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Venerdì 13 Giugno 2014 00:04

In relazione alla proposta di riforma della PA avviata dal Governo Renzi, nel corso dell’incontro tenutosi in data odierna con il Ministro Madia, hanno trovato conferma alcune anticipazioni diffuse nei gironi scorsi. In particolare l’ipotesi di riavviare il rinnovo dei Contratti del Pubblico Impiego almeno a partire dal 2015 resta ancora estremamente vaga; sul punto abbiamo ribadito che non verrà avviato alcun negoziato limitato solo agli aspetti giuridici, essendo ormai imprescindibile che si arrivi ad un incremento degli stipendi, fermi dal 2009 e fortemente erosi dall’inflazione. Abbiamo altresì riaffermato che la misura degli “80 euro” non può in alcun modo essere considerata un “risarcimento” al mancato rinnovo, trattandosi di un provvedimento fiscale che non ha riguardato in modo specifico solo il pubblico impiego, senza considerare che, come è noto, di esso hanno beneficiato solo alcune fasce di dipendenti in base al reddito; in sostanza: il diritto al rinnovo del contratto di lavoro non può essere confuso con una misura di natura fiscale come di fatto è stata quella sugli 80 euro!

 
Mercoledì 11 Giugno 2014 16:18

Giovedì 12 giugno alle 10.30 la Cgu-Cisal e le altre Organizzazioni Sindacali incontreranno il ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Marianna Madia, che illustrerà gli interventi di riforma della PA.

 
Lunedì 09 Giugno 2014 21:29

A cura della dott.ssa Elena Quadri*

L’esclusivo segmento formativo post-universitario del dottorato di ricerca, rappresenta il livello più elevato dell’istruzione universitaria e, mentre nei paesi avanzati è stato sempre contraddistinto da una forte espansione e un enorme aumento della sua domanda/offerta, nel nostro paese, storicamente, è stato caratterizzato da una grave arretratezza e un titolo valutabile solo a livello accademico. Infatti, ciò che ha contribuito maggiormente alla scarsa efficacia del dottorato, è stato l’inesistente collegamento con le altre istituzioni di ricerca, pubbliche/private, ed il mondo delle imprese; solo negli ultimi anni, si sta assistendo ad una lenta inversione di marcia, che sta portando ad una nuova considerazione e una diversa spendibilità del titolo.

Questo è stato anche frutto di rinnovamenti legislativi dell’intero sistema del dottorato in Italia, di fine anni ’90. La Legge 210/1998 sul reclutamento di ricercatori e professori universitari di ruolo, il DM 224/1999 con cui si da vita alle collaborazioni con soggetti pubblici/privati, italiani/stranieri, affinché i dottorandi possano svolgere esperienze lavorative, il DM 45/2013, con cui l’ANVUR ha fornito un “Regolamento recante modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e criteri per l’istituzione dei corsi di dottorato da parte degli enti accreditati”, ne sono esempi.

 
Sabato 07 Giugno 2014 16:04

La Cassazione, VI Sez. Penale, con sentenza nr. 23352 dello scorso 4 giugno 2014 ha stabilito che commette il reato di peculato d’uso il dipendente pubblico che, durante l’orario di lavoro, utilizzando il computer d’ufficio, si connette a siti hot a pagamento, anche se tale condotta è sporadica e occasionale e, non arreca alla Pubblica Amministrazione un danno di rilevante entità. Fonte lavoroediritti.com

 
Sabato 07 Giugno 2014 15:10

Così deciso dalla Corte di Cassazione, sezione Lavoro, con la sentenza n. 11391, pubblicata il 22 maggio 2014. In tema di sospensione cautelare dal servizio in pendenza di procedimento penale a carico del lavoratore, il principio secondo il quale quanto corrisposto a titolo d'indennità al lavoratore nel periodo della suddetta sospensione deve essere conguagliato con quanto dovuto se questi fosse restato in servizio, trova applicazione non solo nel caso di proscioglimento in sede penale con formula piena, ma anche nel caso in cui la durata della sospensione cautelare ecceda quella della sanzione della sospensione irrogata a conclusione del procedimento disciplinare riattivato a seguito della sentenza penale di proscioglimento, ma con formula diversa da quella "piena", in quanto altrimenti la perdita della retribuzione dovuta non sarebbe giustificata e finirebbe per gravare il lavoratore prosciolto di una vera e propria sanzione disciplinare aggiuntiva per fatto unilaterale del datore di lavoro. Fonte dirittoegiustizia.it

