Problematiche riguardanti il personale che opera nei Dipartimenti (ex Facoltà) di Medicina e Chirurgia all'interno di Aziende Ospedaliero Universitarie ''Una soluzione che tarda ad arrivare''

Le problematiche inerenti il personale universitario funzionalmente assegnato alle AOU è storia vecchia di almeno 50 anni (legge 213 del 1970 e legge 200 del 1974) ad ogni rinnovo di CCNL si tenta in qualche modo di porre rimedio a quella che è una evidente anomalia normativa, anzi, una chiara carenza normativa.

Molto è stato demandato ai protocolli d’intesa tra Università e Regioni, molto altro ancora agli atti costitutivi delle AA.OO.UU che un tempo erano definite di tipo A o di tipo B a seconda delle scelte operate dagli organi di governo dei singoli Atenei, come previsto dalla legge 517 del 1999, la quale, tra l’altro,  prevedeva anche che entro quattro anni di sperimentazione si sarebbe dovuto definire la tipologia di azienda unica con un apposito decreto interministeriale, cioè entro il 2003, cosa però che non è mai avvenuta.

Difatti oggi, a distanza di tanti anni, ci ritroviamo ancora AA.OO.UU. di tipo A, altre di tipo B e molte altre ancora di tipo… Boh !

Tanto è vero che alcune AA.OO.UU. assumono personale assistenziale con i fondi regionali, cui però viene attribuito uno stato giuridico, sia pur parziale, universitario, anche se assunti con profili propri del CCNL della Sanità, mentre altre ancora, assumono solo ‘’ospedalieri’’, insomma, allo stato, la maggior parte di queste AA.OO.UU. assume come meglio gli aggrada perché siamo in una carenza normativa evidente ed è triste anche sottolineare che tante di queste strutture assistenziali, pur essendo dislocate all’interno degli Atenei con annesse attrezzature dedicate e con personale dell’università stessa, spesso, fa sentire quest’ultimo  ‘’ospite in casa propria’’.

In questi ultimi mesi, nelle trattative tenute con il MUR stavamo giungendo se non ad una completa definizione della vicenda, almeno a fare chiarezza, ma, purtroppo, il governo è caduto, il ministro del MUR è nuovamente cambiato e non è improbabile che si debba ricominciare tutto daccapo e, visto quanto è avvenuto in passato, sarebbe già la terza volta.

Cercheremo, come sindacato FGU GILDA Unams, di riprendere anche con questa nuova ministra il discorso così come l’abbiamo lasciato con il suo predecessore, ma la nostra esperienza maturata in tutti questi anni di sindacato ci induce a pensare che sarà molto dura, non fosse altro perché sia nel MUR che nell’ARAN non ci sono più quei dirigenti e quei funzionari che conoscono a fondo problema, ma non per questo ci arrenderemo.

01 marzo 2021

Il Coordinatore Nazionale