COMUNICATO INCONTRO MUR 30 aprile 2021
Il 30 aprile su richiesta unitaria delle OO.SS., si è svolto un incontro con la Ministra dell’Università e della Ricerca avente per oggetto l’atto d’indirizzo integrativo per l’avvio delle trattative sul rinnovo del CCNL 2019-2021 del settore Università nell’ambito del contratto Istruzione e Ricerca...
In particolare, pur senza entrare troppo nel merito, si è discusso; della revisione dell’ordinamento professionale, della necessità di recuperare il gap stipendiale con la parte restante del pubblico impiego, di rivedere le modalità di accesso alle PEO, rivedere ed estendere le materie di competenza della contrattazione di secondo livello regolamentando anche lo Smart Working, eliminazione dei limiti di utilizzo dei Fondi del salario accessorio, formazione continua sulla falsa riga di quanto già in essere in altri comparti (vedasi sanità), estensione e potenziamento del welfare aziendale, recupero al tabellare dell’indennità di ateneo.
Il nuovo ordinamento professionale dovrà dare risposte a problemi irrisolti da decenni quali, quello relativo ai lettori e collaboratori ed esperti linguistici con l’istituzione di uno specifico profilo professionale e dovrà altresì ricomprendere anche il personale operante presso le AOU, per questo ultimo si è chiesto alla ministra di attivarsi con il Ministero della Salute per l’emanazione di un decreto interministeriale, così come previsto dal decreto legislativo 517/99 dopo il quadriennio di sperimentazione .
Su queste tematiche c’è una piattaforma comune già presentata in sede di commissione ex art.44 del CCNL 19.04.2018, i suddetti argomenti sono stati rappresentati in modo unitario dalla FGU con le OO.SS. CISL e SNALS, ma c’è la volontà da parte di tutti noi di ricercare soluzioni comuni tra tutte le altre OO.SS. nell’ambito delle trattative che si presume inizieranno a breve in sede ARAN, visto che anche negli interventi dei colleghi delle altre OO.SS. non ci sono differenze incolmabili.
Nella sua replica la ministra ha riconosciuto che c’è la necessità di reperire maggiori risorse da destinare al rinnovo del CCNL per il personale del settore Università, di eliminare i lacciuoli normativi che attualmente limitano l’utilizzo dei fondi accessori, che l’ordinamento professionale necessita di una profonda rivisitazione e che ci sia l’inderogabile necessità di trovare soluzione all’annoso problema del personale universitario in assistenza. In merito a ciò ha annunciato che è già in corso una interlocuzione con il Ministero della Salute.
Ha altresì assunto l’impegno di dare l’avvio ad un serrato confronto con le OO.SS. in sede ministeriale su tavoli tecnici monotematici che proseguiranno anche nei prossimi giorni, al fine di poter procedere in tempi rapidi all’emanazione dell’atto di indirizzo propedeutico all’avvio ufficiale delle trattative in sede Aran.
Sarà nostra cura tenervi informati sull’esito dei lavori in sede ministeriale.
Il Coordinatore Generale Nazionale
FGU GILDA Università
Arturo Maullu
''Approvata in Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro Brunetta per la Pubblica Amministrazione''
Si torna alla normalità: addio alla soglia minima del 50% per lo smart working nella Pubblica amministrazione. Fino alla definizione della disciplina del lavoro agile nei contratti collettivi del pubblico impiego, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, le amministrazioni pubbliche potranno continuare a ricorrere alle modalità semplificate relative al lavoro agile, ma sono liberate da ogni rigidità.
È la novità del decreto legge “proroghe” approvata oggi in Consiglio dei ministri su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione.
A regime, dall’inizio del 2022, la norma conferma l'obbligo per le amministrazioni di adottare i Pola (Piani organizzativi del lavoro agile) entro il 31 gennaio di ogni anno, riducendo però dal 60% al 15%, per le attività che possono essere svolte in modalità agile, la quota minima dei dipendenti che potrà avvalersi dello smart working.
