ELEZIONI R.S.U. 2015 ''Un sentito grazie''

CSA della Cisal Università di Torino

Diversamente dai comunicati di altri che fingono di essere contenti del risultato elettorale, come se non fosse stato negativo, e continuano come se niente fosse per raccogliere quel che si può, con la speranza che vada meglio la prossima volta (l’importante non è risolvere i veri problemi dei lavoratori ma rimanere a galla e occupare posizioni), non siamo falsamente soddisfatti per quanto ci riguarda, anche se il nostro risultato potrebbe essere considerato buono: anche se abbiamo preso un seggio (ma con più del doppio dei voti dell’USB, e con un avanzo di voti sul quorum), non lo riteniamo appagante, perché ancora una volta la maggior parte dei lavoratori ha premiato i demagoghi e illusionisti.

Alcuni soggetti, con una presenza fatta per lo più di slogan, e secondo noi falsi risultati, sono riusciti nuovamente ad incantare e farsi votare.
Siamo consapevoli che a questo risultato hanno contribuito il dispiego massiccio di truppe e la capillare e assillante campagna elettorale porta a porta e facendo intervenire nientemeno che i segretari nazionali.. come “la Uil c’e’ sempre.

Naturalmente anche noi ringraziamo, senza demagogia, quanti (purtroppo non moltissimi), ci hanno votato e ancora sostenuto nel nostro impegno - che continua.
A livello nazionale, la cosa veramente soddisfacente è l’avere raggiunto ancora una volta la maggiore rappresentatività (che i CUB non hanno) e la presenza in sedi dove non eravamo prima - ad es. al Politecnico di Torino, dove abbiamo anche ottenuto un seggio grazie alle brave colleghe Silvia e Rosalba.

Nel nostro Ateneo, come sapete, abbiamo conservato un seggio (e l’elezione del sottoscritto), quindi con dispiacere dell’Amministrazione e dei nostri avversari (o nemici come ci considerano loro) saremo perciò presenti alle Trattative come RSU e come O.S. rappresentativa.

Ancora un sincero e sentito grazie a tutti quelli che ci hanno votato; siate certi che ci saremo e faremo valere (NON come altri che fanno finta) e daremo battaglia se è il caso, come sempre attenti e critici ma propositivi, sulle tematiche proprie dell’Università e dell’Ateneo di Torino in particolare.

Aspettiamo fiduciosi che persone vere e volenterose ci affianchino per aiutarci a capire meglio ed approfondire le reali difficoltà dei lavoratori dell’Università di Torino per risolverle senza demagogia e populismo come fanno altri - a cui non vogliamo certo togliere il primato...

Un cordiale saluto.                Gino Cassarà