Contatori visite gratuiti Ricorsi tassazione 2,5% TFR personale assunto post 2000 - Mod.Diffida

Photogallery

Contratti
RSU

Quotidiani online

Ricorsi tassazione 2,5% TFR personale assunto post 2000 - Mod.Diffida

Nota dell’Ufficio Studi

OGGETTO: ricorsi tassazione 2,5% TFR personale assunto post 2000

Pervengono numerose  richieste, da parte degli iscritti, volte ad ottenere spiegazioni circa la convenienza ad aderire a ricorsi inerenti il prelievo di cui all’oggetto ed in riferimento al personale assunto dopo il 30 maggio 2000 (a tempo determinato) e dopo il 1° gennaio 2001 (a tempo indeterminato).

Questo perché alcuni sindacati, nel proporre la possibilità di adire ad eventuale ricorso, chiedono che l’interessato si iscriva agli stessi adducendo i motivi più disparati (e strani). Non solo; inducono i dipendenti in errore non precisando che se la norma viene dichiarata costituzionalmente illegittima, non esiste prescrizione.

E’ pur vero che il TAR Lazio ha dato ragione ai dipendenti della Presidenza del Consiglio per la restituzione di quanto prelevato (assunti dopo il 2000) ma la sentenza non è esecutiva per il ricorso, di quell’amministrazione, al Consiglio di Stato.

Orbene, abbiamo già affrontato il problema con analoga nota datata 13 marzo 2013 laddove, forti della sentenza n.223/2012 della Corte Costituzionale (che ha dichiarato l’illegittimità dell’art.12 comma 10 del D.L. 78/2010 nella parte in cui non escludeva l’applicazione a carico del dipendente della rivalsa del 2,5% della base contributiva, ai fini del TFR) avevamo concordato nell’inoltrare una diffida alla propria amministrazione volta alla non applicazione della predetta trattenuta.

Confermiamo quanto detto ed alleghiamo un modulo di fac-simile di diffida da inoltrare alla propria amministrazione di competenza.

Nella circostanza giova evidenziare che la norma in questione è stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale per cui le varie amministrazioni, in autotutela, dovrebbero bloccare la trattenuta e chiedere un parere tecnico o meglio, un’interpretazione autentica, al legislatore che, con decreto legge 185/2012, ha dato esecuzione alla citata sentenza della Corte Costituzionale.

Ed è proprio in tale senso che, nelle sedi opportune, si sta muovendo il CSA della CISAL Università con due possibili soluzioni:

1. Restituzione delle somme;

2. Passaggio da TFR a TFS (molto più conveniente per il dipendente) anche per coloro che sono stati assunti nel periodo sopra indicato; soprattutto perché al personale universitario, a differenza di altri comparti, la possibilità di accedere ad un fondo pensione, è stata data solo a partire dal 2012 con l’apertura del fondo Sirio.

 

Roma 20.03.14

P. L’ufficio Studi - Dott. Damiano Curcio

 

Ulteriore precisazione del dott. Daminao Curcio dell'Ufficio Studi

Risposta alla nota pervenuta che fà riferimento al commento di William Zanoni su TFS-TFR - rilasciato a novembre 2012 sulla questione della sentenza 223/2012 della Corte Cost. e del successivo D.L. 185, alle proposte di diffida per i ''ricorsi tassazione 2,5% TFR personale assunto post 2000. 

La sentenza della Corte Costituzionale fa riferimento anche a coloro che erano già in regime TFR nella parte in cui asserisce che "... a parità di retribuzione tra pubblico e privato, è irragionevole una riduzione dell'accantonamento dello Stato, perché non collegata con la qualità e quantità del lavoro prestato contribuendo a determinare un trattamento inferiore dei dipendenti pubblici con quello dei privati ( in pratica il prelievo del 2,5% che viene applicato solo ai dipendenti pubblici).
E' vero che la sentenza non era riferito a contenzioso con personale sottoposto al TFR dal 2000 ma l'estensione di tale ragionamento è stata già applicata dal TAR Lazio su specifico ricorso di personale della Presidenza del Consiglio, assunto post 2000 e soggetto al TFR.
Damiano Curcio

 

Nota pervenutaci con riferimento al commento di William Zanoni su TFS-TFR rilasciato a novembre 2012 sulla questione della sentenza 223/2012 della Corte Cost. e del successivo D.L. 185, alle proposte di diffida per i ''ricorsi tassazione 2,5% TFR personale assunto post 2000.

