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Mercoledì 08 Novembre 2017 22:08

Si è finalmente conclusa positivamente la vicenda giudiziaria che aveva visto coinvolto il coordinatore nazionale Giuseppe Polinari durante il suo mandato sindacale presso l'Umberto I di Roma, ed a cui era stato richiesto dall'allora Direttore Generale una condanna ad un risarcimento economico. Il Tribunale di Roma ha rigettato le accuse ed ha condannato il D.G. a pagare le spese legali.

La Giustizia infine ha trionfato, ma com'è dura fare sindacato!

Si riporta quì di seguito il comunicato sindacale a firma di Giuseppe Polinari

Vai alla Sentenza del Tribunale di Roma n°20913 del 07.11.2017

DARE  TEMPO AL TEMPO…

Con soddisfazione questa O.S. rende nota a tutti gli operatori dell’Università/Policlinico, l’allegata sentenza con la quale la Magistratura ha condannato l’Amm.ne del Policlinico Umberto I ed il suo Direttore Generale che avevano chiesto la condanna del sottoscritto, rappresentante della scrivente O.S., al risarcimento del danno (EURO 200.000,00 !) nei loro confronti, a causa di una serie di atti denigratori e diffamatori perpetrati, a loro dire, anche mediante l’uso della stampa, utilizzando arbitrariamente, peraltro, la  qualità di dirigente sindacale.

Il giudice ha inoltre evidenziato che : “Nella fattispecie nulla può consentire di ritenere che l’immagine sociale del Policlinico sia stata gratuitamente offuscata dalle iniziative dei due leder sindacali, dovendosi anche per tale aspetto richiamare le precedenti osservazioni riferibili alla circostanza che tutta la vicenda deve essere collocata in un momento di grave crisi della struttura ospedaliera romana, già oggetto di notevoli critiche, sia con riferimento alla sua gestione amministrativa che sanitaria, come emerge dagli stessi articoli di stampa richiamati dagli attori e dalla copiosa documentazione che gli stessi attori hanno ritenuto di produrre”.

Pertanto, il messaggio che  deriva da tutta la vicenda è che chi fa sindacato in maniera corretta, mai per i propri interessi, ma per tutelare quelli della collettività, vigilando sulla corretta amministrazione della “cosa pubblica”, che è pubblica perché è di tutti e per soddisfare i bisogni di tutti, può svolgere i propri compiti senza dover temere licenziamenti o querele, imposti dal manovratore di turno nella convinzione, come diceva Alberto Sordi nel Marchese del Grillo  che :“io so io e voi non siete … ”

Alla luce di quanto sopra si confida che il nuovo management ripristini le corrette relazioni sindacali e applichi anche le sentenze emanate dalla Corte dei Conti nei confronti dei predecessori, di cui ci permettiamo di allegarne una, in copia.

Roma, 09 novembre 2017

Il Coordinatore FGU Dipartimento Università

Giuseppe Polinari

 
Domenica 05 Novembre 2017 12:58

L’Istituto Previdenziale, in relazione ai Messaggi Hermes n. 3265 del 9 agosto e n. 3384 del 31 agosto, con il Messaggio n. 4282, del 31 ottobre us., fornisce ulteriori chiarimenti ed indicazioni operative in merito alle attività da svolgere, in sede di visita medica ambulatoriale, conseguenti ad assenza per malattia del lavoratore pubblico al domicilio di reperibilità. L’INPS precisa che il medico deve sempre effettuare la convocazione a visita ambulatoriale, nell’ambito delle attività del Polo unico, sia nel caso la visita domiciliare sia stata richiesta dal datore di lavoro pubblico sia se disposta d’ufficio dall’INPS.

 
Venerdì 03 Novembre 2017 00:03

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 22925 del 29.09.2017, ha confermato il diritto alla integrale fruizione dei permessi mensili di cui all’art. 33, comma 3, Legge n.104 del 5 febbraio 1992, per la prestazione di lavoro part-time articolata sulla base di un orario settimanale che comporti una prestazione per un numero di giornate superiore al 50% di quello ordinario.

 
Giovedì 02 Novembre 2017 11:40

Si porta a conoscenza che L'ARAN, con una nota del 31/10 ha convocato per il 09 novembre pv. le Organizzazioni Sindacali rappresentative, tra cui la ns Federazione, per l'apertura delle trattative per il rinnovo contrattuale del comparto dell'Istruzione e della Ricerca (ex Università) relativa al triennio 20016- 2018. Documenti correlati al rinnovo CCNL Linee guida FGU - Dipartimento Università al CCNL

 
Venerdì 27 Ottobre 2017 13:13

Parte una iniziativa sociale che vede la partecipazione del sindacato FGU Dipartimento Università di Bari in collaborazione con  Lions club Bari San Nicola e la UniBA A.S.D, atta ad organizzare dei corsi di addestramento all’utilizzo del DAE mirati all’apprendimento delle manovre di rianimazione cardio-polmonare.

