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Martedì 28 Marzo 2017 22:35

La Corte di Cassazione Civile, Sez. Lav, con sentenza n. 3630 del 10 febbraio 2017, ha affermato la legittimità del licenziamento per giusta causa di un dipendente che, guarito prima dalla malattia, anziché rientrare anticipatamente al lavoro, era stato scoperto da un investigatore privato ingaggiato dal datore di lavoro a prestare la sua opera nell’azienda di famiglia. Leggi l'articolo su  www.diritto-lavoro.com

Sentenza n. 3630 del 10 febbraio 2017 .pdf

 
Martedì 28 Marzo 2017 10:21

Tratto da funzionepubblica.gov.it - Con l’approvazione in Consiglio dei ministri dei decreti attuativi di riforma del testo unico del pubblico impiego, della disciplina della valutazione, del riordino delle forze di polizia, dei vigili del fuoco e dell’Aci/Pra, si conclude l’iter di approvazione delle deleghe legislative contenute nella legge 124 del 2015 di riforma della pubblica amministrazione. La riforma del pubblico impiego - composta di due decreti che intervengono sul testo unico e sul decreto valutazione – ha l’obiettivo di riorganizzare le regole del lavoro pubblico in funzione dei servizi che devono arrivare ai cittadini.

 
Martedì 28 Marzo 2017 10:10

Ai sensi dell’art. 24, comma 2, d.lgs. n. 151/2001, le lavoratrici madri che si trovino all’inizio del periodo di congedo di maternità sospese, assenti dal lavoro senza retribuzione o disoccupate, sono ammesse al godimento dell’indennità per maternità se tra l’inizio della sospensione, dell’assenza o della disoccupazione e quello della maternità non siano decorsi più di 60 giorni. Così si è espressa la Corte di Cassazione con la sentenza n. 7675/17 depositata il 24 marzo. Fonte: dirittegiustizia.it

 

 
Sabato 25 Marzo 2017 17:37

I lavoratori del pubblico impiego che scelgono di anticipare l'uscita grazie al nuovo cumulo dei periodi assicurativi offerto dalla recente legge di bilancio dovranno prestare attenzione agli effetti controversi sulla buonuscita.

I dipendenti pubblici che ricorreranno al cumulo dei periodi assicurativi per centrare l'uscita anticipata dovranno mettere in conto una dilatazione nell'erogazione trattamento di fine servizio o di fine rapporto di diversi anni. La Circolare Inps 60/2017 ha indicato, infatti, secondo quanto disposto l'articolo 1, co. 196 dell’articolo 1 della legge n. 232 del 2016, che per il personale delle amministrazioni pubbliche che cessa dal servizio usufruendo di tale facoltà sarà pagabile non prima di dodici mesi decorrenti dal compimento, da parte dell’interessato, dell’età anagrafica prevista dall’articolo 24, comma 6, del decreto legge n. 201 del 2011, convertito dalla legge n. 214 del 2011 e non dalla cessazione del rapporto di lavoro da parte dello stesso.

 
Venerdì 24 Marzo 2017 02:47

Il comunicato dell'Inps per le dipendenti e per le autonome.

L’articolo 1, comma 281, legge 208 del 2015, ha previsto la facoltà per le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2015 avessero maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni (per le gestioni esclusive dell’AGO 34 anni, 11 mesi e 16 giorni) e un’età anagrafica pari o superiore a 57 anni e 3 mesi per le dipendenti e 58 anni e 3 mesi per le autonome, di accedere al trattamento pensionistico a prescindere dalla data di decorrenza.

L’articolo 1, commi 222 e 223, della legge 232 dell’11 dicembre 2016 ha esteso la predetta facoltà anche alle lavoratrici che entro il 31 dicembre 2015, non abbiano maturato il prescritto requisito anagrafico solo per effetto degli incrementi della speranza di vita.

Con il Messaggio 1182 del 15 marzo 2017 si precisa che le lavoratrici in argomento, possono presentare in qualsiasi momento, anche successiva all’apertura della c.d. finestra mobile, la domanda di pensione di anzianità, fermo restando il regime delle decorrenze previsto nelle diverse Gestioni previdenziali, nonché l’obbligo di cessazione del rapporto di lavoro dipendente per il conseguimento del predetto trattamento pensionistico. Fonte : www.ilquotidianodellapa.it

 
Martedì 21 Marzo 2017 00:33

Università di Chieti/Pescara G. D’Annunzio - interdizione pubblici uffici del Rettore e  Direttore Generale – sospensione dal lavoro per De Carolis Goffredo.

Le Segreterie Nazionali delle Federazioni Sindacali di FLC CGIL, UILScuola RUA e CSA Università della FGU Gilda Unams, in una nota inviata il 20 marzo 2017 alla Ministra del MIUR  On. Valeria  Fedeli, chiedono un suo autorevole intervento ed un incontro urgente in relazione al susseguirsi degli eventi accaduti negli ultimi giorni e nelle ultime settimane, riguardo al provvedimento amministrativo con la sospensione di tre mesi dal lavoro, con la privazione dello stipendio emesso nei confronti del dirigente sindacale e senatore di ateneo Goffredo De Carolis; all’interdizione ai pubblici uffici per sei mesi del Rettore e del Direttore Generale, esprimendo la propria preoccupazione per il vuoto amministrativo che potrebbe scaturire  di conseguenza a tali fatti, e che potrebbe causare il blocco dell'erogazione degli emolumenti al personale T.A. con grave nocumento.

