Legge di Stabilità: Cavallaro (Cisal), "basta manovre lacrime e sangue"

Torino, 18 ottobre 2014 - "Basta manovre lacrime e sangue, il cui unico effetto è l'impoverimento di lavoratori e imprese. È ora di ragionare in termini innovativi, superando storiche contrapposizioni che sono ormai puramente ideologiche. In questo modo, il Governo smetterà di leggere, nel confronto con le organizzazioni sindacali, possibili limiti all'agibilità politica. Solo la discontinuità rispetto all'approccio tradizionale può restituire al sindacato un ruolo socialmente utile, che dia un contributo costruttivo all'azione politica del Governo. Le riforme presentate da Renzi, dal jobs act al TFR, dagli 80 euro in busta paga al taglio dell'IRAP, sono a nostro avviso insufficienti per risolvere il problema dell'imponente costo del lavoro e della disoccupazione. Oggi, per esempio, con risorse sempre più scarse per gli ammortizzatori sociali, la scelta più efficace sta nel concentrarsi su orientamento e formazione, creando percorsi di accompagno che agevolino il reinserimento nel mondo del lavoro. E CISAL è aperta a questo tipo di ragionamenti". "Per il nostro sindacato, i problemi del Paese si devono affrontare dando vita seriamente a tre riforme: fisco, burocrazie e giustizia". Questo il messaggio di Francesco Cavallaro, segretario generale della CISAL, intervenuto al convegno "Il lavoro al tempo della crisi" cui hanno partecipato Claudia Porchietto e Gianna Pentenero, rispettivamente Consigliere Regionale e Assessore all’Istruzione, Lavoro e Formazione professionale della Regione Piemonte, e Domenico Mangone, Assessore a Formazione professionale, Politiche attive del Lavoro, Promozione e Occupazione giovanile e femminile del Comune di Torino. Moderatore, il giornalista, scrittore ed economista Paolo Turati. Fonte www.cisal.org