A cura del dott. Damiano Curcio*
Come al solito, a pagare sono sempre i soliti noti. Dal 1° settembre scatterà il contributo sul fondo di solidarietà residuale per i lavorato ri non coperti dalla cig (valida per le imprese con oltre 15 dipendenti). Il nuovo contributo è dello 0,50% della retribuzione lorda ( di cui 1/3 a carico del lavoratore) e partirà dal questo mese con il calcolo degli arretrati a partire da gennaio u.s. . L’Inps ha precisato che l’art. 3 della legge 28 giugno 2012, n. 92 (governo Monti) “… ha la finalità di assicurare ai lavoratori dipendenti da imprese che operano in quei settori non coperti dalla normativa in materia d’integrazione salariale una tutela in costanza di rapporto di lavoro nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per cause previste dalla normativa in materia di integrazione salariale ordinaria o straordinaria”.
Una decisione inaccettabile che non può essere giustificata con la solita mancanza di risorse. I soldi per il rinnovo del contratto del pubblico impiego devono essere reperiti o sarà scontro aperto''. E' la posizione di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Cgu-Cisal, sul blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti fino al 2015 annunciato dal ministro Madia. '' Il contributo di solidarietà non servirà a placare gli animi, ma soltanto – avverte Di Meglio – ad alimentare una guerra tra poveri. I dipendenti pubblici attendono da quattro anni il rinnovo di un contratto che non è possibile rinviare ancora perchè gli stipendi non reggono più il passo con l'aumento vertiginoso del costo della vita. Se il Governo non cambierà strada – conclude Di Meglio – stia pur certo che troverà nei sindacati un fronte compatto di lotta”.'' Fonte Cgu-cisal.it
Roma. ''Attendiamo di prendere visione dei documenti prodotti nella riunione odierna del Consiglio dei Ministri, ma dalla lettura dell'ordine del giorno sul sito della Presidenza del Consiglio, non sembra che vi siano elementi significativi di risposta ai drammatici dati sulla recessione che sta colpendo pesantemente il Paese''. Lo ha dichiarato Francesco Cavallaro, Segretario Generale CISAL sottolineando che ''sarebbe ora che il Governo, oltre che con il web, si 'connettesse' finalmente alla difficile realta' che vivono i lavoratori, i pensionati, le aziende''. Per Cavallaro ''con i consumi che continuano ad arretrare, se non si provvede immediatamente a restituire alle famiglie un adeguato potere di acquisto, intervenendo sulla leva fiscale, il Paese non avra' la possibilita' di ripartire, anche se avra' autostrade e strade ferrate nuove di zecca''.Fonte - www.asca.it
A cura di Arturo Maullu*
Il governo Renzi, a sentire le dichiarazioni del ministero del Tesoro pare stia ipotizzando un ulteriore blocco biennale dei contratti del pubblico impiego oltre a probabili interventi su sanità e pensioni se la cosidetta spending review non riuscirà a centrare i suoi obiettivi. In pratica con questa ulteriore “revisione della spesa” il governo punta ad incassare circa altri 16 miliardi nel 2015. La legge di Stabilità, entro metà ottobre dovrà essere presentata in Parlamento e c’è il serio rischio che pur di fare cassa il governo possa operare delle scelte politiche molto pesanti che andranno a colpire i soliti noti e sempre più tartassati dipendenti pubblici.Accolte le proposte del CUN sulla revisione delle procedure finalizzate all'attribuzione dell'abilitazione scientifica nazionale (art. 16 della Legge 30 dicembre 2010, n. 240 e D.M. 7 giugno 2012 n.76)
Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2014, n.190, supplemento ordinario n.70, la legge 11 agosto 2014, n.114, di conversione con modificazioni del d.l. 24 giugno 2014, n. 90, con entrata in vigore dal 19 agosto. L'art. 14 contiene le nuove disposizioni di legge in materia di ASN
CUN adunanza del 9/4/2014 Proposte procedure Asn
Tratto da ilmessaggero.it ‘’Una delle ipotesi sulla quale, con molta prudenza, si sta lavorando e che sta già suscitando diffuso malumore nel Pd, è quella di prorogare per altri due anni il blocco delle retribuzioni del pubblico impiego. Dal 2010, ormai, 3,3 milioni di lavoratori dello Stato si vedono negare da governi di vario colore il rinnovo contrattuale: una misura che è stata confermata dall’ultima legge di Stabilità fino alla fine del 2014. Per l’indennità di vacanza contrattuale, invece, è previsto uno stop ai valori del 2012 fino al 2017. La stretta sugli stipendi degli statali ha permesso di risparmiare, tra il 2010 e il 2014, qualcosa come 11,5 miliardi di euro. Il nuovo blocco della contrattazione inserito dal governo Letta nella manovra finanziaria ha permesso ulteriori risparmi per altri 5 miliardi di euro, grazie non solo al congelamento delle retribuzioni, ma anche al blocco del turn over fino al 2018.’’ Leggi tutto l’articolo
Una beffa di Stato che denota una mancanza di serietà intollerabile da parte delle istituzioni". Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, commenta la cancellazione da parte del Governo dell´articolo riguardante Quota 96 contenuto nel decreto sulla Pubblica Amministrazione. "Dopo due anni di calvario, 4000 insegnanti assistono impotenti per la seconda volta allo scippo della pensione maturata legittimamente e tutto ciò avviene perché viviamo in un Paese dove la politica è fatta soltanto di annunci. La copertura economica per risolvere la questione, e sanare un´autentica ingiustizia, ammonterebbe a 45 milioni di euro: una somma che il Governo potrebbe recuperare razionalizzando capitoli di spesa come quello relativo alla gestione del sistema informatico del Miur, per il quale si spendono 30 milioni annui con risultati pessimi, come dimostrano i numerosi problemi sorti durante le operazioni di mobilità". Fonte cgu-cisal.it