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Lunedì 11 Dicembre 2017 13:26

Pubblicata la Circolare n. 1 del 05.12.2017  indirizzata a tutte le amministrazioni del comparto Funzioni Centrali, alle Istituzioni ed enti di ricerca e sperimentazione ricompresi nel Comparto Istruzione e Ricerca ed alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed avente ad oggetto: "Rinnovo delle RSU – Mappatura collegi sede di elezione della RSU. Vai alla Circolare Aran n. 1 del 05.12.2017

 
Martedì 05 Dicembre 2017 02:07

Roma. Nell'incontro tenutosi in data 4/12 us presso l'ARAN con le Confederazioni Sindacali rappresentative è stato sottoscritto in via definitiva il CCNQ sulle modalità dell'utilizzo dei distacchi, aspettative e permessi nonchè delle altre prerogative sindacali. Testo del CCN Quadro in formato .ipg Testo del CCN Quadro in formato .pdf

Successivamente si è tenuta la riunione relativa al calendario RSU che ha solo fissato i primi adempimenti, mentre la data esatta delle votazioni sarà definita in un successivo incontro, che in ogni caso saranno da tenersi entro il 20 aprile 2018.

 
Mercoledì 29 Novembre 2017 23:00

Il Ministero della Funzione Pubblica sblocca il Piano straordinario di assunzioni per i precari della PA. E' stata, infatti, pubblicata lo scorso 23 Novembre 2017 la Circolare della Funzione Pubblica numero 3/2017 nella quale il dicastero detta le istruzioni per attuare l'articolo 20 del Dlgs 75/2017 (Riforma Madia).Il Piano interesserà circa 50mila lavoratori con contratto a tempo determinato con almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, negli ultimi otto anni. Sarà articolato sul triennio 2018-2020 al fine di superare il precariato, ridurre il ricorso ai contratti a termine e valorizzare la professionalità acquisita dal personale con rapporto di lavoro a tempo determinato ed interesserà tutte le pubbliche amministrazioni, anche quelle territoriali.

Leggi tutto su www.pensionioggi.it


 
Mercoledì 22 Novembre 2017 21:31

Roma - Convocate alle ore 15,00 di lunedi 27/11 le confederazioni rappresentative, compresa la nostra C.G.S., per la sottoscrizione del CCNQ definitivo sulle prerogative sindacali. Seguirà la riunione per definire il calendario delle elezioni per il rinnovo delle RSU.

 
Sabato 18 Novembre 2017 00:35

A cura del Dott. Damiano Curcio - consulente nazionale in materia di Lavoro e Previdenza - Ufficio Studi

OGGETTO: Circolare INPS n. 94 del 31 maggio 2017-Circolare INPS n.169 del 15 novembre 2017 - Chiarimenti interpretativi.

Con la circolare n. 94/2017, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale aveva rappresentato a tutte le Pubbliche Amministrazioni che, in ossequio a quanto previsto dall’art. 3, commi 9 e 10 della legge  8 agosto 1995, n.335, la prescrizione della contribuzione previdenziale ed assistenziale obbligatoria passa dai 10 ai 5 anni anche per tutti i dipendenti pubblici.

Lo stesso istituto ha precisato, con la predetta circolare, quali erano le modalità  con le quali ogni dipendente pubblico poteva accertare ed eventualmente chiedere un aggiornamento della propria situazione contributiva entro il termine perentorio del 31 dicembre 2017.

La situazione è apparsa paradossale poiché sembra improbabile che al dipendente pubblico non siano stati versati i contributi da parte dello Stato ma facendo attenzione a quello che è avvenuto in passato, è facile immaginare che l’I.N.P.S., nel fare una verifica dei suoi dati, una volta incorporata l’ex I.N.P.D.A.P., si sia resa conto che all’interno del proprio sistema anagrafico, non siano stati mai aggiornati i file delle singole posizioni. Mi spiego meglio; coloro che dovevano aggiornare le variazioni personali, in presenza di svariati dati, hanno pensato bene di inserirne solo alcuni. Pensate al personale della scuola che prima di passare di ruolo ha avuto decine e decine di sedi diverse in cui ha lavorato e che queste posizioni non siano mai state aggiornate dall’ente di previdenza.

Ad oggi ci si trova con centinaia di migliaia di posizioni da correggere. Cosa fare? L’I.N.P.S. ha avuto un’idea geniale e cioè di chiedere al singolo dipendente di controllare la propria posizione contributiva e di segnalare allo stesso istituto, l’eventuale anomalia riscontrata. Risultato? Meno lavoro per l’istituto che non dovrà controllare le posizioni di tutti i dipendenti statali in servizio ad oggi e la certezza di lavorare solo su quelle che l’ente di previdenza competente non ha aggiornato nel tempo.

