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Mercoledì 28 Maggio 2014 14:56

Gent. Collega,

 

vogliamo informarti in premessa ed in estrema sintesi, che siamo da sempre un sindacato rappresentativo, uno dei cinque del Comparto Università e come Confederazione – di cui  facciamo parte costituente la CGU-CISAL, siamo la quarta forza nel P.I. a livello nazionale. Una tematica attuale in cui ci sentiamo particolarmente coinvolti, riguarda il benessere di chi quotidianamente si impegna sul posto di lavoro, che dati alla mano, interessa in modo negativo una platea di sempre maggior numero di lavoratori. La ns Federazione, all'interno della propria struttura organizzativa ha ritenuto reagire costituendo dei settori di competenza, tra cui quello denominato: PARI OPPORTUNITA’, MOBBING E CUG del CSA - CISAL UNIVERSITA (visionabili sul sito nazionale) con l’impegno di mettersi a disposizione di chi lo richiede, al fine di dargli risposte compiute in un momento di forte crisi economica e contrazione occupazionale, pertanto abbiamo preso l’impegno di voler sostenere ogni singolo lavoratore con il SETTORE PARI OPPORTUNITA’, MOBBING E CUG del CSA - CISAL UNIVERSITA’. Nell’ambito di una prima indagine conoscitiva il Settore delle Pari Opportunità, Mobbing e Cug - CSA della Cisal Università si è rivolto ai vostri segretari d’ateneo, ma ora si  rivolge al personale interessato potendo il Settore intervenire su formale segnalazione, in questi termini:

 
Mercoledì 21 Maggio 2014 22:45

Con le recenti misure adottate dall’attuale esecutivo e, più in particolare, con l’emanazione  dell’articolo 1 del  D.L. 24 aprile 2014, n. 66, è stata prevista una riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati, che è più nota agli Italiani come beneficio degli 80,00 euro.

L’Agenzia delle Entrate con circolare n.8/E del 28 aprile 2014(Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti), n. 48/E del 7 maggio 2014 (Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti) e n.9/E del 14 maggio 2014 (Direzione Centrale Normativa-Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti) ha emanato norme chiarificatrici circa le modalità di calcolo, di attribuzione ed eventuale futuro recupero del beneficio in questione.

 
Mercoledì 21 Maggio 2014 19:53

Permessi e distacchi sindacali per la Dirigenza Medica e Sanitaria: le nuove regole del CCNQ pubblicate in Gazzetta Ufficiale

Passa da 37 minuti a 52 minuti il monte ore di permessi aziendali per ogni Dirigente medico a tempo indeterminato e a 60 minuti per ogni Dirigente sanitario a tempo indeterminato. Per l’anno in corso vale il pro rata, ovvero 37 minuti fino al 4 maggio e 52 minuti dal 5 maggio in poi, con una media di 47 minuti per i dirigenti medici; mentre per i dirigenti sanitari si passa dai 37 minuti fino al 4 maggio a 60 minuti dal 5 maggio con una media di 52 minuti. Dal 2015 la disponibilità di 52 minuti (per i medici) e 60 minuti (per i dirigenti sanitari) sarà piena. Sono queste alcune delle novità su permessi e distacchi sindacali per la dirigenza, previste dal nuovo Contratto nazionale quadro 2013-2015 sottoscritto all’Aran il 5 maggio scorso e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 112 del 16 maggio.

 
Sabato 17 Maggio 2014 18:02

Colpo di scena sul bonus da 80 euro promesso dal governo Renzi: una circolare dell’Agenzia delle Entrate allarga, a sorpresa, la platea anche a disoccupati, cassintegrati e lavoratori in mobilità. Insomma, anche agli attuali percettori di Aspi – la nuova indennità di disoccupazione destinata a chi si sia trovato senza lavoro dopo la riforma Fornero – sarà destinato lo sgravio fiscale come annunciato dal premier. Un colpo elettorale davvero grosso a soli dieci giorni dal voto, dunque, che va ad allargare la già folta platea di coloro che percepiranno gli 80 euro al mese garantiti dal governo, nonostante le perplessità espresse dall’elaborazione dei ragionieri del Senato. Anzi, a dare manforte all’iniziativa del governo, è arrivata la circolare delle Entrate, che ha ampliato inaspettatamente i destinatari dell’acconto in busta paga. Fonte CGU-CISAL

 

 
Sabato 17 Maggio 2014 17:51

 

A decorrere dal mese corrente, il Governo erogherà 80 euro mensili a 10 milioni di lavoratori che hanno retribuzioni mensili al di sotto di 1500 euro al mese. Se non si vuole ritenere questa iniziativa una mossa meramente elettorale, la corretta chiave di lettura che ne deriva e che ci trova completamente d'accordo è chiara: le retribuzioni della quasi totalità dei lavoratori dipendenti italiani, sono insufficienti a garantire standard di vita adeguati. Tanto più ove si considerino i pensionati, gli incapienti e le partite IVA, oggi esclusi dal beneficio, ma per espresso impegno del Governo da recuperare con la prossima legge di stabilità, in quanto ben al di sotto dei 1500 euro di reddito. A fronte di una tale sconcertante realtà, confermata dal continuo crollo dei consumi, assistiamo ai soliti equilibrismi politici e alle solite elucubrazioni dialettiche nel tentativo di discarico di responsabilità!