In riferimento alle proposte di diffida per i ''ricorsi tassazione 2,5% TFR personale assunto post 2000'',  il commento di William Zanoni rilasciato a novembre 2012 sulla questione della sentenza 223/2012 della Corte Cost. e del successivo D.L. 185, all’interno del quale volevo segnalare i passaggi di seguito riportati:

Pag.6:

(…) Non si capisce, fra l’altro, per quale motivo, come accaduto in altri momenti, la Corte non abbia sollevato d’ufficio la declaratoria di legittimità costituzionale del combinato disposto dall’articolo 59, comma 56, della legge 27 dicembre 1997, n° 449, e del DPCM 20 dicembre 1999, poiché a loro volta hanno creato una identica disparità di trattamento fra lavoratori privati e lavoratori pubblici.(…)

Pag. 8:

(…) Per quanto possa essere ulteriormente scontato, è altrettanto evidente che tutti coloro che già erano a TFR vero alla data del 31.12.2010 non erano minimamente interessati agli effetti della sentenza, così come non sono interessati agli effetti del decreto-legge n° 185/2012.(…)



Mi sembra di capire al riguardo che, da un lato, si riconosca che dalla sentenza 223/2012 potrebbero effettivamente scaturire delle conseguenti implicazioni di illegittimità costituzionale anche per il meccanismo di “invarianza” stabilito dal DPCM 20 dicembre 1999 per i dipendenti pubblici in regime di TFR, ma, dall’altro, che risulti difficile per le Amministrazioni adeguarsi alle eventuali diffide presentate facendo richiamo a tale sentenza (che aveva per oggetto specifico l’altra questione del diverso calcolo delle quote di TFS dal 2011) … e che pertanto si dovranno attendere pronunciamenti definitivi (eventualmente dalla stessa Corte Cost. …).


Con i migliori saluti.
Stefano Meschini
Univ. Tuscia (VT)


Modello FAC-SIMILE DIFFIDA

 

Raccomandata A/R

 

All’Università degli Studi di

____________________________

 

Via__________________________

Comune _________________ (__) CAP _______

 

Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Viale Trastevere, 76/a

00153 – ROMA

 

All’INPS (ex Inpdap) sede provinciale di

Via _____________________

00000 – ____________

 

 

OGGETTO: richiesta di interruzione della trattenuta TFR del 2,5% e restituzione della quota TFR 2,5% indebitamente trattenuta dallo stipendio e riversamento figurativo della stessa quota da parte dell’Amministrazione, per gli ultimi dieci anni.

ATTO DI DIFFIDA E MESSA IN  MORA

 

Il/La sottoscritto/a ________________________________________________________________, nato/a a _________________________________ prov.___________, il ____/____/________ codice fiscale ____________________________________________________________________

dipendente a tempo indeterminato presso l’Università degli Studi di  _________________________________________, con inquadramento nel profilo di_____________________________________________________ e residente a ______________________ prov.________ in Via _____________________________ n. _________

 

 

avendo prestato, negli ultimi dieci anni, servizio a tempo indeterminato come da seguente

-       prospetto riepilogativo[1]:

Anno

Università degli Studi di

incarico

Note

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[1] Inserire la data di stipula del contratto a tempo indeterminato, successivo al 6 maggio 2000, Gli immessi in ruolo in data anteriore al 6 maggio 2000 possono inviare questo modello di diffida solo se hanno optato per il passaggio volontario dal regime TFS a quello TFR con versamento su fondo Sirio; questi ultimi dovranno indicare come data quella del passaggio da TFS a TFR e sostituire la dicitura “di stipula del contratto a tempo indeterminato” con “di passaggio dal regime TFS a quello di TFR con versamento su Fondo Sirio”.


-       considerato che si ritrova a essere dipendente presso Codesta Amministrazione in regime di TFR ai sensi dell’art. 2120 Codice Civile;

-       avendo rilevato la trattenuta TFR sulla propria busta paga per gli anni di servizio indicati nel prospetto riepilogativo.

 

Ai sensi del comma  2°,art. 1 del D.P.C.M. 20 dicembre 1999 e della sentenza n. 223/2012 della Corte Costituzionale

DIFFIDA

-        Codesto Ateneo, in qualità di sostituto d’imposta, in persona del legale rappresentante pro-tempore, dal continuare a operare nella busta paga del/della sottoscritto/a la trattenuta del 2,5% ai fini della costituzione del TFR;

 

-        il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nella persona del suo rappresentante legale pro-tempore:

-        dal non voler provvedere ad autorizzare il rimborso della quota TFR del 2,5% illegittimamente trattenuta a partire dalla data ____/____/_________1 di stipula del contratto a tempo indeterminato;

-        dal non provvedere, altresì, per gli anni di servizio a tempo indeterminato pregressi, ad autorizzare il versamento figurativo dell’intera quota TFR del 6,91%, totalmente a carico del datore di lavoro;

-        dal non versare l’intera quota del 6,91% per il servizio da prestare.

CON ESPRESSO AVVERTIMENTO CHE

trascorsi 45 giorni dalla ricezione della presente, in assenza di accoglimento della richiesta, perdurando tali comportamenti, il/la sottoscritto/a si riserva di adottare tutte le opportune iniziative legali per la tutela dei propri diritti ed interessi.

 

La presente da valersi, altresì, come atto interruttivo di qualsivoglia termine di prescrizione con salvezza di ogni ulteriore azione.

 

Cordiali saluti.

Luogo e data

_________________, ____/____/________

 

Firma

---------------------------------------------------------

 

 


 
INPS
Assegno per il nucleo familiare. Nuovi livelli reddituali: 1 luglio 2023 - 30 giugno 2024



Previdenza

Modulo Non adesione al Fondo Perseo Sirio

Meteo

Tutto su IMU e TASI

Convenzioni

Powered by



Modalità Mobile