CSA della Cisal Università di Torino
Diversamente dai comunicati di altri che fingono di essere contenti del risultato elettorale, come se non fosse stato negativo, e continuano come se niente fosse per raccogliere quel che si può, con la speranza che vada meglio la prossima volta (l’importante non è risolvere i veri problemi dei lavoratori ma rimanere a galla e occupare posizioni), non siamo falsamente soddisfatti per quanto ci riguarda, anche se il nostro risultato potrebbe essere considerato buono: anche se abbiamo preso un seggio (ma con più del doppio dei voti dell’USB, e con un avanzo di voti sul quorum), non lo riteniamo appagante, perché ancora una volta la maggior parte dei lavoratori ha premiato i demagoghi e illusionisti.
Alcuni soggetti, con una presenza fatta per lo più di slogan, e secondo noi falsi risultati, sono riusciti nuovamente ad incantare e farsi votare.
Siamo consapevoli che a questo risultato hanno contribuito il dispiego massiccio di truppe e la capillare e assillante campagna elettorale porta a porta e facendo intervenire nientemeno che i segretari nazionali.. come “la Uil c’e’ sempre.
Naturalmente anche noi ringraziamo, senza demagogia, quanti (purtroppo non moltissimi), ci hanno votato e ancora sostenuto nel nostro impegno - che continua.
A livello nazionale, la cosa veramente soddisfacente è l’avere raggiunto ancora una volta la maggiore rappresentatività (che i CUB non hanno) e la presenza in sedi dove non eravamo prima - ad es. al Politecnico di Torino, dove abbiamo anche ottenuto un seggio grazie alle brave colleghe Silvia e Rosalba.
Nel nostro Ateneo, come sapete, abbiamo conservato un seggio (e l’elezione del sottoscritto), quindi con dispiacere dell’Amministrazione e dei nostri avversari (o nemici come ci considerano loro) saremo perciò presenti alle Trattative come RSU e come O.S. rappresentativa.
Ancora un sincero e sentito grazie a tutti quelli che ci hanno votato; siate certi che ci saremo e faremo valere (NON come altri che fanno finta) e daremo battaglia se è il caso, come sempre attenti e critici ma propositivi, sulle tematiche proprie dell’Università e dell’Ateneo di Torino in particolare.
Aspettiamo fiduciosi che persone vere e volenterose ci affianchino per aiutarci a capire meglio ed approfondire le reali difficoltà dei lavoratori dell’Università di Torino per risolverle senza demagogia e populismo come fanno altri - a cui non vogliamo certo togliere il primato...
Un cordiale saluto. Gino Cassarà