dato associativo e dato elettorale.

L'unica cosa che impedisce l'immediata attuazione di quest'ultima ipotesi è che anche qualche O.S. della triplice potrebbe restare fuori in molti Comparti.

Cambiano i governi ma non cambia il metodo della cogestione attuato in modo sistematico da questi sindacati che, in cambio di questo atteggiamento "responsabile", ha ottenuto una quota considerevole dei "benefits", oltre a quanto già avuto fino ad ora, (CAAF, Patronati, presenze significative o in alcuni casi gestione diretta di Enti Pubblici :INPS, INPDAP, INAIL etc..) ed ancora, finanziamenti pubblici a vario titolo;

provate ad immaginare cosa può significare la gestione dei vostri/nostri fondi pensione!

In queste condizioni, soprattutto per il CSA di Cisal Università, seppur rappresentativo, è sempre più difficile esercitare un'azione sindacale incisiva e condizionante.

E' necessario che i quadri dirigenti del sindacato, per avere un futuro guardino al passato, alle rivendicazioni, ai sacrifici che sono stati fatti attraverso lotte, anche durissime, sui luoghi di lavoro e non solo.

Occorre una forte attenzione alle istanze dei lavoratori, sia nelle contrattazioni nazionali che locali, ma necessita, nel contempo, adoperarsi al fine di dare una maggiore rappresentatività al CSA di Cisal Università con una più ampia partecipazione dei lavoratori del comparto e della dirigenza sui luoghi di lavoro anche in vista delle prossime tornate elettorali per le RSU.

Roma 04 luglio 2007               La Segreteria Nazionale

 
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