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Lunedì 31 Dicembre 2018 18:29

 
Venerdì 14 Dicembre 2018 12:24

Ampliata la tutela del disabile. In mancanza di tutti gli altri familiari legittimati a godere del beneficio, anche il figlio non convivente, ha diritto al congedo straordinario per assistere il genitore gravemente disabile secondo l’ordine di priorità indicato dalla legge (coniuge convivente, padre e la madre, anche adottivi, figli conviventi, fratelli e sorelle conviventi, e da ultimo parenti o affini entro il terzo grado conviventi). 

 
Giovedì 13 Dicembre 2018 15:43

Con la circolare Inps n.117 dell'11.12.2018, l'Istituto Previdenziale chiarisce che, recepito il parere favorevole  del Ministero del Lavoro e tenuto conto delle diverse istanze pervenute sia dalle amministrazioni statali ed enti pubblici, nonchè dalle  organizzazioni sindacali e patronati, è stato differito al 1° gennaio 2020 il termine di decorrenza delle indicazioni fornite con circolare n. 169 del 15 novembre 2017, intitolata “Prescrizione dei contributi pensionistici dovuti alle Gestioni pubbliche.

 
Mercoledì 12 Dicembre 2018 16:38

E' indetto presso l'Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi, un concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di cinquecentoquarantacinque posti di collaboratore professionale sanitario infermiere, categoria D, da assegnare agli enti del Servizio sanitario regionale del Friuli-Venezia Giulia. Scadenza 10 gennaio 2019.

 
Martedì 11 Dicembre 2018 22:53

Rinnovo dei rappresentanti del personale T.A. nel Senato Accademico c/o l’Università di Bari Aldo Moro

triennio 2018/2021

Elezioni del 10 e 11.12.2018

1° ELETTO  MAURIZIO SCALISE CON 360 VOTI

Siamo orgogliosi di constatare, che la serietà, la trasparenza, la coerenza, nonché l’impegno profuso nell’attività sindacale dai ns  dirigenti, sono state premiate ancora una volta in questo 2018, consentendo anche presso l’ateneo  di Bari ‘’Aldo  Moro’’ una vittoria molto significativa e gratificante per tutto il nostro sindacato.

E’ risultato primo eletto nelle elezioni per le rappresentanze del personale T.A. in seno al Senato Accademico, Maurizio Scalise, dirigente sindacale della FGU GILDA - Dipartimento Università  dell’Ateneo di Bari ‘’Aldo Moro’’, grazie al vasto consenso ottenuto, e che di fatto ha ‘’ distaccato ’’ di molti voti i candidati delle altre OO.SS.

Giungano  le ns più sentite congratulazioni a Maurizio Scalise ed a tutto il gruppo dirigente sindacale dell’ateneo di Bari che ha permesso un sì tale successo, con l’augurio al neo eletto di un proficuo cammino in questo nuovo incarico.

Il coordinamento nazionale

Risultati  delle votazioni

1° eletto con 360 voti Maurizio Scalise (FGU GILDA)

2° eletto con 243 voti (Cgil)

3° eletto con 190 voti  (Indipendente)

 

4° non eletto con 164 voti   (Snals)

5° non eletto con 109 voti  (Cisl)

6° non eletto con 38 voti    (Cib/Unicobas)

 
Martedì 04 Dicembre 2018 17:58

Cosa fare in caso di assenza dal lavoro per malattia all’estero?

Lo spiega l’INPS con una guida sulla certificazione di malattia per i lavoratori aventi diritto alla tutela previdenziale che soggiornano temporaneamente fuori dall’Italia.

Di seguito il comunicato INPS del 3 dicembre  us.

In caso di evento verificatosi durante un soggiorno all'estero, chiarisce l’Istituto, i lavoratori conservano il diritto all’indennità di malattia. Per ricevere la prestazione economica è necessaria la certificazione medica contenente tutti i dati ritenuti essenziali dalla normativa italiana (intestazione, dati anagrafici del lavoratore, prognosi, diagnosi di incapacità al lavoro, indirizzo di reperibilità, data di redazione, timbro e firma del medico).

La certificazione deve essere rilasciata nel rispetto della legislazione del paese in cui si trova il lavoratore il quale, anche all’estero, è tenuto a rispettare le fasce orarie di reperibilità per le visite mediche di controllo.