 
Mercoledì 28 Maggio 2014 14:56

Gent. Collega,

 

vogliamo informarti in premessa ed in estrema sintesi, che siamo da sempre un sindacato rappresentativo, uno dei cinque del Comparto Università e come Confederazione – di cui  facciamo parte costituente la CGU-CISAL, siamo la quarta forza nel P.I. a livello nazionale. Una tematica attuale in cui ci sentiamo particolarmente coinvolti, riguarda il benessere di chi quotidianamente si impegna sul posto di lavoro, che dati alla mano, interessa in modo negativo una platea di sempre maggior numero di lavoratori. La ns Federazione, all'interno della propria struttura organizzativa ha ritenuto reagire costituendo dei settori di competenza, tra cui quello denominato: PARI OPPORTUNITA’, MOBBING E CUG del CSA - CISAL UNIVERSITA (visionabili sul sito nazionale) con l’impegno di mettersi a disposizione di chi lo richiede, al fine di dargli risposte compiute in un momento di forte crisi economica e contrazione occupazionale, pertanto abbiamo preso l’impegno di voler sostenere ogni singolo lavoratore con il SETTORE PARI OPPORTUNITA’, MOBBING E CUG del CSA - CISAL UNIVERSITA’. Nell’ambito di una prima indagine conoscitiva il Settore delle Pari Opportunità, Mobbing e Cug - CSA della Cisal Università si è rivolto ai vostri segretari d’ateneo, ma ora si  rivolge al personale interessato potendo il Settore intervenire su formale segnalazione, in questi termini:

 
Mercoledì 21 Maggio 2014 22:45

Con le recenti misure adottate dall’attuale esecutivo e, più in particolare, con l’emanazione  dell’articolo 1 del  D.L. 24 aprile 2014, n. 66, è stata prevista una riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati, che è più nota agli Italiani come beneficio degli 80,00 euro.

L’Agenzia delle Entrate con circolare n.8/E del 28 aprile 2014(Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti), n. 48/E del 7 maggio 2014 (Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti) e n.9/E del 14 maggio 2014 (Direzione Centrale Normativa-Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti) ha emanato norme chiarificatrici circa le modalità di calcolo, di attribuzione ed eventuale futuro recupero del beneficio in questione.

 
Mercoledì 21 Maggio 2014 19:53

Permessi e distacchi sindacali per la Dirigenza Medica e Sanitaria: le nuove regole del CCNQ pubblicate in Gazzetta Ufficiale

Passa da 37 minuti a 52 minuti il monte ore di permessi aziendali per ogni Dirigente medico a tempo indeterminato e a 60 minuti per ogni Dirigente sanitario a tempo indeterminato. Per l’anno in corso vale il pro rata, ovvero 37 minuti fino al 4 maggio e 52 minuti dal 5 maggio in poi, con una media di 47 minuti per i dirigenti medici; mentre per i dirigenti sanitari si passa dai 37 minuti fino al 4 maggio a 60 minuti dal 5 maggio con una media di 52 minuti. Dal 2015 la disponibilità di 52 minuti (per i medici) e 60 minuti (per i dirigenti sanitari) sarà piena. Sono queste alcune delle novità su permessi e distacchi sindacali per la dirigenza, previste dal nuovo Contratto nazionale quadro 2013-2015 sottoscritto all’Aran il 5 maggio scorso e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 112 del 16 maggio.

 
Sabato 17 Maggio 2014 18:02

Colpo di scena sul bonus da 80 euro promesso dal governo Renzi: una circolare dell’Agenzia delle Entrate allarga, a sorpresa, la platea anche a disoccupati, cassintegrati e lavoratori in mobilità. Insomma, anche agli attuali percettori di Aspi – la nuova indennità di disoccupazione destinata a chi si sia trovato senza lavoro dopo la riforma Fornero – sarà destinato lo sgravio fiscale come annunciato dal premier. Un colpo elettorale davvero grosso a soli dieci giorni dal voto, dunque, che va ad allargare la già folta platea di coloro che percepiranno gli 80 euro al mese garantiti dal governo, nonostante le perplessità espresse dall’elaborazione dei ragionieri del Senato. Anzi, a dare manforte all’iniziativa del governo, è arrivata la circolare delle Entrate, che ha ampliato inaspettatamente i destinatari dell’acconto in busta paga. Fonte CGU-CISAL

 

 
Sabato 17 Maggio 2014 17:51

 

A decorrere dal mese corrente, il Governo erogherà 80 euro mensili a 10 milioni di lavoratori che hanno retribuzioni mensili al di sotto di 1500 euro al mese. Se non si vuole ritenere questa iniziativa una mossa meramente elettorale, la corretta chiave di lettura che ne deriva e che ci trova completamente d'accordo è chiara: le retribuzioni della quasi totalità dei lavoratori dipendenti italiani, sono insufficienti a garantire standard di vita adeguati. Tanto più ove si considerino i pensionati, gli incapienti e le partite IVA, oggi esclusi dal beneficio, ma per espresso impegno del Governo da recuperare con la prossima legge di stabilità, in quanto ben al di sotto dei 1500 euro di reddito. A fronte di una tale sconcertante realtà, confermata dal continuo crollo dei consumi, assistiamo ai soliti equilibrismi politici e alle solite elucubrazioni dialettiche nel tentativo di discarico di responsabilità!

 
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