Università La Sapienza – P.le Aldo Moro,5 ROMA 00185 Giuseppe Polinari cell. 3337664936 Tel & Fax 06.49694302 email: cisaluniversita@uniroma1.it - g.polinari@alice.it
Prot. n. 27/2018
Al Direttore Generale Policlinico Umberto I
Dott. Vincenzo Panella
Al Magnifico Rettore Università La Sapienza
Prof. Eugenio Gaudio
Al Presidente Regione Lazio
On. Nicola Zingaretti
Al Direttore Sanitario Policlinico Umberto I
Prof. Ferdinando Romano
Al Dott. Rocco Doganiero
UOC Amministrazione del Personale
Al Collegio dei Revisori dei Conti
AI Delegati del Rettore per La Contrattazione
Prof. Renato Masiani e Prof. Giuseppe
OGGETTO: Ferie e carenza personale infermieristico
PEC: protocollosapienza@cert.uniroma1.it; rettore@uniroma1.it; protocolloumberto1roma@legalmail.it ; direzione.generale@pec.policlinicoumberto1.it; v.panella@policlinicoumberto1.it ; direzione.sanitaria@pec.policlinicoumberto1.it
Si fa seguito alle precedenti note e a quanto discusso nella riunione del 26 giungo 2018, per ribadire che nulla è cambiato, né nei fatti né nell’atteggiamento della parte pubblica, rispetto alle annose problematiche più volte sottoposte all’attenzione delle SS.LL.
In particolare, si sottolinea che il piano ferie per il personale socio- sanitario è stato ufficializzato soltanto alla fine di giugno, primi di luglio….mentre la programmazione delle ferie del personale, specialmente degli infermieri e degli ausiliari è una cosa seria, da predisporre con congruo termine e non all’ultimo momento, creando disservizi, super lavoro per i turni massacranti, il tutto per mancanza di organizzazione e previsione gestionale; senza dimenticare che si spendono circa 24 MILIONI di EURO l’anno per una cooperativa esterna che fornisce personale!
Inoltre dal 25 giugno al 9 luglio c.a. sono andati in pensione 15 infermieri e mentre nei reparti di emergenza e degenza, gli organici sono ridotti all’osso, per ricoprire i turni nel DEA riguardanti il personale medico, sono stati stanziati, con Delibera n. 527 del 25-6-2018, circa 50 mila euro per pagare a 80 euro /ora giovani medici con poca esperienza, dopo che sono stati stabilizzati 81 medici (nel 2017) in maggioranza proprio nell’area DEA, e a fronte di un organico ufficiale emanato dalla Direzione sanitaria stessa che annovera circa 1400 medici per 1100 posti letto e dopo che la maggior parte dei medici stabilizzati sono stati trasferiti dal DEA presso i vari DAI !!!
E l’utente si ritrova ad essere assistito da medici al primo incarico che lavorano gomito a gomito con chi è al DEA da tempo, è di ruolo, eppure per la stessa prestazione, sicuramente più efficace, percepisce una remunerazione minore degli 80 euro/ora del primo incarico! Sorge allora spontanea la domanda se la criticità al DEA non sia VOLUTA, come voluto il mantenimento della stessa, per consentire di assumere attraverso una cooperativa anche il personale medico! Chissà cosa ne pensano in proposito gli organi di controllo della spesa pubblica, tra cui i sindaci revisori dei conti?
Oltre alla Delibera 527 sopracitata va rammentata anche la delibera 583 del 06.07.2018 per la procedura selettiva per la copertura di n. 10 unita mediche presso pediatria: tutte le situazioni di precariato della Regione Lazio vengono risolte dal Policlinico Umberto I e, questo, andrebbe anche bene se non fosse che l’organico è abbondante, mentre gli utenti scarseggiano!
Ci si domanda come mai la stessa politica (che pure ci vede dissenzienti) non venga adottata per il personale infermieristico, costretto ad effettuare estenuanti turni doppi e a non poter usufruire delle sacrosante ferie.
Si ricorda che nei reparti con 24/30 malati l’organico sulle 24 ore è in moltissime realtà di 8 unità; e tutto questo quando ci sono dei concorsi aperti da anni per cui basterebbe scorrere le graduatorie per assumere velocemente.
Inoltre, da tempo, non si stanno effettuando le assunzioni per le sostituzioni sia per maternita’ che per trasferimenti in altre aziende regionali e non.
Altro fattore che sta mettendo in ginocchio l’assistenza e sta logorando al massimo il personale è dovuto alle giuste e spettanti richieste del personale che usufruisce delle aspettative secondo la legge 151, che interessa circa 50 unità.
In definitiva le unità aziendali infermieristiche che sono in grado ancora di lavorare sui turni sono ridotte a circa 680 su 1100 posti letto.
Di fronte alla gravità delle problematiche sopra esposte ci si stupisce che le SS.LL. continuino a non affrontarle e a non rispondere alle richieste scritte.
Roma, 15 luglio 2018.
FGU Dipartimento Università
F.to Giuseppe Polinari