L’Aran mette a disposizione in una pagina appositamente dedicata notizie e provvedimenti sull’emergenza Coronavirus, in relazione all’evolversi della situazione, con particolare attenzione a quelli che interessano la pubblica amministrazione e che hanno riflessi sulla gestione e l’amministrazione del personale. Per leggere tutto cliccare quì.
Fonte: Aran.it
L’Istituto, con la circolare INPS 21 maggio 2020, n. 60, comunica i nuovi livelli reddituali per il periodo 1° luglio 2020 - 30 giugno 2021, validi ai fini della corresponsione dell'Assegno per il Nucleo Familiare (ANF).
I livelli di reddito familiare per il pagamento dell'ANF sono rivalutati annualmente, con effetto dal 1° luglio di ogni anno, in misura pari alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, calcolato dall'ISTAT.
La variazione percentuale dell'indice dei prezzi al consumo calcolata dall’ISTAT tra l'anno 2018 e l'anno 2019 è risultata dello 0,5 per cento.
Le tabelle con i nuovi livelli reddituali e i corrispondenti importi mensili della prestazione da applicare alle diverse tipologie di nuclei familiari sono allegati alla circolare.
Fonte INPS.it
Fonte: Funzione Pubblica del 24 luglio 2020
Orari di lavoro e di apertura al pubblico più flessibili. Modalità di interlocuzione programmata con l’utenza, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza per evitare assembramenti. Misure di controllo per garantire il distanziamento interpersonale durante le attività. Sono alcuni dei punti chiave del protocollo quadro per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici sui luoghi di lavoro rispetto all’emergenza Covid, adottato oggi presso il Dipartimento della funzione pubblica. Al tavolo virtuale per la sigla del documento erano presenti il ministro per la Pa, Fabiana Dadone, e i sindacali Cgil, Cisl, Uil, Cgs, Cida, Cisal, Confsal, Cse, Codirp, Confedir, Cosmed, Usb, Unadis, Ugl e Usae.
Il documento, vidimato dal Comitato Tecnico-Scientifico del Ministero della Salute, dà precisi indirizzi alle amministrazioni in ordine alla necessità di tutelare il personale, gli utenti e tutte le altre figure che interagiscono con i pubblici uffici, contemperando le imprescindibili esigenze sanitarie con la necessità di una sempre più intensa ripresa dell’erogazione in presenza dei servizi che non possono essere resi da remoto, come previsto dal decreto Rilancio. Un passaggio reso ancor più necessario dalla prossima scadenza di metà settembre che vedrà venir meno il principio che distingue le attività cosiddette indifferibili dalle altre.
Il protocollo contempla poi la necessità di prestare particolare attenzione alla gestione dei casi di sospetta sintomatologia da Covid-19, di assicurare la dotazione di termoscanner agli ingressi, dei dispositivi di protezione individuale ed eventualmente di barriere separatorie laddove non sia possibile garantire le distanze. Non manca l’eventuale ricorso alle visiere per il personale a contatto con il pubblico e le prescrizioni su igiene quotidiana, aerazione regolare e sanificazione frequente degli ambienti di lavoro. Oltre all’indicazione per le amministrazioni di mettere in campo le opportune azioni di informazione e formazione sulle procedure dettate dal protocollo.
VAI su: Protocollo Quadro''Rientro in sicurezza''.pdf
Decreto rilancio: tutte le misure di sostegno per lavoratori, famiglie ed imprese
Articolo per articolo le novità su contributi a fondo perduto, crediti di imposta, reddito di emergenza, bonus.
Si Informa che l'Aran, alla luce di indifferibili esigenze organizzative manifestate da alcune organizzazioni sindacali, ha ulteriormente posticipato al 29 luglio 2020 la riunione in modalità online tramite piattaforma per video conferenza, già programmata per lo scorso mercoledì 14 luglio 2020 dei lavori della Commissione sull’Ordinamento Professionale personale Università di cui all’art. 44 del CCNL Istruzione e Ricerca sottoscritto il 19 aprile 2018.
Il Coordinamento Nazionale
Si comunica che l’Aran, alla luce delle esigenze congressuali manifestate da una sigla sindacale, ha posticipato a martedì 14 luglio 2020 alle ore 10.30 la riunione da tenersi in modalità online, tramite piattaforma per videoconferenza, già convocata per mercoledì 8 luglio 2020.
Il coordinamento nazionale
Si informa che l'ARAN ha convocato le OO.SS. del comparto Università per mercoledì 8 luglio 2020 alle ore 11.00. L'incontro si svolgerà in modalità online tramite piattaforma per video conferenza.
La riunione è finalizzata alla prosecuzione dei lavori della Commissione Paritetica sull’Ordinamento Professionale del personale dell'Università di cui all’art. 44 del CCNL Istruzione e Ricerca sottoscritto il 19 aprile 2018.
