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D.L. 180/2008 ''Tavolo di confronto con il Ministero''

SEGRETERIA NAZIONALE

D.L. 180/2008 ''Tavolo di confronto con il Ministero''

Seduta del 2 Dicembre 2008

" Riferimento ad eventuali, possibili emendamenti al D.L. 180/2008 (ora in esame alla Camera dei Deputati); sia in relazione alla futura attuazione delle Linee Guida ministeriali "


La delegazione del nostro sindacato, unitamente ad altre sigle del comparto, della docenza e degli Enti di ricerca, è stata nuovamente ricevuta presso il MIUR nel pomeriggio di ieri.

Anche in questa occasione, purtroppo, la riunione si è svolta a tavoli separati e di ciò, su nostra sollecitazione, anche altre organizzazioni si sono lamentate, chiedendo al Ministro, per il futuro, di non cedere ai ricatti della “Triplice”. In ogni caso, la seduta si è svolta in un ambiente di sereno ed aperto confronto. Anche in tale sede, infatti, i rappresentanti del Ministero hanno ribadito la necessità di prendere in esame le proposte delle parti sociali. Ciò, sia con riferimento ad eventuali, possibili emendamenti al D.L. 180/2008 (ora in esame alla Camera dei Deputati); sia in relazione alla futura attuazione delle Linee Guida ministeriali.

La nostra delegazione, di cui faceva parte anche un rappresentante della FIALP-Ricerca, così come ha fatto anche nella riunione svoltasi lo scorso 11 novembre e nell’audizione presso la 7^ Commissione del Senato, ha consegnato due documenti: uno per l’Università; l’altro per gli Enti di ricerca.

Nel primo, innanzitutto, si sono ribadite, ampliandole ed illustrandole, le nostre richieste già esposte in Senato, di cui al nostro precedente comunicato e, in particolare:

1. Abrogazione del comma 10 dell’articolo unico della Legge n. 230/2005 nella parte in cui vieta l’assegnazione di incarichi di insegnamento al personale tecnico e amministrativo degli Atenei; disposizione che riteniamo altamente discriminatoria, soprattutto se letta in relazione al successivo comma 14. In tale ambito, abbiamo posto, inoltre, l’assai rilevante questione della rivalutazione del personale Laureato Tecnico, che, oggi, anche per effetto di provvedimenti ministeriali, si trova nell’impossibilità di giusti percorsi di carriera e, nonostante l’impegno dei precedenti Dicasteri, si vede ingiustamente vietato l’accesso ai ruoli della docenza;

2. Revisione del meccanismo del turn-over e dei tagli al Fondo di funzionamento ordinario, con particolare riferimento a:

a) una possibile compensazione che, per taluni Atenei, tenga conto della situazione anteriore al 1997;

b) introduzione di misure incentivanti per gli Atenei “virtuosi”;

c) revisione e controllo della ripartizione della spesa per il personale docente (2/3 circa) e personale tecnico-amministrativo (1/3);

d) correzione delle quote relative al blocco del turn-over per il personale tecnico-amministrativo (è troppo basso il 40% ripartito tra tutte le categorie esclusi i ricercatori);

e) abbandono della valutazione della spesa per il personale in termini di punto organico, considerato che le categorie di personale tecnico-amministrativo hanno costi differenziati a seconda della categoria;

f) rivedere il meccanismo del computo del FFO per gli Atenei che, al loro interno, posseggono la Facoltà di Medicina e Chirurgia, il cui personale è impegnato anche in attività di carattere assistenziale.

3. Sbloccare, con effetto immediato ed urgente, i bandi di mobilità volontaria (intra ed interateneo) per il personale docente. Ciò consentirebbe, a costo zero per gli Atenei e per tutto il sistema, una più equa e corretta distribuzione delle risorse umane sul piano nazionale, oggi assai malamente distribuite. In via programmatica e non immediata, introdurre, per gli Atenei, così come accade per il personale del Comparto, l’obbligo, per ogni bando di personale docente e ricercatore, del preventivo bando di mobilità.

4. Aggiunta, al comma 11 dell’art. 72 della Legge 133/2008 della categoria dei Ricercatori universitari tra i soggetti (Professori e Magistrati) che vengono esclusi dalla libera recedibilità dal rapporto di lavoro al conseguimento dei 40 anni di anzianità contributiva. Sotto tale profilo, abbiamo sottolineato, inoltre, che tale norma, secondo le prime notizie che giungono da taluni Atenei è utilizzata in modo, a nostro avviso, illegittimo e, comunque, irrispettoso delle direttive ministeriali di cui alla circolare n. 10/2008 Dip. Funzione pubblica.

5. Rivedere in senso restrittivo, soprattutto per talune Regioni, la possibilità della creazione di fondazioni universitarie e, per tutti gli Atenei, revisione dei processi decisionali e determinativi che possono condurre alla costituzione delle stesse. A nostro avviso, infatti, l’attuale impianto previsto dalla legge 133/2008 è troppo scarno e si potrebbe prestare a prassi applicative poco corrette e per nulla trasparenti.

6. Assoluta e primaria importanza della revisione del modello di Governance. Modello che dovrà far cessare, al più presto, le monarchie assolute di taluni rettorati e prevedere un sistema più democratico e sottoposto ad attenti controlli. In tal senso, abbiamo ribadito la proposta di nomina dei Revisori dei conti esterna all’Ateneo.

Nel secondo documento, per il quale rimandiamo al comunicato della FIALP CISAL RICERCA, sono state poste talune importanti questioni relative agli Enti di Ricerca con riferimento, soprattutto, alla pressante questione del precariato.

I rappresentanti del Ministero, mostrando disponibilità, hanno ribadito l’impegno dell’On.le Gelmini ad uno scrupoloso esame delle proposte che abbiamo avanzato. All’esito dell’incontro, le parti sociali ed i rappresentanti del Ministero hanno ribadito la necessità di istituire, quanto meno, due o tre tavoli tecnici aventi ad oggetto: problematiche del sistema Università in genere; questioni relative al personale del comparto Università; temi relativi al personale docente; Enti di Ricerca.

Ovviamente, auspichiamo che il clima di confronto collaborativo contraddistinguerà anche i prossimi incontri.

Roma, 3 dicembre 2008

P.   La Segreteria Nazionale - Riccardo Marini

 
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