Il Csa-Università della FGU ed altre sigle sindacali hanno protestato con veemenza contro l’Istituto il quale, dopo un incontro con le OO.SS., ha emesso la successiva circolare 169/2017 con la quale proroga i termini per il controllo dati entro il 01 gennaio 2019.

In seguito a quanto specificato si consiglia ai propri iscritti di osservare le seguenti operazioni:

PER COLORO CHE HANNO GIA’ UN PIN DISPOSITIVO INPS

1. Scaricare dal sito INPS alla voce MY INPS il proprio estratto contributivo e controllare se vi sono periodi non coincidenti con la propria carriera lavorativa. In caso si riscontrino periodi non coincidenti allora tramite il portale dell’I.N.P.S. e con le proprie credenziali, entrare nella  RVPA -richiesta variazione posizione assicurativa dipendenti pubblici e chiedere la variazione del periodo;

PER COLORO CHE NON HANNO UN PIN DISPOSITIVO

2. Entrare nel sito dell’I.N.P.S. e chiedere l’attribuzione di un PIN , una volta avuto il PIN trasformarlo in PIN DISPOSITIVO (entrando sempre nello stesso sito). Una volta ottenuto il PIN DISPOSITIVO effettuare tutte le operazioni di cui al punto 1 di coloro che hanno già il PIN

PER TUTTI

3. Rivolgersi ad un patronato convenzionato per effettuare il controllo e chiedere la modifica. In questo caso è opportuno che si consegni documentazione probatoria dei periodi da ricontrollare.

Roma 17.11.2017

Dott. Damiano Curcio

 
Venerdì 17 Novembre 2017 15:46

Alla luce delle risultanze dell'ultimo incontro tenutosi tra governo e sindacati sul rinnovo contrattuale del comparto delle Funzioni Centrali, dalla bozza consegnata ai sindacati, emergerebbero alcuni punti interessanti e diverse novità, soprattutto relative ai permessi e alle ferie. Una nuova disciplina che riguarda gli statali e i parastatali. Ma le cui norme potrebbero estendersi anche agli altri contratti nazionali. Tra le novità principali, spuntano i permessi di 15 giorni non solo per i matrimoni, ma anche per le unioni civili. Oltre all’introduzione delle tutele per quanto riguarda le terapie salva-vita.

 
Venerdì 17 Novembre 2017 11:22

Con la circolare n.169 del 15.11.2017, l’INPS detta ulteriori chiarimenti riguardo alla prescrizione della contribuzione pensionistica dovuta alle casse della Gestione dei Pubblici Dipendenti nonché della corretta regolamentazione da applicare in materia. Allo scopo di favorirne la visione unitaria e la lettura organica, le disposizioni citate sono state redatte nella versione integrale e, pertanto, la presente circolare annulla e sostituisce la circolare n. 94 del 31 maggio 2017, recante il medesimo oggetto.

 

 
Mercoledì 15 Novembre 2017 19:37

Il testo di Legge sul whistleblowing introduce nuove tutele per i dipendenti pubblici e privati che venuti a conoscenza di attività illecite (a partire dagli episodi di corruzione, altri reati o irregolarità) le segnalino all’amministrazione pubblica o privata.

 
Domenica 12 Novembre 2017 21:19

Arturo Maullu *

Sindacati di governo e…di opposizione

Nel primo incontro convocato il giorno 09 novembre  presso l’ARAN per l’avvio delle trattative sul rinnovo del CCNL, la FGU ha ribadito al presidente Gasparrini, che le risorse che il Governo intende investire per il rinnovo del contratto sono nettamente insufficienti dopo 9 anni di blocco e una perdita del potere di acquisto valutabile tra il 10 e il 15%.

Il minimo che ci possiamo aspettare, è che le risorse stanziate per effetto del famigerato accordo sugli 85 euro del 30 novembre dello scorso anno, sottoscritto solo da CGIL-CISL-UIL e SNALS, vengano destinate esclusivamente allo stipendio tabellare.

Al termine della riunione risultata peraltro interlocutoria, ci saremmo aspettati che fosse programmato dall’Aran un calendario di successivi incontri, ma così non è stato. Il Presidente Gasparrini ha fatto presente alle OO.SS. che le date di convocazione saranno comunicate in seguito.

A questo punto non resta che aspettare le prossime convocazioni, perlomeno come FGU, si è riusciti a far comprendere che sarebbe opportuno individuare e trattare prima le specificità individuali degli ex comparti (Scuola, Università, Ricerca, Afam) e poi le cosiddette “parti comuni” degli stessi, altrimenti si rischierebbe di perdere di vista le vere problematiche, in particolare l’ordinamento, le AOU comunque definite ed i finanziamenti aggiuntivi, indispensabili per chiudere un contratto che non sia  a perdere dal punto di vista economico.