Tratto da: www.funzionepubblica.gov.it
Per il rinnovo dei Contratti di Lavoro dei Dipendenti Pubblici triennio 2019-2021, nei prossimi giorni le Organizzazioni Sindacali verranno convocate dall’ARAN al tavolo negoziale. Si riporta il link dell'Atto di indirizzo quadro: atto di indirizzo quadro rinnovi contrattulali per il triennio 2019-2021
Documenti FGU Unversità correlati: Chiarimenti FGU Università sull'Ipotesi atto di indirizzo della Funzione Pubblica sui rinnovi contrattuali per il personale della P.A. triennio 2019-2021
DL n.52 del 22 aprile 2021 Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 96 del 22 aprile 2021
Il decreto prevede la proroga fino al 31 luglio dello stato d’emergenza connesso all’emergenza sanitaria in atto, già deliberato il 31 gennaio 2020. La proroga è stata decisa su proposta della Protezione civile e su indicazione del Cts che ritiene esistano le condizioni per il mantenimento delle misure contenitive e precauzionali adottate con la normativa emergenziale.
Il Ministero della Salute, con la circolare n.15127 del 12 aprile 2021 fornisce indicazioni procedurali per la riammissione in servizio dei lavoratori dopo assenza per malattia Covid-19 correlata, e la certificazione che il lavoratore deve produrre al datore di lavoro ed è passibile di ulteriori aggiornamenti che terranno conto dell’evolversi del quadro epidemiologico, delle conoscenze scientifiche e del quadro normativo nazionale.
Si legge nella circolare quanto segue:
Alla luce della normativa vigente a livello nazionale e del “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro” siglato in data 6 aprile 2021, le fattispecie che potrebbero configurarsi sono quelle di seguito indicate.
Il Ministero dell'Università e della Ricerca, con il DM n. 289 del 25 marzo 2021 ha fornito le linee generali di indirizzo della programmazione triennale del sistema universitario per il triennio 2021-2023 e indicatori per la valutazione periodica dei risultati.
L’atto normativo e i documenti allegati vedi: risposte a domande frequenti (VQR 2015.2019) - aggiornamento 12 aprile 2021 - li potete trovare sul sito del MUR a questo link: https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-289-del-25-03-2021
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze con la circolare n. 26 del 14 dicembre 2020 aveva fornito indicazioni volte ad orientare gli enti ed organismi pubblici da esso vigilati nella predisposizione del bilancio di previsione 2021 ma ha inteso fornire ulteriori chiarimenti con la circolare n. 11 del 9 aprile 2021, in riferimento al trattamento economico e accessorio del personale, in particolare riguardo all'osservanza delle istruzioni da parte degli Enti e Organismi pubblici che rientrano nell’ambito applicativo dell’art.1, c.2) del Dlgs. n.165/2001 e di quanto previsto dal c. 870 dell’art. 1 Legge di Bilancio, specificatamente riferito ai risparmi derivanti dalle risorse destinate a remunerare le prestazioni di lavoro straordinario e quelli derivanti dai buoni pasto NON erogati nel 2020.
L'ipotesi di atto d'indirizzo prodotto dalla Funzione Pubblica (in formato.pdf ) altro non è se non delle linee guida, di massima, nell'ambito del quale i comitati di settore dei vari comparti dovranno attenersi nelle trattative per i rinnovi dei CCNL.
Per quanto ci riguarda possiamo dire che in buona parte, almeno nelle intenzioni, tranne alcuni aspetti inerenti la "premialità", sempre molto cara a Brunetta, ricalca, per quanto riguarda l'Ordinamento Professionale, il documento sottoscritto da noi con altre due sigle sindacali ma non dalla CGIL e dallla UIL e presentato in ARAN sul tavolo tecnico.
Per quanto riguarda invece la Formazione, l'ipotesi va nella direzione che noi indichiamo da sempre, cioè che debba essere continua ed estesa a tutti i lavoratori, così com'è nel comparto sanità. Trattandosi di un documento di sintesi, esso non affronta il problema che ci sta più a cuore che è di competenza confederale e che anche la CGS chiede si debba rivedere, cioè il meccanismo di finanziamento dei CCNL che non può essere uguale in percentuale per tutti, così come già indicato nel comunicato dei giorni scorsi dalla nostra Confederazione.
