Il decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25, composto da 22 articoli e articolato in tre parti – reclutamento, organizzazione e funzionalità – introduce significative innovazioni normative in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di rinnovare il capitale umano nella PA e rispondere efficacemente alle sfide della digitalizzazione.
Leggi tutto su:Gazzetta Ufficiale il decreto-legge 14 marzo 2025, n. 25
La mimosa, il fiore simbolo delle donne dal 1946
Su proposta di alcune rappresentanti dell’Unione Donne Italiane durante l’Assemblea costituente del 1946, fu scelto come simbolo dell'8 marzo, il rametto di mimosa, la cui pianta dal fiore profumatissimo era capace di propagarsi in terreni molto difficili e quindi ben rappresentava l’energia, la forza e la tenacia delle donne. In questa Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, la FGU Gilda Università dona virtualmente un rametto di mimosa a tutte le donne.
Con stima e rispetto,
Francesco Lavorato - Presidente Nazionale FGU GILDA Università
L’INPS con il messaggio n. 401 del 31/01/2025 fornisce chiarimenti sulla durata della misura cd “Bonus mamme” a seguito di quanto previsto dalla legge di Bilancio 2025.
Per il 2025, alle lavoratrici madri con contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato e con tre o più figli, di cui il più piccolo con meno di 18 anni, è previsto un esonero contributivo totale, fino a un limite massimo di 3.000 euro annui. La legge 30 dicembre 2024, n. 207, ha altresì esonerato, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, anche le lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico), fino al mese in cui il figlio più piccolo compie il decimo anno di età.INPS_15882_Messaggio-numero-401-del-31-01-2025.pdf
Nel caso di università telematiche, in relazione alle lezioni erogate in modalità asincrona, non può che condividersi quanto affermato dalla Corte dei Conti Sicilia con la sentenza n. 171/2015 che, sull’argomento, evidenzia come il lavoratore ha diritto a fruire dei permessi “solo nel caso in cui” provi “alla propria amministrazione di appartenenza di aver seguito effettivamente lezioni trasmesse in via telematica esclusivamente in orari e giorni coincidenti con quelli in cui” è “tenuto a svolgere la propria attività lavorativa”.
Fonte ARAN “ Orientamenti Applicativi del 17.02.2025
La Legge di Bilancio per il 2025, legge n. 207 del 30 dicembre 2024, ha introdotto alcune novità in materia di fringe benefit.
I fringe benefit, che rappresentano una forma di welfare aziendale, consistono in beni e servizi offerti dalle aziende/amministrazioni ai propri dipendenti a sostegno del loro reddito, con il conseguente beneficio di vantaggi fiscali. In sostanza sono dei voucher generalmente utilizzati per pagare visite mediche, coprire abbonamenti ai trasporti o comprare beni convenzionati, come ad esempio gli elettrodomestici.
Per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027, il limite della soglia di esenzione fiscale per i fringe benefit è fissato in 1.000 euro per i lavoratori dipendenti senza figli e in 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico (compresi i figli nati fuori dal matrimonio, nonché i figli adottivi o affidati). Tale disposizione rappresenta una deroga alla soglia “ordinaria” di 258,23 euro per ciascun dipendente prevista dall’articolo 51, comma 3, del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi).