Istat: ad aprile 2015 gli occupati aumentano dello 0,7%. Diminuisce anche la disoccupazione. L’Ocse promuove il jobs act e conferma le stime sulla crescita del Pil

In calo anche il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), che diminuisce ad aprile di 1,6 punti rispetto a marzo attestandosi al 40,9%. Secondo l’Istat, invece, si registra un aumento di 0,3 punti nella media febbraio aprile su novembre-gennaio. I giovani occupati aumentano quindi del 4,1% su aprile 2014 (+37.000 unità) mentre calano i disoccupati (-5,5%). Di conseguenza, secondo i numeri forniti dall’Istat, il tasso di disoccupazione ad aprile scende di 0,2 punti al 12,4%; nei dodici mesi il numero di disoccupati è diminuito dello 0,5% (-17 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,2 punti.
Nel primo trimestre 2015 la disoccupazione scende al 13% (-0,6 punti percentuali sul I trimestre 2014) con il primo calo dal terzo trimestre 2011. Secondo i numeri forniti dall’Istat la riduzione riguarda soprattutto il Sud (-1,2 punti). I disoccupati diminuiscono di 145.000 unità rispetto al primo trimestre 2014 (-4,2%). Nel primo trimestre 2015, inoltre, continua a crescere anche il numero di occupati su base annua (+133 mila unità, +0,6%). Un aumento che riguarda tutte le ripartizioni territoriali. Numeri che, secondo gli analisti, sono conseguenza del combinato disposto fra sgravi contributivi per le nuove assunzioni (in vigore da gennaio) e misure contenute nel Jobs act (in vigore da marzo).
Anche l'Ocse fornisce alcune stime sull'Italia e parla di «credito ancora fragile» ma valuta positivamente il Jobs act e prevede un calo della disoccupazione nel 2016 con il Paese che aggancia, di fatto, la ripresa. L’economia italiana, dopo «una lunga recessione», crescerà dello 0,6% quest’anno e dell’1,5% nel 2016. Una ripresa «graduale» e che è «ancora fragile». Per rafforzare la crescita il governo deve «continuare a portare avanti il suo piano ambizioso e completo di riforme istituzionali e strutturali». È quanto indica l'Ocse nell'Economic Outlook del 2015.
Fra gli interventi previsti dal piano dell'esecutivo italiano l'Ocse ricorda quello sull'efficienza della Pubblica Amministrazione e del sistema giudiziario, la riforma della scuola, l'accelerazione dei principali progetti di infrastrutture pubbliche e il miglioramento della competitività in alcuni settori dei servizi. Ma «deve essere fatto i più» per ridurre le differenze fra i generi e incoraggiare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, rafforzando i servizi di assistenza per i bambini e gli anziani.
L'Economic Outlook dell'Ocse consiglia infine che le politiche di bilancio puntino a «un consolidamento graduale ma continuo» delle finanze pubbliche, «in modo da non strangolare la ripresa economica in corso», pur «rispettando pienamente le regole di bilancio dell'Unione europea e riducendo l'elevato debito pubblico». Per l’Ocse, inoltre, il ritorno alla crescita in Italia «porterà a un calo del tasso di disoccupazione, che rimarrà però ancora elevato». L’Organizzazione prevede un tasso stabile al 12,7% nel 2015, e in calo al 12,1% nel 2016. Per l’Ocse inoltre «il Jobs act ha il potenziale per migliorare drasticamente il mercato del lavoro». Tratto da Sky.it