PENSIONE ANTICIPATA DONNE - Sono già 15.000 le domande
La legge Maroni (avvalorata dalla legge Fornero) consente fino a tutto il 2015 alle lavoratrici dipendenti, con almeno 57 anni di età - e 35 di contributi - che siano disposte a scegliere il calcolo contributivo della pensione di poter accedere alla cosiddetta «opzione donna».Ma attenzione, il ritiro anticipato comporterebbe un assegno ridotto, che potrebbe variare tra il 25 e il 35% rispetto a quello che si percepirebbe con la pensione di vecchiaia. A fare la differenza è il diverso sistema di calcolo previsto per i due trattamenti, in quanto quello di vecchiaia infatti si basa con il sistema retributivo, che è nettamente più redditizio di quello contributivo applicato con la pensione anticipata.
Non è possibile ovviamente quantificare ''ad personam'' di quanto viene ridotto l'assegno previdenziale perchè varia da caso a caso, pertanto ''per avere le idee chiare'' , ovvero, se è conveniente o meno uscire dal lavoro con la suddetta opzione, sarebbe necessario affidarsi ad un consulente che si occupa di materia previdenziale. Quel che ci è dato sapere è che all'inizio dell'entrata in vigore della norma, erano state poche le donne che avevano optato per tale soluzione proprio per il minor gettito della futura pensione. Ma lo ''spettro'' futuro di nuove regole restrittive ha poi convinto moltissime lavoratrici ad aderire a tale forma di pensione. Avranno pensato .."meglio un uovo oggi che una gallina domani"
Manrico Giordano