Nota Ufficio Studi “Perché NON conviene transitare dal TFS al TFR”

Dott. Damiano Curcio - Ufficio Studi CSA della Cisal Università

Alcuni chiarimenti in merito a diverse domande pervenute a questo ufficio studi, in particolare ci si riferisce ad un articolo apparso sui media nazionali nei giorni scorsi dal titolo “manca poco tempo” i cui contenuti lasciano intendere che è conveniente transitare dal TFS (trattamento di fine servizio ovvero cd “buonuscita”) al TFR (Trattamento Fine Rapporto) entro il 31 dicembre del corrente anno, per i dipendenti pubblici assunti ante 1/01/2001. Sull’argomento, già discusso in diversi incontri del Consiglio Generale del CSA della CISAL Università avevamo già previsto che all’ultimo sarebbe partita la campagna acquisti mirata a convincere qualche sprovveduto.

 

Ribadiamo dunque che il TFS è molto più favorevole del TFR e questo perché:

• Il TFS è calcolato sullo stipendio dell’ultimo giorno di servizio, a differenza del TFR che è accantonato anno per anno;

• Il TFS gode di franchigia (su cui non si applica la tassazione) del 26,04% e di 251,00 euro per ogni anno di servizio nella P.A.; sull’importo che rimane si applica l’Irpef media calcolata dall’Inps. Sul TFR incide la tassazione dell’11% (26% se investito in un fondo pensione)sul netto del rendimento (cioè dopo aver tolto le spese di gestione del fondo) e la tassazione Irpef (a secondo del reddito) sul 50% della parte che viene restituita a rate dopo il pensionamento

• Corrisposto in unica soluzione e/o a rate a seconda dell’anzianità di servizio posseduta in determinate date storiche mentre il TFR viene elargito nel massimo del 50% del maturato, la somma residua verrà erogata mensilmente (con calcolo predisposto sull’arco della longevità vigente al momento della quiescenza).

Nella circostanza giova precisare che il Fondo Sirio, è confluito nel fondo Perseo per non aver raggiunto la quota minima di iscritti (30.000) avendo avuto solo 1.443 adesioni su una platea di circa 40.000 dipendenti cui poteva potenzialmente interessare e che nell’ultimo anno di gestione ha chiuso in forte perdita.

Da quanto detto è logico dedurne che per coloro che sono stati assunti prima del 1/01/2001 non è affatto conveniente spostare il proprio capitale dal TFS al TFR anche perché tale capitale può essere nel massimo il 2% del maturato.

NB

1) il passaggio al TFR non comporta l'adesione ad un fondo pensione, infatti l'importo può essere accantonato presso l'amministrazione (Inps) che garantirà una rivalutazione annua del 1,75% con l'aggiunta dello 0,75% dell'inflazione programmata;

2) il pagamento rateale si riferisce alla rendita pagata come pensione integrativa;

3) il 2% indicato si riferisce alla percentuale del TFS maturato che si può trasferire nel TFR (anche da questo dato si evidenzia una non convenienza nel passaggio);

 

Roma 04.11.2015

Dott. Damiano Curcio - Consulente Nazionale CSA della Cisal Università