Depositata alla Camera una nuova proposta di legge sul diritto alla disconnessione
Fonte: www.lentepubblica.it - Presentata una proposta di legge alla Camera, sul diritto alla disconnessione, nell’ambito del progetto “Lavoro, poi stacco”da gruppo di parlamentari del Partito Democratico, in collaborazione con “L’asSociata” (realtà giovanile attiva sui temi del lavoro e dei diritti).La proposta prevede l’inclusione di questo diritto anche in Italia. Nel nostro Paese, infatti, il diritto alla disconnessione non è definito come negli altri Paesi.
L’unico riferimento legislativo è contenuto nella legge 81/2017 sul lavoro agile, che prevede che “nel rispetto degli obiettivi concordati e delle relative modalità di esecuzione del lavoro autorizzate dal medico del lavoro, nonché delle eventuali fasce di reperibilità, il lavoratore ha diritto alla disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche e dalle piattaforme informatiche di lavoro senza che questo possa comportare, di per sé, effetti sulla prosecuzione del rapporto di lavoro o sui trattamenti retributivi”.
Ma questo diritto non viene definito a livello di legge quadro. Perciò, si lascia la definizione ai vari accordi collettivi.
Questa proposta di legge vuole colmare il vuoto normativo e definisce comunicazione “qualsiasi forma di contratto tra datori di lavoro e lavoratori o tra lavoratori effettuata tramite telefono, mail, servizi di messaggistica istantanea o piattaforme di collaborazione”.
L’obiettivo è quello di permettere ai lavoratori di non ricevere alcuna comunicazione dal datore di lavoro o dal personale, fuori dall’orario di lavoro o comunque per un periodo minimo di 12 ore dalla fine del turno lavorativo.
Le eventuali comunicazioni effettuate fuori dalle fasce orarie di lavoro non sarebbero obbligatorie per i lavoratori, a meno che non siano urgenti o necessarie. In questo caso, però, il lavoratore avrebbe il dovere di leggerle e di adempiere agli obblighi soltanto alla ripresa dell’orario di lavoro.
Nel caso in cui non venga rispettato il diritto alla disconnessione, è prevista una sanzione amministrativa che può andare dai 500 ai 3mila euro.
Tratto da:www.lentepubblica.it