La procedura per l'acquisizione della domanda sarà attiva dalle 12 del 4 aprile alle 12 del 30 aprile 2019.
Prosegue il percorso di tutela e promozione della flessibilità, intrapreso dal legislatore a partire dal Jobs Act, in materia di maternità e conciliazione vita-lavoro. La legge di Bilancio 2019 aggiunge un nuovo tassello alla disciplina del Testo Unico su maternità e paternità (DPR n. 151 del 2001) stabilendo che, a partire dal 2019, la lavoratrice dipendente potrà continuare a lavorare per l’intera durata della gravidanza e rinviare dunque al periodo successivo al parto la fruizione dei 5 mesi di congedo di maternità obbligatoria previsti dalla legge.
L’Agenzia delle Entrate con il principio di diritto n. 6 del 12.02.2019 ha precisato che il divieto di cumulo oltre il limite di otto buoni pasto previsto dalla lettera d) del comma 1 dell’articolo 4 del decreto ministeriale 7 giugno 2017 n. 122, non incide, ai fini IRPEF, sui limiti di esenzione dal reddito di lavoro dipendente – rispettivamente di 5,29 euro e 7 euro giornalieri per i buoni pasto elettronici – previsti dall’articolo 51 comma 2 lett. c) del TUIR. Il datore di lavoro sarà tenuto di conseguenza alla verifica di detti limiti di esenzione rispetto al valore nominale dei buoni erogati,

La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 6174 del 1° marzo 2019, ha respinto il ricorso del dipendente licenziato per giusta causa a causa dei continui allontanamenti dal luogo di lavoro senza passare il badge.Secondo i giudici non vi è alcuna violazione della privacy se le condotte contestate sono emerse dall’attività investigativa su ordine del datore. I controlli erano svolti in luoghi pubblici e per ragioni diverse dalle modalità di adempimento della prestazione. Quella che ha integrato la giusta causa di licenziamento è attività fraudolenta fonte di danno per l’azienda e come tale può essere sottoposta a controllo, anche da parte di un’agenzia investigativa.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 7306 del 14 marzo 2019, ha affermato che, in caso di consegna “a mano” sul luogo di lavoro della busta chiusa contenente una lettera con l’adozione di un provvedimento disciplinare, nel caso in cui il lavoratore rifiuti di riceverla, non si può perfezionare l’avvenuta cognizione a meno che il datore di lavoro (o un suo delegato) non ne legga il contenuto della lettera (o tenti di leggerla) in presenza del destinatario, in questo caso Il dipendente a cui è destinata la lettera è tenuto ad accettare la consegna manuale della contestazione disciplinare.
La legge di bilancio 145 del 30 dicembre 2018 ha innovato alcuni aspetti relativi il congedo obbligatorio e facoltativo di paternità, introdotto in via sperimentale per gli anni 2013, 2014 e 2015 dall’art. 4 comma 24 lettera a) dalla Legge 92 del 28 giugno 2012. INPS con il messaggio 591 del 13 Febbraio 2019, recepisce quanto la norma sancisce e chiarisce alcuni aspetti:

Con la sentenza n. 4943 del 20.02.2019, la Cassazione afferma che è passibile di licenziamento il lavoratore che utilizza per finalità personali le ore di permesso accordate per la partecipazione alle riunioni degli organismi direttivi sindacali, qualificandosi la relativa assenza come mancato svolgimento della prestazione per fatto a lui imputabile.