Prelievo forzoso su tutte le pensioni, il primo regalo di Renzi per il 2015

Nel mese di gennaio tutti i pensionati hanno visto diminuire il proprio assegno mensile. La causa è il “conguaglio pensione da rinnovo”, una nuova trattenuta imposta a causa “dell’effetto negativo della perequazione automatica il meccanismo di rivalutazione delle pensioni. L’Inps ha sottratto nel mese di Gennaio circa 12 euro ogni 1.000 euro di pensione e ripeterà questa operazione anche a Febbraio così come è stato specificato nella Circolare numero 1/2015 che ha pubblicato l’Istituto di previdenza”. In parole povere le pensioni nel 2014 sono state rivalutate più di quanto era dovuto e l’Inps si sta riprendendo i soldi decurtando tutte le pensioni nei mesi di gennaio e febbraio 2015 su una pensione minima (con un importo medio di circa 500 euro lordi) verranno sottratti 5,40 euro, mentre su un assegno di 1.500 euro la somma da decurtare è di circa 16 euro. Un prelievo forzoso, che fa pochi danni a livello individuale e fatto in silenzio senza allarmare l’opinione pubblica. In questo Paese disgraziato gli unici a pagare gli effetti della crisi sono i pensionati e i dipendenti statali; in questo caso, invece di tagliare di 5 euro le pensioni minime, sarebbe stato il caso di dare un taglio ai privilegi della casta. Non si tratta di un discorso populistico, ma di un principio di giustizia sociale; se le istituzioni che dovrebbero garantire il diritto ad un equo compenso si attivano per erodere sistematicamente le fonti di reddito della gente onesta sono poco credibili quando parlano di ripresa e fiducia nel futuro perché contribuiscono a diffondere il generale sentimento di scoramento che abbatte le classi produttive del nostro Paese. Che senso ha applaudire la nomina di un Presidente della Repubblica rigoroso sul piano morale se, allo stesso tempo, lo Stato taglia le pensioni senza nemmeno informare l’opinione pubblica? Fonte http://www.net1news.org