Contatori visite gratuiti PENSIONE ANTICIPATA DONNE - Sono già 15.000 le domande

Documento di Economia e Finanza 2024 (DEF 2024), che delinea previsioni cruciali in relazione al PIL e traccia una linea sul futuro del welfare nel nostro paese.

 

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PENSIONE ANTICIPATA DONNE - Sono già 15.000 le domande

Le domande fatte per poter accedere alla pensione anticipata sono già 15mila, una vera corsa, prima che scattino le limitazioni sull’opzione donna. Le recenti stime quantificano che per il 2014 il numero delle donne che ha richiesto il trattamento di pensione anticipata si attesta intorno alle 7,700 unità, una cifra notevole se rapportata alle 8.846 dipendenti che hanno richiesto di andare in pensione in anticipo nel 2013 e le 5.646 del 2012. La possibilità di andare in pensione anticipata entro la fine del 2014 con l’opzione donna riguarda al momento solo le donne del pubblico impiego. Per le lavoratrici autonome i termini sono già scaduti lo scorso 31 maggio, mentre resta attiva fino al prossimo 30 novembre per le lavoratrici dipendenti delle aziende. Vediamo quali sono i requisiti per poter accedere all’uscita anticipata dal lavoro.

 

La legge Maroni (avvalorata dalla legge Fornero) consente fino a tutto il 2015 alle lavoratrici dipendenti, con almeno 57 anni di età - e 35 di contributi - che siano disposte a scegliere il calcolo contributivo della pensione di poter accedere alla cosiddetta «opzione donna».Ma attenzione, il ritiro anticipato comporterebbe un assegno ridotto, che potrebbe variare tra il 25 e il 35% rispetto a quello che si percepirebbe con la pensione di vecchiaia. A fare la differenza è il diverso sistema di calcolo previsto per i due trattamenti, in quanto quello di vecchiaia infatti si basa con il sistema retributivo, che è nettamente più redditizio di quello contributivo applicato con la pensione anticipata.

Non è possibile ovviamente quantificare ''ad personam'' di quanto viene ridotto l'assegno previdenziale perchè varia da caso a caso, pertanto ''per avere le idee chiare'' , ovvero, se è conveniente o meno uscire dal lavoro con la suddetta opzione, sarebbe necessario affidarsi ad un consulente che si occupa di materia previdenziale.  Quel che ci è dato sapere è che all'inizio dell'entrata in vigore della norma, erano state poche le donne che avevano optato per tale soluzione proprio per il minor gettito della futura pensione. Ma lo ''spettro'' futuro di nuove regole restrittive ha poi convinto moltissime lavoratrici ad aderire a tale forma di pensione. Avranno pensato .."meglio un uovo oggi che una gallina domani"

Manrico Giordano

 
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