La Corte di Cassazione Civile, Sez. Lav, con sentenza n. 3630 del 10 febbraio 2017, ha affermato la legittimità del licenziamento per giusta causa di un dipendente che, guarito prima dalla malattia, anziché rientrare anticipatamente al lavoro, era stato scoperto da un investigatore privato ingaggiato dal datore di lavoro a prestare la sua opera nell’azienda di famiglia. Leggi l'articolo su www.diritto-lavoro.com

Ai sensi dell’art. 24, comma 2, d.lgs. n. 151/2001, le lavoratrici madri che si trovino all’inizio del periodo di congedo di maternità sospese, assenti dal lavoro senza retribuzione o disoccupate, sono ammesse al godimento dell’indennità per maternità se tra l’inizio della sospensione, dell’assenza o della disoccupazione e quello della maternità non siano decorsi più di 60 giorni. Così si è espressa la Corte di Cassazione con la sentenza n. 7675/17 depositata il 24 marzo. Fonte: dirittegiustizia.it
I lavoratori del pubblico impiego che scelgono di anticipare l'uscita grazie al nuovo cumulo dei periodi assicurativi offerto dalla recente legge di bilancio dovranno prestare attenzione agli effetti controversi sulla buonuscita.
Il comunicato dell'Inps per le dipendenti e per le autonome.
L’articolo 1, comma 281, legge 208 del 2015, ha previsto la facoltà per le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2015 avessero maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni (per le gestioni esclusive dell’AGO 34 anni, 11 mesi e 16 giorni) e un’età anagrafica pari o superiore a 57 anni e 3 mesi per le dipendenti e 58 anni e 3 mesi per le autonome, di accedere al trattamento pensionistico a prescindere dalla data di decorrenza.
L’articolo 1, commi 222 e 223, della legge 232 dell’11 dicembre 2016 ha esteso la predetta facoltà anche alle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2015, non abbiano maturato il prescritto requisito anagrafico solo per effetto degli incrementi della speranza di vita.
Con il Messaggio 1182 del 15 marzo 2017 si precisa che le lavoratrici in argomento, possono presentare in qualsiasi momento, anche successiva all’apertura della c.d. finestra mobile, la domanda di pensione di anzianità, fermo restando il regime delle decorrenze previsto nelle diverse Gestioni previdenziali, nonché l’obbligo di cessazione del rapporto di lavoro dipendente per il conseguimento del predetto trattamento pensionistico. Fonte : www.ilquotidianodellapa.it
Università di Chieti/Pescara G. D’Annunzio - interdizione pubblici uffici del Rettore e Direttore Generale – sospensione dal lavoro per De Carolis Goffredo.
Le Segreterie Nazionali delle Federazioni Sindacali di FLC CGIL, UILScuola RUA e CSA Università della FGU Gilda Unams, in una nota inviata il 20 marzo 2017 alla Ministra del MIUR On. Valeria Fedeli, chiedono un suo autorevole intervento ed un incontro urgente in relazione al susseguirsi degli eventi accaduti negli ultimi giorni e nelle ultime settimane, riguardo al provvedimento amministrativo con la sospensione di tre mesi dal lavoro, con la privazione dello stipendio emesso nei confronti del dirigente sindacale e senatore di ateneo Goffredo De Carolis; all’interdizione ai pubblici uffici per sei mesi del Rettore e del Direttore Generale, esprimendo la propria preoccupazione per il vuoto amministrativo che potrebbe scaturire di conseguenza a tali fatti, e che potrebbe causare il blocco dell'erogazione degli emolumenti al personale T.A. con grave nocumento.
Leggi il documento sindacale inviato alla Ministra Fedeli in formato pdf.


Arturo Maullu - Coordinatore Nazionale CSA Università - Dipartimento Università FGU
Il decreto previsto dalla legge di bilancio che sblocca le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, le assunzioni e il riordino della Pubblica Amministrazione, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri ed è ora al vaglio della Corte dei Conti.
