
L’Inps, con la circolare n.128/2016 chiarisce che anche i padri lavoratori autonomi possono fruire dell’indennità di paternità in caso di madre lavoratrice dipendente o autonoma. Con la presente circolare infatti, si forniscono istruzioni in merito alle novità legislative in argomento; per quanto non modificato, rimangono salve le istruzioni operative fornite nel tempo sugli argomenti trattati (tra le altre, quelle di cui alla circolare Inps n. 136 del 26 luglio 2002).
Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 28 giugno 2016 il decreto legislativo n.116 del 20 giugno 2016, in materia di licenziamento disciplinare. Il Decreto, composto da 3 articoli, disciplina l'iter procedurale di licenziamento disciplinare per i ''furbetti del cartellino''. Il provvedimento entrerà in vigore da 13 luglio 2016.
Arturo Maullu - segretario generale CSA della Cisal Università.

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 11868 della sezione Lavoro depositata in data 09 giugno us, afferma che il licenziamento del personale del pubblico impiego non è disciplinato dalla “legge Fornero”, bensì dall'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Così recita la sentenza: «Non si estendono ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni», sino ad un «intervento normativo di armonizzazione», le modifiche apportate all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori dalla legge 92/2012, la cosiddetta riforma Fornero, «con la conseguenza che la tutela da riconoscere a detti dipendenti in caso di licenziamento illegittimo resta quella assicurata dalla previgente formulazione della norma». - Leggi tutto l'articolo tratto da: ilsole24Ore.com
Per i dipendenti statali è esclusa l’erogazione dell’indennità giornaliera per inabilità temporanea da parte dell’INAIL. Ciò in quanto gli stessi, nel periodo in cui si astengono dal lavoro a causa dell’infortunio subito, percepiscono per intero la normale retribuzione da parte del datore di lavoro. Lo afferma la Corte di Cassazione nella sentenza n. 11737/16, depositata l’8 giugno 2016. Fonte: dirittoegiustizia.it
L’approccio errato del Governo ai problemi previdenziali, nelle proposte più recenti sulla flessibilità, carica i pensionati di una doppia penalizzazione. Addirittura tripla per quelli già vittime del calcolo contributivo.
Roma, 9 giugno 2016 – “L’ipotesi prospettata dal Governo - se vuoi accedere anticipatamente alla pensione, devi pagare - non presenta solo caratteristiche di indebitamento forzoso, ma sembra assumere anche una vaga connotazione di ricatto”. E’ quanto afferma Francesco Cavallaro, Segretario Generale CISAL, in merito alla proposta di flessibilità in uscita in deroga alle norme della legge Monti/Fornero oggi in discussione.I principi sanciti dalla Sezione Lavoro nella sentenza n. 10842 del 25.5.2016.
Oggi si parla tanto di furbetti del cartellino, pratica ormai consolidata da tempo che non ha mancato di impegnare anche la Corte di Cassazione, da ultimo con la sentenza del 25.5.2016 n. 10842. La vicenda esaminata dalla Corte riguarda il licenziamento per giusta causa intimato nel 2008 da Poste Italiane ad un suo dipendente per aver autorizzato un proprio collega a timbrare il suo badge identificativo al fine di far risultare l'entrata in ufficio alle ore 11.35 ed essersi, invece, effettivamente presentato in ufficio alle ore 12.25.