 
Giovedì 08 Maggio 2014 21:00

A cura dell'Ufficio Studi del CSA della Cisal Università

Il nostro paese non brilla certo per l’attenzione che le istituzioni hanno verso la cultura e tanto meno verso le biblioteche. Oggi, tra l’altro,  molte biblioteche italiane, che sopravvivono a malapena con gli scarsi finanziamenti pubblici e che hanno fra i loro sostenitori economici le varie Province, oramai in via di abolizione, e/o i comuni  spesso in dissesto finanziario, sono disorientate e non hanno certezza del loro futuro. Chiedono finanziamenti che non arrivano,  non hanno i fondi per pagare  per tempo il personale, cercano una nuova identità per risolvere la crisi in cui versano ed in alcuni casi rischiano la chiusura per mancanza di fondi. Ma neanche le Biblioteche universitarie godono di vita migliore.

È prassi consolidata che la maggior parte dei consigli di amministrazione degli Atenei italiani si ricordino delle biblioteche quando le risorse economiche diminuiscono ed occorre   scegliere dove tagliare. In questo caso le biblioteche sono spesso le favorite.

Diverse Università  italiane mostrano anche scarsa attenzione nei confronti della professione del Bibliotecario  a causa di molteplici ragioni.

- Non c’è una organizzazione omogenea e ogni Ateneo con i propri statuti e regolamenti ha dato al sistema bibliotecario l’assetto che ha voluto non sempre rispettando la professionalità della categoria.

 
Mercoledì 07 Maggio 2014 21:33

« Il principale nemico dello sviluppo è l’intollerabile e gigantesco fenomeno dell’evasione fiscale i cui costi vengono pagati dai cittadini onesti. La favola della flessibilità è solo tale ». Queste le parole di Francesco Cavallaro, Segretario Generale della Cisal, a margine delle celebrazioni per la festa dei lavoratori che quest’anno il sindacato ha organizzato nella città di Salerno. «I lavoratori non arrivano a fine mese - ha affermato Cavallaro - per la risalita si deve subito ridurre l’onere fiscale mediante una seria riforma». E proprio tale riforma è una delle prime priorità per le quali la Cisal si batte, oltre alla riforma anche per il sistema previdenziale, il mercato del lavoro e soprattutto la questione del Mezzogiorno. «Si deve invertire la rotta con la massima urgenza - chiosa il segretario generale - la questione è sempre la stessa: fino a quando i lavoratori ed i pensionati dovranno sopperire ai miliardi sottratti al fisco dall’evasione fiscale, non ci saranno mai risorse per far partire qualsiasi ripresa che non sia un effimero momento di gloria magari dovuto ad incrementi dell’export. Il sistema fiscale è il primo problema del Paese».  Leggi tutto -  Fonte Italyworknews.it

 

 
Martedì 06 Maggio 2014 09:05

Francesco Lavorato e Paola Attanasio CSA della Cisal Università: << A distanza di oltre un anno dall’entrata in vigore della legge che decreta finalmente la professione di “bibliotecario”, questa figura essenziale, nell’ambito sia universitario che regionale e comunale, ancora non viene adeguatamente considerata e valorizzata. Un po’ per la scarsa conoscenza della legge n. 4 del 14 gennaio 2013 sulle “Disposizioni in materia di professioni non organizzate” che stabilisce che, oltre alle professioni organizzate in ordini o collegi, esistono anche altre professioni, tra cui quella del bibliotecario, ed un po’ per la non omogeneità a livello nazionale degli statuti e dei regolamenti degli atenei universitari>> Leggi tutto l'articolo

Fonte Italyworknews


 
Giovedì 01 Maggio 2014 17:40

Parabola non intesa in senso letterario ma come figura geometrica, e sotto certi aspetti, anche come  racconto che dovrebbe dare un insegnamento morale.

Che i diritti dei lavoratori abbiano quasi raggiunto la fine discendente della parabola è sempre più evidente, un declino che è iniziato molti anni fa quando i vertici delle maggiori confederazioni sindacali collaterali ai partiti dominanti inventarono la cosiddetta “concertazione”. In pratica dalla fine degli anni 80 con la perdita di democrazia interna ed un’organizzazione verticistica, barattò gli interessi dei lavoratori con quelli del sindacato sempre più governato da una casta di politici mascherati da sindacalisti che spesso e volentieri hanno anche materialmente transitato poi tra le file di questo o quel partito assumendo  anche responsabilità dirette di governo.

 
Mercoledì 30 Aprile 2014 01:31

Il ministro Madia ritiri o rettifichi la circolare riguardante le assenze dei dipendenti pubblici per motivi di salute. A chiederlo è la Cgu-Cisal in una nota inviata oggi alla titolare della Pubblica amministrazione. Il provvedimento finito nel mirino del sindacato è quello firmato dall'ex numero uno di Palazzo Vidoni, Giampiero D'Alia, che taglia drasticamente le ore di permesso concesse ai lavoratori per sottoporsi a visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici. “In virtù di questa circolare – spiega Rino Di Meglio, segretario generale della Cgu-Cisal – il personale della pubblica amministrazione, per curarsi, sarà costretto a utilizzare i tre giorni annui di permessi personali. Nei casi di patologie gravi, che richiedono terapie e trattamenti lunghi, il dipendente ammalato dovrà necessariamente avvalersi delle ferie, in spregio – commenta Di Meglio – ai più elementari principi costituzionali riguardanti ferie e diritto alla salute” “Inoltre la circolare – conclude il segretario generale della Cgu-Cisal – è illegittima perché interviene unilateralmente su una materia regolata dalla contrattazione nazionale collettiva”. Fonte CGU-CISAL

 
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