Per i contratti pubblici sono già stati stanziati 300 milioni per il 2016, 900 milioni per il 2017 e 1,2 miliardi entro il 2018 per una cifra complessiva intorno ai 2,4 miliardi di euro.
Le risorse che ancora mancano per garantire aumenti medi di 85 euro lordi al mese, così come enunciato nel famoso accordo del novembre scorso, saranno reperite con le prossime manovre finanziarie, insomma i quattrini ancora non sono disponibili.
Considerata l’esiguità delle risorse messe in campo, appare più che evidente che l’ex Comparto Università continuerà ad essere, dal punto di vista stipendiale, il fanalino di coda del pubblico impiego, ricordiamo che per poter recuperare la sola perdita di potere d’acquisto sarebbero necessari aumenti pari a non meno di 150 euro mensili.
Contiamo molto sull’ipotesi di “armonizzazione stipendiale” a suo tempo formulata dal Ministero della Funzione Pubblica e da noi sempre rivendicata ad ogni rinnovo dei contratti e messa nero su bianco nelle dichiarazioni a verbale allegate ai CCNL.
Inoltre, per quanto concerne la parte normativa, va sottolineato che non si è concluso l’iter di revisione del Testo Unico nel quale sono ancora presenti alcune ambiguità, una su tutte, su quale sia la reale sfera riservata alla contrattazione.
Per ultimo, ma non per ordine d’importanza, come da noi sempre sostenuto durante tutte le trattative per i rinnovi dei CCNL, a partire da quello 1998/2001 che istituì le categorie in sostituzione della qualifica funzionale, dovrà essere completamente rivisto l’attuale ed ormai vetusto ordinamento professionale in quanto non è funzionale alle esigenze della P.A. e costituisce un limite alla crescita professionale e di carriera dei dipendenti che nel tempo sono ormai quasi tutti intruppati nelle posizioni apicali interne alle categorie stesse.
Certo, un governo dilaniato da lotte intestine ai partiti che lo compongono è sicuramente distratto o comunque non sufficientemente attento a queste problematiche, tant’è che nella sostanza delle relazioni sindacali e dell’offerta economica si è fatto abbondantemente superare persino dai datori di lavoro privati che pure non navigano di certo in buone acque visto il perseverare della crisi.
Il segnale politico chiaro già inviato nel referendum dello scorso 4 dicembre dalla maggioranza degli elettori dovrebbe far riflettere chi è nella stanza dei bottoni, noi nel nostro piccolo continueremo a vigilare e informarvi sull’evolversi della situazione per la quale non siamo particolarmente ottimisti.
Roma 09.03.2017
Il Coordinatore Nazionale - Arturo Maullu
CSA Università - Dipartimento Università FGU Gilda Unams
Il Coordinatore Generale Nazionale - Arturo Maullu
in merito alla vicenda deplorevole in cui è stato coinvolto suo malgrado, dai vertici amministrativi dell’università di Chieti-Pescara, il ns dirigente sindacale nonchè senatore di ateneo in rappresentanza del personale TA Goffredo De Carolis, è stata inviata in pari data a firma del Coordinatore Generale Arturo Maullu, alla Ministra del MIUR, al Presidente della CRUI ed al Presidente del CODAU una ulteriore nota via PEC, riferita agli ultimi sviluppi di cui è vittima il De Carolis che continua ad essere vessato con intimidazioni e persecuzioni, sfociate in procedimenti disciplinari di cui ultimo con la sospensione di tre mesi dal lavoro.
Fermo restando che si sta provvedendo alla impugnazione dei provvedimenti nelle sedi competenti in quanto assurdi ed illegittimi, esprimiamo tutti noi con forza al collega Goffredo in questo momento di grave difficoltà il nostro sostegno morale e la ns solidarietà. Coraggio Goffredo, siamo tutti con te!
Di seguito i testi delle due note inviate in data 08/03/2017 e 24/01/2017 agli Organismi Istituzionali Nazionali