Appare quantomeno curiosa l’ipotesi formulata dal ministro di voler chiudere il contratto entro dicembre, a meno che non stiano ipotizzando di approvarlo con decreto legge o con una contrattazione sommaria, a discapito quindi dei punti indicati nello stesso atto di indirizzo inviato all’ARAN.

Noi vogliamo entrare nel merito dei problemi e proprio perchè non abbiamo firmato l’accordo del 30 novembre, abbiamo titolo a chiedere che siano stanziate risorse aggiuntive, poiché anche le voci relative a modifiche sia dell’ordinamento che al personale dei policlinici hanno dei costi, che non possono essere posti a carico dell’esiguo stanziamento previsto nel famoso accordo.

Sempre relativamente all’accordo, denunciamo sia il metodo che il contenuto dello stesso, in quanto in pratica, per effetto del medesimo, si stanno snaturando le regole contrattuali, visto che la parte più importante, quella economica, appunto, è stata sottratta al confronto tra le parti in sede di rinnovo del  CCNL  e concordata solo tra alcune parti in sede politica.

Parti che, vista la forte levata di scudi proveniente dai lavoratori e dalle lavoratrici del comparto, stanno cercando di smarcarsi accampando le più svariate scuse, fa sorridere soprattutto quella parte sindacale che ora, dopo avere difeso con convinzione l’accordo sugli 85 euro, sbraita dicendo che però non bastano, pur se già concordate e servono risorse aggiuntive, ma allora  noi domandiamo, perché l’avete firmato ???

Non potevano non sapere che, dei famosi 85 euro medi, in tasca ai lavoratori, ne sarebbero finiti meno della metà, in pratica meno di ¼ di quanto hanno perso solo in termini di potere d’acquisto dal 2009, anno da cui parte il blocco contrattuale e dei salari.

Sono quantomeno strani ed ambigui questi comportamenti, sono sindacati di governo ma al tempo stesso vogliono dare ad intendere di essere di opposizione.

Per quanto ci riguarda, se non si sblocca qualcosa sul fronte economico, se non verranno accolte le richieste di modifica dell’ordinamento, e data finalmente soluzione ai problemi del  personale che opera nelle AOU, stiamo seriamente valutando l’ipotesi di non firmare nessuna pre-intesa contrattuale.

Non a caso, vista la mala parata, pare che una delle quattro sigle di cui sopra, voglia chiedere un decreto di proroga delle RSU in carica, i cui termini scadono il prossimo marzo,  per spostare le elezioni al prossimo autunno.

In conclusione, a noi non interessa fare in fretta un contratto qualunque esso sia, al contrario, così come ci hanno tenuti al palo per otto anni, possiamo benissimo attendere qualche mese in più e cercare di fare un contratto almeno dignitoso, per altro questo è quello che chiedono i lavoratori e le lavoratrici delle Università.

Le linee programmatiche della nostra piattaforma contrattuale le abbiamo già illustrate e rese pubbliche (visionabili su www.csauniversitafgu.org) e su quelle vogliamo confrontarci, senza avere il fiato sul collo da parte di nessuno, men che  meno di chi si appresta ad una campagna elettorale abbastanza in salita, vista la scarsa attenzione dedicata in questi anni ad una componente fondamentale del mondo del lavoro, i lavoratori, appunto.

Noi siamo comunque pronti in ogni momento a confrontarci, anche se abbiamo la strana sensazione che proprio a causa delle difficoltà in cui navigano i “firmaioli” del famoso accordo del 30 novembre, potrebbe pure finire come l’otto marzo del 2000, cioè con la richiesta da parte della quadruplice sindacale, di tavoli separati per chi non ha sottoscritto l’accordo e quindi, ovviamente non è tenuto a difenderlo  per i su esposti motivi.

Sarà cura della scrivente O.S., portare a conoscenza del lavoratori e delle lavoratrici quando vi sarà un prosieguo del tavolo per la continuazione dei lavori.

Roma 10.11.2017

Arturo Maullu

*Coordinatore Nazionale - Dipartimento Università della FGU Gilda Unams

Proposte FGU per il comparto Università - Incontro con il Ministro del’Istruzione del 14/06/17

 
Domenica 12 Novembre 2017 17:54

L'INAIL con la circolare n.42/17 informa che dal 12 ottobre 2017 per tutti i datori di lavoro scatta l’obbligo di segnalare all'Inail gli infortuni con prognosi di almeno un giorno, escluso quello dell'evento.

Denuncia infortunio all'Inail-obblighi del lavoratore :Nell’ambito della denuncia dell’Infortunio all’INAIL, il lavoratore è obbligato a dare immediata comunicazione al datore di lavoro di qualsiasi infortunio anche di lieve entità. La mancata notizia e di conseguenza l’omessa presentazione del modello di denuncia di infortunio all’Inail da parte del datore di lavoro entro i termini di legge, fa sì che il lavoratore infortunato perda il diritto all’indennità per i giorni ad esso antecedenti.

 
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