P.A. Per gli statali è in arrivo la mobilità. Chi si sposta rischia il taglio allo stipendio. Nessun assegno ad personam se non ci sono risorse

La mobilità forzata a cui sta lavorando il ministro Marianna Madia rischia di tradursi anche in un taglio degli stipendi. Per i dipendenti del pubblico impiego si preparano anni difficili. Ciò che nelle precedenti riforme era sempre stato delegato alla contrattazione, ora viene deciso in modo unilaterale dal governo che anche su questa partita ha scavalcato i sindacati. Il governo ha presentato un documento di quattro articoli, che sarà un Dpcm, con le tabelle di equiparazione. Queste dovrebbero essere un punto di riferimento per l’inquadramento di quanti saranno spostati da un’amministrazione all’altra.

I tempi per il piano della mobilità sono stretti. Entro due settimane sarà sottoposto all’approvazione della Conferenza Stato-Regioni e poi, ottenuto il via libera, diventerà un Dpcm. Ai sindacati è stato chiesto di dare le loro osservazioni entro il 9 aprile, un tempo considerato insufficiente da tutte le sigle sindacali che hanno chiesto un nuovo incontro. I sindacati hanno minacciato «una risposta dura» ma il governo non sembra intenzionato a farsi intimidire. Leggi tutto l'articolo

Tratto da www.iltempo.it