COMUNICATO STAMPA CISAL - Previdenza, Cavallaro: l’Europa difende la legge Fornero, agli italiani pensioni da fame

Francesco Cavallaro - segretario generale CISAL

Nel raccomandare all’Italia la piena attuazione delle riforme pensionistiche adottate in passato, la Commissione europea scarica sul nostro sistema previdenziale la responsabilità della salvaguardia dei conti pubblici nel lungo periodo. Ancora una volta, sarebbero i lavoratori a fare le spese della sterile contrapposizione tra Commissione europea e Governo italiano.

Roma, 27 gennaio 2016 – “Si tratta per la nostra economia di una bomba a orologeria, dall’entità per molti ancora incerta, i cui effetti devastanti si sommeranno presto al blocco dei contratti pubblici e del turn over, ai tagli alla Sanità, alla Scuola, ai Trasporti”. E’ quanto dichiara Francesco Cavallaro, Segretario Generale CISAL, in merito all’ultimo rapporto sulla sostenibilità delle finanze pubbliche redatto dalla Commissione europea e improntato alla difesa delle misure che hanno alleggerito in modo drammatico il trattamento previdenziale di tanti italiani.

“Ricade nuovamente sulle spalle dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati l’onore e l’onere di salvare l’Italia dagli errori dei propri Governi, in materia fiscale e previdenziale anzitutto - continua Cavallaro -. E se sul piano sociale l’indifferenza dell’Europa non stupisce più, preoccupa in misura sempre maggiore l’insipienza con cui la politica italiana risponde a problematiche quali evasione, lavoro nero e sommerso da una parte, giovani e disoccupazione dall’altra”.

“Per la Previdenza - conclude il Segretario - basterebbe porre fine alla strumentale confusione tra la corretta gestione del salario differito (i contributi), di esclusiva proprietà dei lavoratori, e l’altrettanto corretta gestione della fiscalità generale, fonte esclusiva di finanziamento delle legittime prestazioni assistenziali. Per il Fisco, è necessaria una profonda e radicale revisione dell’attuale sistema, per combattere e sconfiggere l’evasione. Un problema al quale anche il Presidente Mattarella, nel messaggio di fine anno, ha ritenuto necessario fare un accorato e circostanziato richiamo.

Un problema da sempre ritenuto prioritario dalla CISAL, sul presupposto che liberare 122 miliardi di euro, pari a quasi 8 punti di PIL, aprirebbe spazi enormi per investimenti produttivi, occupazione, crescita, benessere diffuso. E lo strumento non può che essere quello della piena responsabilizzazione del cittadino/contribuente attraverso l’introduzione strutturale nel sistema del cosiddetto contrasto di interessi''. Fonte Ufficio Stampa CISAL