Leggi il documento sindacale inviato alla Ministra Fedeli in formato pdf.

 
Venerdì 17 Marzo 2017 15:27

Terminato l'iter di conversione in legge del decreto c.d. Milleproroghe, approvato in via definitiva, riportiamo di seguito alcune novità, riguardanti il panorama universitario, estratte dal Dossier del Servizio Studi della Camera dei Deputati.

 
Sabato 11 Marzo 2017 03:59

Pubblicato sul sito dell’INPS il Bando Pubblico ‘’Progetto Home Care Premium’’ Assistenza Domiciliare anche per l'anno 2017, per i dipendenti e pensionati pubblici, per i loro coniugi, per parenti e affini di primo grado non autosufficienti ed è rivolto a 30.000 persone disabili ovunque residenti. Gli interessati possono proporre domanda con Pin dispositivo individuale direttamente on line.

 
Giovedì 09 Marzo 2017 21:56

Arturo Maullu - Coordinatore Nazionale CSA Università - Dipartimento Università FGU

Il decreto previsto dalla legge di bilancio che sblocca le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, le assunzioni e il riordino della Pubblica Amministrazione, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri ed è ora al vaglio della Corte dei Conti.

Per i contratti pubblici sono già stati stanziati 300 milioni per il 2016, 900 milioni per il 2017 e 1,2 miliardi entro il 2018 per una cifra complessiva intorno ai 2,4 miliardi di euro.

Le risorse che ancora mancano per garantire aumenti medi di 85 euro lordi al mese, così come enunciato nel famoso accordo del novembre scorso, saranno reperite con le prossime manovre finanziarie, insomma i quattrini ancora non sono disponibili.

Considerata l’esiguità delle risorse messe in campo, appare più che evidente che l’ex Comparto Università continuerà ad essere, dal punto di vista stipendiale, il fanalino di coda del pubblico impiego, ricordiamo che per poter recuperare la sola perdita di potere d’acquisto sarebbero necessari aumenti pari a  non meno di 150 euro mensili.

Contiamo molto sull’ipotesi di “armonizzazione stipendiale” a suo tempo formulata dal Ministero della Funzione Pubblica e da noi sempre rivendicata ad ogni rinnovo dei contratti e messa nero su bianco nelle dichiarazioni a verbale allegate ai CCNL.

Inoltre, per quanto concerne la parte normativa, va sottolineato che non si è concluso l’iter di revisione del Testo Unico nel quale sono ancora presenti alcune ambiguità, una su tutte, su quale sia la reale sfera riservata alla contrattazione.

Per ultimo, ma non per ordine d’importanza, come da noi sempre sostenuto durante tutte le trattative per i rinnovi dei CCNL, a partire da quello 1998/2001 che istituì le categorie in sostituzione della qualifica funzionale, dovrà essere completamente rivisto l’attuale ed ormai vetusto ordinamento professionale in quanto non è funzionale alle esigenze della P.A. e costituisce un limite alla crescita professionale e di carriera dei dipendenti che nel tempo sono ormai quasi tutti intruppati nelle posizioni apicali interne alle categorie stesse.

Certo, un governo dilaniato da lotte intestine ai partiti che lo compongono è sicuramente distratto o comunque non sufficientemente  attento a queste problematiche, tant’è che nella sostanza delle relazioni sindacali e dell’offerta economica si è fatto abbondantemente superare persino dai datori di lavoro privati che pure non navigano di certo in buone acque visto il perseverare della crisi.

Il segnale politico chiaro già inviato nel referendum dello scorso 4 dicembre dalla maggioranza degli elettori dovrebbe far riflettere chi è nella stanza dei bottoni, noi nel nostro piccolo continueremo a vigilare e informarvi sull’evolversi della situazione per la quale non siamo particolarmente ottimisti.

Roma 09.03.2017

Il Coordinatore Nazionale - Arturo Maullu

CSA Università  - Dipartimento Università FGU Gilda Unams

 
Mercoledì 08 Marzo 2017 21:46

Il Coordinatore Generale Nazionale - Arturo Maullu

in merito alla vicenda deplorevole in cui è stato coinvolto suo malgrado, dai vertici amministrativi dell’università di Chieti-Pescara, il ns dirigente sindacale nonchè senatore di ateneo in rappresentanza del personale TA  Goffredo De Carolis, è stata inviata in pari data a firma del Coordinatore Generale Arturo Maullu, alla Ministra del MIUR, al Presidente della CRUI ed al Presidente del CODAU una ulteriore nota via PEC, riferita agli ultimi sviluppi di cui è vittima il De Carolis che continua ad essere vessato con intimidazioni e persecuzioni, sfociate in procedimenti disciplinari di cui ultimo con la sospensione di tre mesi dal lavoro.
Fermo restando che si sta provvedendo alla impugnazione dei provvedimenti nelle sedi competenti in quanto assurdi ed illegittimi, esprimiamo tutti noi con forza al collega Goffredo in questo momento di grave difficoltà il nostro sostegno morale e la ns solidarietà. Coraggio Goffredo, siamo tutti con te!

Di seguito i testi delle due note inviate in data 08/03/2017 e  24/01/2017 agli Organismi Istituzionali Nazionali

 
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