Il Coordinamento Nazionale
INCONTRO COMMISSIONE PARITETICA DEL 17.06.2020
La Commissione paritetica ARAN/OO.SS. prevista dall’Art. 44 comma del vigente CCNL si è riunita il 17 giugno in videoconferenza per discutere di uno dei tre punti demandati a questo tavolo; l’ordinamento professionale, a latere si sono toccati anche gli altri due argomenti relativi alle A.O.U. ed i Lettori/CEL.
La delegazione FGU era composta dal Coordinatore Generale Arturo Maullu, dal Vice Coordinatore Generale Vicario Antonio Sorio e dal Coordinatore Generale Aggiunto Michele Poliseno.
Considerato che in vari organi di stampa erano apparse alcune dichiarazioni da parte di esponenti di spicco del governo che davano indicazioni anche sui contenuti dei prossimi CCNL del P.I. e, visto l’intervento del rappresentante del CODAU presente all’incontro che esortava a “concludere” su un problema complesso come quello dell’ordinamento professionale prima ancora che la discussione sullo stesso avesse inizio, ha costretto il Coordinatore Generale della FGU ad una replica secca con l’invito ad attivarsi in modo unitario per addivenire ad un documento condiviso sull’ordinamento.
Una buona parte della discussione si è incentrata più sul metodo da seguire nei lavori che al merito, alla fine si è convenuto che i cinque sindacati rappresentativi si incontreranno a fine mese ed entro il 3 luglio faranno pervenire all’ARAN una proposta unitaria sulla quale confrontarsi.
L’otto luglio è già stato convocato il prossimo incontro, nel quale la proposta sarà discussa con l’intento di giungere alla conclusione dei lavori della Commissione Paritetica possibilmente entro luglio.
Nel nostro intervento abbiamo rimarcato che quest’ordinamento è vecchio ormai di venti anni e non è più funzionale alle esigenze che si sono evidenziate nel P.I. in generale e nelle Università in particolare, anche in passato, a partire dallo Statuto degli impiegati civili dello Stato (DPR n. 3 del 1957) e poi il DPCM 24 settembre 1981 con la Declaratoria delle qualifiche funzionali e dei profili professionali, con cadenza quasi ventennale si è praticamente rivoluzionato l’ordinamento professionale in funzione delle mutate esigenze della società, ora pare che questa volontà non ci sia.
Non sarà facile fare dei semplici arrangiamenti e rattoppi a una struttura organizzata per categorie in un settore come quello universitario che, per altro, si trova ad essere inserito in un Comparto dove sono presenti altri tre specifici settori di contrattazione, Scuola, Ricerca e AFAM che hanno ordinamenti diversi tra loro e con la stessa Università che invece si è voluto assimilare, impropriamente, al restante personale del P.I. e con l’aggravante che l’ARAN, all’epoca, ha pure dichiarato che quello dell’Università era il migliore ordinamento professionale del P.I. !!!!
Noi abbiamo fortemente dissentito allora, i fatti dimostrano che ne avevamo tutte le ragioni e così la pensiamo ancora oggi; basti pensare a tutte quelle figure, già presenti all’atto della stipula del CCNL 1998/2001 e alle altre aggiuntesi nel frattempo che ben poco hanno in comune con il restante P.I. come per esempio i Lettori/CEL, i Tecnologi, gli EP, i Manager Didattici, etc…tutte figure che non trovano riscontro negli altri Comparti.
Durante la discussione si è fatto cenno anche al problema, irrisolto da quasi 50 anni, del personale delle AOU, che, almeno per quanto ci riguarda, dovrà trovare collocazione dal punto di vista giuridico ordinamentale nell’ambito dell’ordinamento universitario senza alcuna differenziazione così come si è fatto, sbagliando, in precedenti CCNL, al punto che in alcuni Atenei si sono addirittura banditi dei concorsi facendo riferimento alla collocazione per fasce come previsto in quei CCNL.
Anche su questa specifica problematica, la cui soluzione è stata demandata anche essa a questo tavolo paritetico, è opportuno che gli stessi sindacati si attivino per una proposta unitaria da proporre all’ARAN al fine di trovare una soluzione definitiva a questo annoso problema, fermo restando che le assunzioni di personale nelle AOU deve avvenire nei ruoli universitari, indipendentemente dal fatto che sia finanziato dal SSR che in questo caso sarà al di fuori dai P.O.
Si è altresì avanzata la richiesta di modificare la tipologia di assunzione dei tecnologici, attualmente prevista solo a tempo determinato, come figura a tempo indeterminato.
Altro argomento trattato ha riguardato i “lettori/CEL” per i quali l’Aran ha chiesto ancora qualche tempo per completare il lavoro di approfondimento sul costo per ogni singolo Ateneo, successivamente il documento sarà consegnato alle OO.SS.
Sarà nostra cura informarvi sull’esito dei lavori dell’intersindacale di fine giugno e del documento che ne scaturirà relativamente all’ordinamento professionale agli altri argomenti affrontati.
Roma 19.06.2020
Il Coordinatore Nazionale - FGU Dipartimento Università
Arturo Maullu
Incontro Commissione Paritetica del 17.06.2020.pdf