 
Mercoledì 25 Ottobre 2017 15:19

Cosa c’è da sapere sulle modalità di comunicazione dell'assenza di malattia, sugli orari delle fasce di reperibilità, sulle sanzioni amministrative e pecuniarie. È entrato in vigore dal 1° settembre l’istituzione del Polo Unico per le visite fiscali presso l’INPS, che ha quindi la competenza esclusiva ad effettuare  le visite mediche di controllo (VMC) sia su richiesta del datore di lavoro dell’Amministrazione ove si presta servizio, e  sia d’ufficio, così come  previsto agli artt. 18 e 22 del Dlgs.n. 75/2017.Le VMC d’ufficio vengono disposte dall’INPS, dal rilascio del certificato medico e per tutta la durata della malattia, incluse le giornate non lavorative e quelle festive, nel rispetto delle fasce orarie di reperibilità  che per i dipendenti pubblici vanno dalle ore 09.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

 
Lunedì 23 Ottobre 2017 22:58

 

 

COMUNICATO FGU DIPARTIMENTO UNIVERSITÀ

LINEE GUIDA PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE

 

Com’era ampiamente previsto l’Atto di Indirizzo all’ARAN (vai al link: www.csauniversitafgu.org) per il Comparto Istruzione e Ricerca ha riservato alla parte comune pochi elementi rinviando la parte più corposa alla contrattazione nelle “sezioni speciali” (ex Comparti).

Il nostro obiettivo, come meglio specificato nella lettera inviata al MIUR (vai al link: www.csauniversitafgu.org), per quanto riguarda la Sezione Università, è quello di portare a casa risultati tangibili considerato anche il fatto che i lavoratori e le lavoratrici della Sezione Università hanno subito sì nove anni di blocco contrattuale come altri comparti, ma con lo svantaggio di essere anche fanalino di coda del P.I. dal punto di vista economico, per cui s’impone un recupero salariale per il quale  serviranno ulteriori risorse aggiuntive rispetto a quelle già stanziate.

La stessa contrattazione integrativa è stata di fatto menomata non solo a causa di leggi come la 107 e la Legge 150, che hanno imposto alle relazioni sindacali una inaccettabile deriva autoritaria, ma anche dalla malintesa norma sull’autonomia universitaria, che in alcuni Atenei ha prodotto guasti cui solo il ricorso ai giudici ha impedito che venissero perpetrati ulteriori misfatti ai danni del personale T.A.

Per non parlare di veri e propri fallimenti delle cosiddette “Fondazioni” o d’inspiegabili, si fa per dire, buchi di bilancio o di inconcepibili tagli salariali cui, anche in questo caso, ha dovuto porre rimedio solo il ricorso alla magistratura.

Tutto ciò, a parere nostro, è stato determinato proprio dal venir meno delle voci un tempo di competenza della contrattazione tra le parti, venendo meno queste prerogative e quindi  la possibilità di un controllo preventivo, sono proliferati gli abusi.

Chiediamo quindi, come primo atto di buona volontà della controparte datoriale, di ripristinare tutte le voci sottratte alla contrattazione,  in particolare tutto ciò che è inerente l’organizzazione del lavoro, come ad esempio l’orario di lavoro, i trasferimenti e la mobilità, le posizioni organizzative, gli  incarichi di responsabilità, etc…finanziandole direttamene dal bilancio di Ateneo e non a carico del fondo accessorio.

Nelle fasi preliminari dell’avvio della contrattazione, chiederemo sia fatta chiarezza sulle modalità di finanziamento del CCNL, visto il pessimo accordo, a parere nostro, sottoscritto con il governo lo scorso 30 novembre, in quanto non chiarisce di quali voci contrattuali sono finanziate con i famosi 85 euro lordi.

Noi riteniamo che questa cifra così irrisoria sia destinata a finanziare esclusivamente il tabellare e non anche la produttività, le PEO le PEV, se non addirittura la sterilizzazione dei famosi 80 euro del “bonus Renzi”  o le stesse stabilizzazioni come si vocifera in alcuni ambienti governativi.

Pur avendo formulato il nostro apprezzamento per gli incontri avuti con il Ministro Fedeli, dove abbiamo espresso  alcuni concetti per noi fondamentali, valutiamo invece negativamente lo spazio, e quindi l’interesse riservato alla Sezione Università nell’Atto di Indirizzo, meno di mezza paginetta su nove complessive e solo 4 punti indicati tra gli obiettivi, un pò poco rispetto alle premesse!

Noi contiamo di sviluppare in sede di contrattazione nazionale, oltre i quattro punti indicati nell’Atto, comunque da noi sollecitati in sede di confronto con il Ministro, ulteriori altri aspetti oltre questi e quelli già indicati in premessa.

