La stampa pugliese ha pubblicato nei giorni scorsi un articolo riguardante un caso che il coordinatore nazionale della FGU GILDA Unams - Dipartimento Università, Michele Poliseno stà seguendo presso l’ateneo di Lecce e che si riferisce a due dipendenti della università salentina, che sono state sottoposte a procedimento disciplinare. Per la descrizione dei fatti si rimanda la lettura su leccenews24.it, di sabato us. ed anche alla pagina del giornale di Puglia
Il licenziamento è l’atto con cui il datore di lavoro esplicita la sua volontà a risolvere il contratto di lavoro con il dipendente, prescindendo dalla volontà del dipendente stesso. Tale recesso che non è un atto univoco dal rapporto di lavoro, si diversifica tra licenziamento per giusta causa e licenziamento per giustificato motivo. Per avere maggiore cognizione, sul sito di www.lavoroediritti.com è pubblicato un articolo con relativa guida che nel dettaglio tratta in modo esaustivo l'argomento.

"La regionalizzazione rischia di aprire ancora di più la strada ai soggetti privati, interessati a investire nel settore dell'istruzione, e di moltiplicare i centri di costo, provocando quindi un aumento della spesa pubblica, come dimostra l'esperienza della sanità". È quanto ha detto il Coordinatore Nazionale della FGU GILDA Unams, Rino Di Meglio in una sua propria nota del 29 marzo us lanciando l'allarme sull'assenza di volontà politica che non permette l'apertura della trattativa con i sindacati: "Il contratto nazionale è scaduto e non ci sono risorse finanziarie per rinnovarlo, ma l'aspetto ancora più grave è che da parte del Governo manca del tutto l'intenzione di sedersi intorno a un tavolo con i rappresentanti dei lavoratori per confrontarsi e trovare insieme soluzioni". "Nel Paese serpeggia una forte preoccupazione per la tenuta della democrazia e il ruolo dei sindacati è in pericolo.’'
Le OO.SS. FGU GILDA Unams – FLC Cgil- Cisl Fsur – Uil Scuola Rua - Snals Confsal hanno inviato il 29.03 us, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - DFP, al Ministrero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Miur ed alla Commissioine di Garanzia sul diritto di sciopero nei servizi pubblici, una nota di proclamazione dello stato di agitazione nel comparto Istruzione e Ricerca e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione per rivendicare il rinnovo del CCNL e salvaguardia della sua dimensione nazionale contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e della ricerca. Leggi il documento .pdf
Il 29 marzo us. presso l’aula JENNER ubicata al 3° piano del Pad. Torre Biologica dell’AOU Policlinico ‘’G.Martino’’, si è svolto il primo congresso straordinario della FGU Gilda Unams - Dipartimento Università di Messina. Ha aperto i lavori congressuali in qualità di Presidente, il coordinatore nazionale Giuseppe D'Anna, presenti anche i Coordinatori Nazionali, Michele Poliseno e Giuseppe Polinari. L’assemblea degli iscritti, unanimemente e per acclamazione ha eletto Paolo Todaro, nuovo coordinatore di ateneo. I nuovi quadri dirigenti del neo Consiglio di ateneo eletto, risultano composti oltre che da Todaro Paolo, dai sigg. Cacia Antonino, Costa Gaetano, Fedele Francesco, Genovese Francesco, Giardina Lorella, Maisano Daniele, e Rizzardo Daniela. Il neo coordinatore generale di ateneo, al termine dell'assemblea congressuale ha aperto in prima seduta il lavori consiliari, dove sono stati nominati per il Coordinamento di Ateneo e il Collegio dei Revisori dei Conti, oltre a Todaro in qualità di coordinatore generale di ateneo, i sigg. Genovese Francesco con delega di Vicario e Maisano Daniele come coordinatore amministrativo e organizzativo; per il Collegio dei Revisori dei Conti i sigg. Costa Gaetano (Presidente), Fedele Francesco e Giardina Lorella (componenti), e Rizzardo Daniela (supplente).
Giungano al neo eletto Paolo Todaro ed a tutta la nuova dirigenza della FGU GILDA - Dipartimento Università dell'ateneo di Messina le più vive congratulazioni, con i migliori auguri di buon lavoro.
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La procedura per l'acquisizione della domanda sarà attiva dalle 12 del 4 aprile alle 12 del 30 aprile 2019.
Prosegue il percorso di tutela e promozione della flessibilità, intrapreso dal legislatore a partire dal Jobs Act, in materia di maternità e conciliazione vita-lavoro. La legge di Bilancio 2019 aggiunge un nuovo tassello alla disciplina del Testo Unico su maternità e paternità (DPR n. 151 del 2001) stabilendo che, a partire dal 2019, la lavoratrice dipendente potrà continuare a lavorare per l’intera durata della gravidanza e rinviare dunque al periodo successivo al parto la fruizione dei 5 mesi di congedo di maternità obbligatoria previsti dalla legge.
L’Agenzia delle Entrate con il principio di diritto n. 6 del 12.02.2019 ha precisato che il divieto di cumulo oltre il limite di otto buoni pasto previsto dalla lettera d) del comma 1 dell’articolo 4 del decreto ministeriale 7 giugno 2017 n. 122, non incide, ai fini IRPEF, sui limiti di esenzione dal reddito di lavoro dipendente – rispettivamente di 5,29 euro e 7 euro giornalieri per i buoni pasto elettronici – previsti dall’articolo 51 comma 2 lett. c) del TUIR. Il datore di lavoro sarà tenuto di conseguenza alla verifica di detti limiti di esenzione rispetto al valore nominale dei buoni erogati,
