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Lavoro, Cavallaro CISAL : dagli attuali conflitti derive pericolosissime per i lavoratori
Pubblicato da Redazione  
Giovedì 08 Ottobre 2015 18:21

Francesco Cavallaro - Segretario Generale CISAL

Roma, 8 ottobre 2015 – L'attuale impasse è frutto della crisi di un sistema perverso, costruito a tavolino, nel tempo, proprio dai protagonisti del minuetto che, in questi giorni, riempie le pagine di cronaca sindacale e che è interpretato, in dispregio del dettato costituzionale, a discapito anzitutto dei lavoratori italiani. Questa situazione di conflitto, al di là del gioco delle parti, rischia di favorire interventi a gamba tesa che, in violazione della piena autonomia contrattuale, configurano scenari ben diversi da quelli voluti dai padri costituenti. Ne approfitta così il Governo, quando minaccia di intervenire legislativamente nel cosiddetto interesse generale sui fronti più disparati, dall'esercizio del diritto di sciopero, alla rappresentanza, al salario minimo.

Intervento che conferma l'ostinata determinazione a non voler dare attuazione agli articoli 39 e 46 della Costituzione. Impossibile dimenticare infatti che sia le associazioni datoriali, sia la politica, hanno finora scelto i propri interlocutori sindacali con il solo intento di conseguire un reciproco riconoscimento che garantisse a pochi eletti il monopolio nel mondo del lavoro.

Invece di distrarre i cittadini con polemiche sterili come quelle sulle riforme costituzionali, la Politica meglio farebbe a dare compiuta attuazione al disegno del legislatore costituente, in particolare modo valorizzando il lavoro e i lavoratori quali componenti essenziali, al pari del capitale, di una moderna società.

Cavallaro Cisal: Il Diritto di sciopero è già disciplinato

“Le recenti polemiche sulla presunta necessità di intervenire nuovamente sul diritto di sciopero, introducendo addirittura artifizi normativi ad hoc che ne riducano il campo d'azione, sono infondate, se non sfacciatamente pretestuose. Peraltro, l'inclusione dei Beni Culturali tra i servizi essenziali è assurda.

Il diritto di sciopero è disciplinato dall'Art. 40 della Costituzione, che stabilisce che esso «si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano».

Tali leggi esistono già, solo per i servizi pubblici essenziali, e dettano le modalità precise del suo esercizio. Eventuali violazioni di tali disposizioni ci risulta siano puntualmente sanzionate dalla Commissione di Garanzia e Sciopero.

Del resto, costituendo l'arma più estrema che i lavoratori possano esercitare a tutela dei propri diritti, come ad esempio quello di vedersi riconoscere i compensi pattuiti o i previsti rinnovi contrattuali, ed è utilizzato, con profonda consapevolezza e con la massima cautela nell'ottica della giusta valorizzazione del lavoro quale componente essenziale e paritaria, rispetto alle altre, di una economia e di una società democratiche, libere e moderne”.

E' quanto afferma Francesco Cavallaro in merito all'esercizio del diritto di sciopero.

Ufficio Stampa CISAL

 

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