Il grave disagio che patisce il personale universitario è noto e riconosciuto da tutti, persino la stessa ARAN in più occasioni ha ribadito questo concetto, puntando il dito in particolare sulla sperequazione stipendiale e noi aggiungiamo che oltre al danno economico, c’è anche la beffa del maggior carico di lavoro dato dalla carenza d’organico, in particolare di figure tecniche sulle quali si basa il lavoro nei dipartimenti.

Sul personale in servizio presso le AOU che ormai non possono più essere distinte in tipologie diverse, perché il periodo di sperimentazione dato dalla Legge 517/99 è finita da tempo,  ben venga, quindi, come da noi sollecitato, una specifica disciplina contrattuale che riguardi questo personale, non limitandola solamente alle tabelle di equivalenza, ma anche alle modalità di attribuzione di questo personale alle AOU e di rientro dello stesso in altri ambiti lavorativi dell’Ateneo.

Non all’ARAN, ovviamente, ma alla politica chiediamo di dare un segnale tangibile nelle scelte che, obbligatoriamente, dovrà fare per dare il giusto valore all’istruzione universitaria, investendo risorse che, invece, fino ad oggi sono state lesinate se non addirittura sottratte a questo settore strategico per la crescita, non solo economica,  dell’intero paese.

In tutte le sedi in cui la FGU è presente saranno indette delle assemblee del personale per informare di questo nostro progetto qui indicato nelle sue linee essenziali e raccogliere il sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici.

Napoli, 23.10.2017

Il Coordinamento Nazionale


 
Sabato 21 Ottobre 2017 11:38

Festa per il ritorno dei soldi tagliati

Oltre cento dipendenti che hanno vinto il ricorso per l’indennità invitano a cena i nuovi vertici dell’ateneo.La battaglia vinta in tribunale per riavere l’Ima (Indennità mensile di ateneo) è stata celebrata dai dipendenti della d’Annunzio con una cena al ristorante Villa Chiara di Città Sant’Angelo.

L’evento è stato organizzato venerdì sera dai sindacalisti della Federazione Gilda Unams Csa Goffredo De Carolis ed Enrico Mammone alla presenza del segretario nazionale Giuseppe Polinari. Il posto d’onore tra gli invitati è stato riservato all’avvocato Leo Brocchi che ha curato il ricorso a nome di 169 dipendenti.Leggi tutto l'articolo su  http://www.ilcentro.it/chieti


 
Venerdì 20 Ottobre 2017 16:40

Fonte : www.miur.gov.it

L’Atto di indirizzo per il rinnovo del contratto (di comparto e dell’area dirigenziale) dell’Istruzione e della Ricerca è stato chiuso e trasmesso oggi all’Aran.

L’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni potrà ora avviare il tavolo di contrattazione. Ne danno notizia le Ministre dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli e della Pubblica Amministrazione Marianna Madi “La chiusura dell’Atto di indirizzo - spiegano - è un importante passo verso il rinnovo del contratto atteso ormai da dieci anni. Il governo sta proseguendo sulla strada tracciata con l’accordo dello scorso 30 novembre.

L’apertura della contrattazione partirà subito per avere il rinnovo entro la fine dell’anno. Ci sono sia i tempi che le risorse per farlo”, concludono le due Ministre.

Il comparto e l’area dirigenziale dell'Istruzione e della Ricerca comprendono i dipendenti:

- della Scuola: dirigenti, docenti, educatori, amministrativi, tecnici ed ausiliari;

- dell’AFAM: direttori, docenti, coordinatori, assistenti, coadiutori;

- dell’Università: dirigenti, elevate professionalità e personale amministrativo;

- degli Enti pubblici di ricerca: dirigenti, personale amministrativo e di ricerca di 21 enti.

L’Atto di indirizzo ha una parte comune ai settori coinvolti e le specifiche sezioni. Fermi restando gli incrementi garantiti a tutti dal rinnovo, l’Atto siglato oggi consente alle istituzioni e agli enti coinvolti la possibilità di una maggiore valorizzazione del personale.

Vai al documento pdf: Atto di Indirizzo comparto dell'istruzione e della ricerca e area dirigenziale

 
Venerdì 20 Ottobre 2017 12:08

La formazione per i quadri sindacali ha una importanza strategica finalizzata all’accrescimento delle risorse umane, alle loro competenze e capacità, e va sempre più affermandosi anche in un ambito più vasto del contesto sindacale. Considerata come strumento centrale di sviluppo di ogni organizzazione, sindacale, la formazione rappresenta oggi uno strumento rilevante al fine di pervenire anche al rafforzamento della rete sindacale in grado di rispondere alle attese degli iscritti e non solo, attraverso il miglioramento e l’incremento del livello qualitativo della capacità di tutela sindacale e di tutte le attività ed i servizi resi, sia agli iscritti che a i cittadini.

 
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