Pensioni, in Gazzetta la Circolare Madia che vieta gli incarichi ai pensionati nelle PA

La Circolare spiega il divieto di attribuire incarichi ai pensionati all'interno delle Pubbliche Amministrazioni. La norma era stata introdotta con il decreto legge di riforma della Pa la scorsa estate. E' stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 Febbraio la Circolare della Funzione Pubblica numero 6/2014 che introduce il divieto di affidare ai pensionati incarichi direttivi all'interno delle pubbliche amministrazioni.

 

La circolare era stata firmata dal ministro della Pubblica Amministrazione più di due mesi fa, il 4 dicembre dello scorso anno mentre la registrazione della Corte dei Conti risale al 20 gennaio di quest'anno. Il provvedimento stabilisce che è vietato affidare ad ex lavoratori pubblici o privati in quiescenza «incarichi di studio e di consulenza, dirigenziali o direttivi, cariche di governo nelle amministrazioni e negli enti e società controllati».

Il provvedimento, fortemente voluto da Renzi, con l'obiettivo di svecchiare la pubblica amministrazione («per agevolare il ricambio e il ringiovanimento del personale»), prevede però diverse scappatoie.

Il divieto di conferire incarichi ai pensionati nelle PA non si applica infatti ai commissari straordinari (o ai subcommissari) nominati temporaneamente al vertice di enti pubblici o per specifici mandati governativi; agli incarichi di ricerca e di docenza, a patto che siano “reali” e non fatti per aggirare il divieto; gli incarichi nelle commissioni di concorso e di gara, quelli in organi di controllo (collegi sindacali e comitati dei revisori, purché non abbiano natura dirigenziale), così come la partecipazione a organi collegiali consultivi, come quelli delle scuole.

Sì a incarichi gratuiti per un anno
Restano fuori dal divieto, inoltre, gli incarichi e collaborazioni attribuite a titolo gratuito, con il solo rimborso spese, per al massimo un anno. Si tratta di un’eccezione non prorogabile né rinnovabile, che serve a consentire alle amministrazioni di avvalersi temporaneamente, senza rinunciare agli obiettivi di ricambio e ringiovanimento dei vertici, di personale in quiescenza per assicurare il trasferimento delle competenze e la continuità nella direzione degli uffici.

Il divieto in vigore dallo scorso 25 giugno
La nuova disciplina, precisa la Circolare, si applica agli incarichi conferiti a partire dalla data di entrata in vigore del decreto Pa, dunque dal 25 giugno 2014: sono salvi, di conseguenza, tutti gli incarichi attribuiti prima ai pensionati, fino al 24 giugno compreso, anche se il compenso è stato definito successivamente. Questo vuol dire che chi è riuscito ad accaparrarsi la poltrona prima di questa data è salvo. Fonte www.pensionioggi.it

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dal  sito http://www.ilquotidianodellapa.it

Titolo: Pubblica Amministrazione

Incarichi dirigenziali: in G.U. la circolare sui divieti per i "pensionati"

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 37 del 14 febbraio 2015 è stata pubblicata la circolare del Ministro Madia diretta ad agevolare il ricambio e il ringiovanimento del personale nelle pubbliche amministrazioni

L'art. 6 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, ha introdotto nuove disposizioni in materia di "incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza" dirette ad evitare che il conferimento di alcuni tipi di incarico sia utilizzato dalle amministrazioni pubbliche per continuare ad avvalersi di dipendenti collocati in quiescenza o, comunque, per attribuire a soggetti in quiescenza rilevanti responsabilita' nelle amministrazioni stesse, aggirando di fatto lo stesso istituto della quiescenza e impedendo che gli incarichi di vertice siano occupati da dipendenti piu' giovani.

Le nuove disposizioni sono dirette ad agevolare il ricambio e il ringiovanimento del personale nelle pubbliche amministrazioni e  prevalgono su disposizioni precedenti, anche speciali, che da intendersi abrogate qualora consentano il conferimento di incarichi o cariche, rientranti tra quelli ormai vietati, a soggetti in quiescenza. La circolare, indica, la data del 25 giugno 2014 a decorrere dalla quale si applicano i nuovi divieti che riguardano gli atti con il quale l'autorita' titolare del relativo potere vi ha proceduto, indipendentemente da adempimenti successivi, come gli atti di controllo.

La nuova disciplina, che si applica a tutte le Amministrazioni pubbliche nonché alle autorità indipendenti, compresa la Consob, riguarda incarichi conferiti a qualsiasi lavoratore dipendente collocato in quiescenza a decorrere dal 25 giugno 2014 con la conseguenza che non sono soggetti ai nuovi divieti gli incarichi conferiti fino al 24 giugno 2014 compreso. Nella circolare si precisa, quindi, che la data alla quale occorre fare riferimento, ai fini dell'applicazione del divieto, e' quella della nomina o del conferimento dell'incarico, quindi dell'atto con il quale l'autorita' titolare del relativo potere vi ha proceduto, indipendentemente da adempimenti successivi, come gli atti di controllo. Non  incorrono nel divieto e rimangono soggetti alla disciplina precedente gli incarichi a soggetti in quiescenza conferiti precedentemente alla suddetta data, anche se alla stessa data il trattamento economico o compenso non era ancora stato definito.

Sugli incarichi vietati la circolare individua espressamente gli incarichi di studio e di consulenza, incarichi dirigenziali o direttivi, cariche di governo nelle  amministrazioni e negli enti e societa' controllati.

È, invece, consentito:
- il ricorso a personale in quiescenza per incarichi che non comportino funzioni dirigenziali o direttive e abbiano oggetto diverso da quello di studio o consulenza;
- il conferimento a soggetti in quiescenza di incarichi professionali, quali quelli inerenti ad attivita' legale o sanitaria, non aventi carattere di studio o consulenza;
- il conferimento ai soggetti in quiescenza, nel rispetto di talune condizioni, di incarichi di ricerca, inclusa la responsabilita' di un progetto di ricerca;
- il conferimento di incarichi di docenza; - il conferimento di incarichi nelle commissioni di concorso o di gara, cosi' come la partecipazione a organi collegiali consultivi, quali gli organi collegiali delle istituzioni scolastiche,  la partecipazione a commissioni consultive e comitati scientifici o tecnici, ove essa non dia luogo di fatto a incarichi di studio o consulenza o equiparabili a incarichi direttivi o dirigenziali;
- il conferimento di incarichi dei commissari straordinari, nominati per l'amministrazione temporanea di enti pubblici o per lo svolgimento di compiti specifici e per i sub-commissari eventualmente nominati;
- il conferimento di incarichi in organi di controllo, quali i collegi sindacali e i comitati dei revisori, purche' non abbiano, in  base alle disposizioni organizzative dell'amministrazione stessa, natura dirigenziale.

Da ultimo la circolare si occupa degli incarichi gratuiti precisando che la nuova disciplina dispone che incarichi e collaborazioni sono consentiti a titolo gratuito, con rimborso delle spese documentate, per una durata non superiore a un anno, non prorogabile ne' rinnovabile.

Per maggiori informazioni e scaricare la circolare Gazzettaamministrativa.it