RINNOVO CCNL UNIVERSITA'

Quadriennio 2006/2009

"AVVIATO IL CONFRONTO CON L'ARAN"

Si è svolto ieri, presso l'ARAN, un incontro preliminare per l'avvio delle trattative sul rinnovo del CCNL .

Dopo una lettura dell'atto di indirizzo del Comitato di Settore, nei loro interventi i rappresentanti delle OO.SS. hanno convenuto sulla necessità di chiudere in tempi rapidi la trattativa sulla parte economica e su taluni aspetti prioritari per la parte normativa.

Il CSA della CISAL Università, in particolare, oltre a confermare la necessità di una "perequazione" economica con gli stipendi degli altri comparti del P.I., ha rimarcato l'esigenza di trattare comunque alcuni aspetti normativi inderogabili, per un'equa e corretta applicazione del CCNL.

Considerato che tutte le Istituzioni , i partiti, l'Istat, la Banca d'Italia, l'OCSE, la stessa Chiesa e le parti datoriali, si sgolano proclamando a gran voce che i salari e gli stipendi Italiani sono i più bassi in Europa e tra i più bassi al mondo, cosa che noi diciamo da sempre, è necessario che questo CCNL dia una svolta tenendone debitamente conto.

Con ciò s'intende che una proposta di "aumenti" tipo CCNL Sanità, con 9 (nove !) euro medi al mese di incremento per il 2006 e fino a gennaio 2007 non è assolutamente proponibile nel nostro comparto; il quale, anche a detta dell'ARAN è dal punto di vista stipendiale l'ultimo nel P.I. in Italia.

Per quanto riguarda la parte normativa, vista l'esigenza di raggiungere un accordo in tempi brevi per la chiusura del CCNL, proponiamo che almeno tre punti siano affrontati e possibilmente risolti:

1) Ordinamento professionale

2) Personale dei policlinici e AOU

3) Relazioni sindacali

Per tutto il resto, si può istituire un successivo tavolo di contrattazione che, oltre all'impegno di predisporre un testo unico che contenga tutta la normativa vigente in ambito universitario, completi anche quelle parti di essa rese inapplicabili a seguito di norme emanate successivamente o da modificare per le difficoltà applicative riscontrate soprattutto a livello di contrattazione integrativa.

Rileviamo infine che tra le parti sindacali vi è, pur con tutti i distinguo di parte, una sostanziale convergenza, sia sulle priorità che sulla tempistica.

Bisogna vedere ora, ora nei fatti, considerata anche la contestuale campagna elettorale in essere, se questa volontà si tradurrà concretamente in un accordo che soddisfi le lavoratrici ed i lavoratori dell'Università che, a distanza di due anni e mezzo dalla scadenza, attendono ancora questo rinnovo contrattuale.

Roma 12/03/2008 La Segreteria Nazionale