Ricerca '' La classifica del Sole 24 Ore su Performance Universitarie''

Trento e Verona gli Atenei al ''Top'' Fonte Italyworknews.it Le Università del Nord-Italia vincono la sfida sulla “qualità” dei servizi offerti sia sul piano didattico che su quello della ricerca. Gli atenei di Trento e Verona si sono classificati infatti al primo posto della graduatoria stilata da Il Sole 24 Ore sugli indici qualitativi delle Università italiane, che purtroppo conferma una triste realtà. Le difficoltà che si vivono al Sud, dove l’emigrazione studentesca priva spesso le università degli studenti più motivati. Al secondo posto della classifica degli atenei “migliori” si è piazzato il Politecnico di Milano, mentre al terzo l’Alma Mater di Bologna. Invece, per quanto riguarda le università “non statali” primeggia il San Raffaele, aiutato anche dall’incidenza della facoltà di Medicina nella sua offerta formativa, seguito da Luiss e Bocconi appaiate al secondo posto.

I risultati emersi dal report de Il Sole 24 Ore, sono stati designati da un nuovo pacchetto di indicatori, che ha reso possibile, rispetto alle edizioni precedenti, di avere delle “classifiche di qualità” che offrano un quadro più ricco e articolato. Infatti, la nuova impostazione, misura il risultato finale per metà sugli indicatori della didattica, e cioè sui primi nove, e per metà su quelli della ricerca. Così è possibile anche valutare più a fondo le caratteristiche di ogni ateneo. Dal quadro generale quindi emerge che, le sedi più “forti” occupano i primi posti in entrambe le graduatorie, ma il confronto fra le classifiche permette di individuare da un lato gli atenei eccellenti su terreni come la struttura docente e la puntualità degli iscritti, rispetto al piano di studi. Si tratta in particolare dei Politecnici, guidati da Milano. Mentre, dall’altro lato, si individuano le performance più brillanti sui progetti di ricerca o sulla qualità dell’alta formazione di cui Verona tra le università statali, e la Luiss fra quelle non statali. In tutti gli indicatori, emergono purtroppo altrettanto chiare le difficoltà che si vivono al Sud, dove l’emigrazione studentesca priva spesso le università degli studenti più motivati. Infatti, la carenza di strutture si spiega anche con un livello di tasse universitarie molto più basso della media e con la ricerca che fatica davvero a farsi strada. Nella classifica il Sud si incontra soltanto al 22esimo posto dove si piazza l’Università di Salerno, mentre tutti gli altri atenei meridionali affollano la parte finale dove non si incontra nessuna università del Centro-Nord negli ultimi 16 posti. Infatti, l’Università di Foggia e l’Orientale di Napoli si incontrano al 34esimo posto, e le principali università napoletane sono in fondo. La Federico II è alla casella 56, e la Seconda Università alla 58.  Fonte Italyworknews.it