Comunicato CSA della Cisal Università di Torino
Desiderare l'esistenza meno precaria...
Come affermato nel precedente volantino, non occorrono solo perfetti organigrammi, occorre partire (e quindi ricominciare a investire) dalla motivazione delle persone che lavorano.
Ma neanche imporla "dall'alto"...
D'altro canto, come lavoratori, non possiamo solamente pretendere giustamente che siano garantiti una organizzazione più umana ed un salario dignitoso: occorre da parte nostra anche "metterci l'anima" in quello che quotidianamente viviamo, forse cominciare a sentire anche "un po' più nostra" QUESTA Università - a qualsivoglia livello gerarchico operiamo.
Però anche questo sforzo "etico" può non bastare. In una società che furbescamente sostituisce all'originale sconfinato desiderio di felicità, più o meno piccoli e delimitati obiettivi materiali (quello che agli inizi del '68 si chiamava _borghesismo_), corriamo il rischio di "trattare il tumore con la Tachipirina": anche i cosiddetti "Valori universali" lasciano poi a poco a poco più pragmaticamente il posto a "strategie di sopravvivenza", dove quello che più conta è solo garantirsi un piccolo personale spazio – magari anestetizzandoci con una frenetica attività, o con una briciola di potere in più...
Auguriamoci perciò BUONA PASQUA, a quelli che ci credono e (con profondo rispetto) a quelli che non. Sia un segno che ci richiami e ci accompagni attraverso le (talvolta anche pesanti) sfide del vivere: il cinismo non vinca e uccida l'insopprimibile originale desiderio di cambiamento e compimento che tutti portiamo profondamente inciso nella nostra umanità.
Pino Maiorana
Aprile 2014