Il timore è che le ragioni della politica prevalgano sull'interesse dei lavoratori ad avere un contratto decoroso, per cui non è da escludere, considerato che è un CCNL in scadenza nell'anno corrente, che il tutto subisca una brusca accelerata e magari, i soliti noti si affrettino a sottoscrivere un contratto pur che sia così come già accaduto negli ultimi 20 anni.
Al momento, da quando si è insediato il nuovo governo non c'è stata ancora nessuna convocazione ufficiale da parte dell'ARAN né dei tavoli tecnici né alcuna ipotesi di proposta da parte del comitato di settore della nostra specifica sezione di contrattazione.
Le riunioni "carbonare" o ''all'amatriciana'' come quella organizzata in casa Brunetta insieme ai soliti commensali, non possono sostituirsi ai tavoli contrattuali stabiliti per legge. dove anche noi saremo presenti e sui quali vi terremo costantemente informati, come sempre.
Arturo Maullu
Coordinatore Generale
FGU Dipartimento Università
Nel Patto per l’Innovazione del lavoro pubblico anche la Previdenza Complementare con il Fondo Perseo/Sirio con il silenzio ha senso..,oppure assenso ?..
Per la Triplice sindacale pari sono
La fase successiva agli incontri carbonari e “culinari” cui partecipano i vertici di CGIL, CISL e UIL, lasciano sempre degli strascichi, spesso in danno dei lavoratori e questo che citiamo purtroppo ne è l’ultimo esempio.
In siffatto caso, l’ultima cena di Brunetta in persona con a tavola Cgil, Cisl e Uil, ha visto la Triplice rilanciare sul fronte della previdenza complementare l’idea che essa debba essere non una libera scelta ma un obbligo, per chi tace, quindi, secondo loro, acconsente.
Certo, i dati piuttosto desolanti sulle adesioni ai fondi complementari e l’introduzione del “secondo pilastro”, fanno capire che su questa materia gli italiani sono, a ragione, diffidenti e poco propensi ad affidare le sorti della loro pensione a ‘’congreghe sindacali’’ che poi gestirebbero, anche se per interposta persona, i Fondi stessi, per cui viene spontanea la domanda..
‘’cui prodest’’ ?
Su questa materia da tempo immemore abbiamo scritto e detto di tutto e di più, ma visto la piega che sta prendendo la vicenda dopo il recente “patto per l’innovazione del lavoro pubblico” e successive “cene di lavoro”, confermiamo il nostro netto disaccordo sul metodo, poi nel merito siamo anche disponibili a discuterne argomentando il perché del nostro NO!
Sembrerebbe, comunque, che tutti gli errori che hanno commesso in passato (la Triplice sindacale) non abbia loro insegnato nulla, per cui dalla volontarietà ad aderire si stà ora “scivolando” sul silenzio assenso, che, ovviamente, ci trova completamente in disaccordo in quanto riteniamo che su una materia così delicata ci debba essere il massimo dell’informazione, in modo da consentire ai lavoratori ed alle lavoratrici una scelta ponderata.
Rispetto all’accordo che ci sottoposero quando ancora ci chiamavamo CSA della CISAL Università, non è cambiato nulla o quasi, a quel tempo fummo gli unici a non firmarlo e rileggendolo oggi faremmo altrettanto, visto come sono andate poi le cose nei fondi singoli Perseo e Sirio poi successivamente unificati e ‘’governati’’ dalla Triplice.
A breve, per chi volesse saperne di più, sempre nel nostro sito web nazionale sarà pubblicato un documento tecnico a cura del responsabile sulla previdenza dell’Ufficio Studi del Dipartimento Università della FGU, chi fosse interessato potrà anche porre dei quesiti specifici cui risponderà il nostro consulente nazionale il dott. Damiano Curcio.
25 marzo 2021
Il Coordinatore Generale Nazionale
FGU - Dipartimento Università
Arturo Maullu