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Pubblicato il D.M. per la distribuzione agli Atenei di 1.305 posti da Ricercatore di tipo B

Il Prof. Riccardo Scateni dell’Università degli Studi di Cagliari non è un nostro iscritto ma condividiamo in pieno il suo pensiero sul decreto ministeriale per la distribuzione agli Atenei di 1.305 posti da Ricercatore di tipo B che pubblichiamo qui di seguito.

Ieri il MIUR ha pubblicato il DM che ripartisce i 1305 posti di RTDB previsti dalla legge di stabilità 2018.
Con un'interpretazione quantomeno originale il ministero ha inserito, tra i parametri per la ripartizione dei posti, l'assegnazione di 2 posti di ricercatore ad ognuno dei "dipartimenti eccellenti" inseriti nella lista di pre-selezione ma non selezionati per il finanziamento.
Quali sono le conseguenze di questa ripartizione, globalmente e per il nostro Ateneo?

Alcuni dati.

Poco più di un quarto dei posti sono stati assegnati, in maniera, direi, arbitraria, al di fuori del dettato della legge, come detto ai dipartimenti "quasi di eccellenza".

Questo determina, per area geografica, una ripartizione di posti come segue:

  • Nord-est   102
  • Nord-ovest   92
  • Centro   92
  • Sud   56

Isole   2 (solo all'università di Catania)

Risulta evidente come questa scelta abbia un effetto, ancora una volta, di aumentare ulteriormente gli squilibri di risorse tra le aree geografiche del paese.

Gli altri 3 indicatori, ognuno dei quali vale circa il 25%, danno ripartizioni più omogenee, ma il totale delle attribuzioni, quando viene comparato al numero dei docenti mediamente in servizio negli ultimi sette anni è impressionante.

Nelle posizioni di "maggior favore" (dopo gli istituti speciali e le università per stranieri) troviamo:

  • Catanzaro 1 nuovo ricercatore ogni 23 docenti in servizio
  • Bergamo 1 ogni 23.57
  • Ferrara    1 ogni 25.71
  • Piemonte Orientale 1 ogni 25.73
  • Insubria   1 ogni 26.76

In fondo alla classifica troviamo

  • Palermo 1 ogni 77.48
  • Messina 1ogni 72.50
  • Catania  1 ogni 64.90
  • Cagliari  1 ogni 61.63
  • L'Aquila 1 ogni 56.60

La media è di 1 ogni 40.73.

Il messaggio politico che sta dietro a queste formule, apparentemente asettiche e, ovviamente, meritocratiche, è uno e uno solo: perché vi ostinate a tenere aperte le università in Sicilia e Sardegna, quando i potenziali studenti possono andare nelle belle ed efficienti università del Nord?

Prof. Riccardo Scateni

Dip.to di Matematica e Informatica

Per il D.M. vai al link; http://www.miur.gov.it/web/guest/-/piano-straordinario-2018-per-il-reclutamento-ricercatori-di-cui-all-articolo-24-comma-3-lettera-b-della-legge-240-2010

 
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