Problematiche AOU - resoconto incontro Aran e OO.SS. del 2 novembre 2023

 

 

 

 

 

 

 

Problematiche AOU - resoconto incontro Aran e OO.SS. del 2 novembre 2023

Si è tenuto ieri tra OO.SS. e Aran un incontro per proseguire la trattativa sulla sequenza contrattuale di cui all’art. 178, comma 1, lett. c) dell’Ipotesi di CCNL del 14/7/2023 avente per oggetto le problematiche relative al personale universitario che opera nelle AOU.

A voler essere benevoli l’incontro si potrebbe definire “interlocutorio” ma con qualche spunto interessante, nonostante la pochezza di idee su come affrontare e risolvere un problema che è in piedi ormai da mezzo secolo, idee poche e alcune pure confuse ma questo non deve stupire vista la complessità del problema.

In questi ultimi 50 anni, a partire dalla cosiddetta legge De Maria  ed a seguire la legge 200/74, l’art. 31 della 761/79, la 517/99, etc, che hanno cercato di mettere una pezza, semplicemente equiparando economicamente, come detto ieri nel suo intervento dal segretario della FGU Università, ma senza mai chiarire in via definitiva, ruolo, funzioni e trattamento economico del personale universitario, tutto, che svolge attività assistenziale che è funzionale ed inscindibile dalla didattica e dalla ricerca, ovvero, i tre compiti istituzionali che stanno in capo all’università.

Lo stesso legislatore, dopo l’emanazione della 517/99 che prevedeva un quadriennio di sperimentazione delle cosiddette AOU di tipo A o di tipo B, per procedere subito dopo alla costituzione dell’azienda unica universitaria, non ha provveduto a normare il tutto attraverso il previsto decreto interministeriale per cui sul territorio nazionale regna una enorme confusione ed in assenza di regole certe, ‘’pirati e corsari’’ la fanno da padrone nelle AOU.

Già definire “Azienda” una struttura che fa alta formazione e volerne, unilateralmente, delegare la gestione alle Regioni è una discrasia anche rispetto alla norma Costituzionale che attribuisce la competenza in materia di istruzione pubblica allo Stato e non alle Regioni.

Lo “spunto interessante”, se così vogliamo chiamarlo, è venuto appunto da un intervento del Segretario Generale  della FGU Università Arturo Maullu che ha proposto all’Aran e anche alle altre OO.SS. di valutare l’ipotesi di un “contratto appendice” al CCNL Istruzione e Ricerca che regoli in ambito universitario tutto ciò che oggi è regolamentato attraverso norme di  “equiparazione” all’omologo personale ospedaliero, similitudine che è legata solo ad alcuni aspetti professionali ma non a ciò cui questa attività assistenziale è finalizzata, in quanto funzionale, appunto, alla didattica e alla ricerca.

Questa ipotesi, emersa per la prima volta in ambito Aran, ha avuto un impatto positivo o comunque non ha trovato contrarietà di alcun genere tra i presenti, compresa l’Aran che si è detta disponibile a valutare un  percorso in tal senso che, ovviamente, avrà necessità di essere approfondita, soprattutto sulle modalità di finanziamento, ma sicuramente è l’unico modo per superare l’impasse   dovuto alla necessità di dover rincorrere di volta in volta la normativa contrattuale di tre comparti diversi che regola il personale  del SSN.

Non è un problema che potrà essere risolto interamente con questa sequenza contrattuale, ma possiamo però gettare le basi per dare alle parti gli strumenti per poter risolvere questa situazione già dal prossimo CCNL 2022-2024.

Per questo, noi come FGU Università cominceremo da subito coinvolgendo tutte le categorie interessate attraverso incontri a livello locale e nazionale al fine di addivenire ad un testo condiviso.

Il prossimo incontro in Aran per proseguire la trattativa su questa problematica è previsto per il 4 dicembre, vi terremo aggiornati sull’evolversi della situazione.

Roma, 03 novembre 2023

La Segreteria Nazionale