La guida sulla certificazione di malattia all’estero (pdf 282KB) fornisce ai lavoratori tutte le indicazioni, distinguendo tra i casi di:

- malattia insorta in un paese estero appartenente all’Unione Europea;

- malattia insorta in un paese extra UE che abbia stipulato accordi o convenzioni bilaterali di sicurezza sociale con l’Italia;

- malattia insorta in un paese extra UE che non abbia stipulato accordi o convenzioni bilaterali di sicurezza sociale con l’Italia.

La guida, infine, ricorda ai lavoratori cosa fare nel caso in cui intendano recarsi all’estero durante la malattia, per non perdere il diritto alla tutela previdenziale.

guida sulla certificazione di malattia all’estero (pdf 282KB)

 
Martedì 27 Novembre 2018 02:00

COMUNICATO SINDACALE

La Corte Costituzionale sancisce la legittimità della trattenuta del 2,50 % sull’80% della retribuzione dei dipendenti pubblici assunti dopo il 2000

In questi anni pur riconoscendo che al personale assunto dopo il 2000 si applicava una norma vessatoria in busta paga, non essendoci nessuna certezza circa l’esito di una causa legale contro l’INPS ove il giudice del tribunale ne potesse  dichiarare l’illegittimità,   abbiamo invitato tutti i lavoratori e le lavoratrici interessate a presentare sì istanza per interrompere la prescrizione ma al tempo stesso, di non avventurarsi in azioni legali dall’esito incerto,  in attesa del pronunciamento della Consulta.

Altre OO.SS. invece, dando ad intendere ai lavoratori che era un ricorso praticamente vinto,  hanno dato il via a ricorsi a dir poco avventati, e in tal modo con tale campagna, hanno acquisito strumentalmente nuovi iscritti che insieme agli altri che già avevano, hanno dovuto mettere mano al portafoglio e spendere un pò di quattrini.

Sono arrivati al punto di calunniarci, che eravamo noi a sbagliare, visto che non sostenevamo la stessa loro linea adducendo che non facevamo gli interessi dei lavoratori delle università.

Ora stà sia ai dirigenti di queste OO.SS. che ai lavoratori che li hanno voluti seguire in questa avventura, farsi un esame di coscienza e valutare se i comportamenti tenuti da questi sindacati erano entro i limiti dell’onestà non solo intellettuale ed ai lavoratori ricorrenti capire una volta per tutte che bisogna stare attenti ai ‘’pifferai’’ che di magico non hanno nulla se non la capacità di fare quattrini in qualunque occasione a spese dei ‘’creduloni’’ di turno.

Peraltro la sentenza in questione, scaricabile a questo link https://www.lentepubblica.it/wp-content/uploads/2018/11/Sentenza-n.-213-del-22-novembre-2018.pdf non poteva andare in altra direzione, visto che la soluzione individuata a suo tempo dalle stesse Confederazioni Sindacali con l’INPS, ha consentito rinviare e distribuire nel tempo gli oneri di questa operazione, sia per non far affondare nel breve termine i saldi di finanza pubblica e portare ad una drastica riduzione dei flussi di finanziamento delle gestioni delle prestazioni di fine servizio (TFS) amministrate dall'Istituto previdenziale, in danno quindi, sempre dei lavoratori.

La Corte in questa sentenza  afferma quindi che il trattamento di fine servizio (TFS) è diverso dal trattamento di fine rapporto (TFR); per cui il fatto che il dipendente partecipi al suo finanziamento, con il contributo del 2,50% (sull’80% della sua retribuzione), non costituisce una disparità di trattamento rispetto al dipendente che ha diritto al TFR.

Purtroppo, per i lavoratori che mal consigliati da questi sindacati hanno partecipato a  questa avventura è finita male,  ma è finita malissimo per altri ancora. Basti pensare a tutti coloro che avendo avuto una sentenza favorevole in primo grado, si sono visti rimborsare il famoso 2,50% che successivamente non gli è stato più detratto dallo stipendio, ma che ora alla luce della sentenza della Corte Costituzionale dovranno risarcire il tutto all’INPS.

I sindacati avranno il coraggio di porgere le loro scuse a questi lavoratori e questi ultimi, a loro volta saranno capaci di scusarsi con chi gli aveva consigliato prudenza ricevendone magari in cambio la disdetta?  Staremo a vedere…

Roma 27.11.2018

Arturo Maullu 

Coordinatore Generale Nazionale

FGU Dipartimento Università

 
Lunedì 26 Novembre 2018 20:58

Conclusi i lavori del Consiglio Nazionale FGU GILDA UNAMS - Dipartimento Università tenutosi a Montecatini Terme dal 23 al 25 novembre us, per discutere delle linee guida della piattaforma contrattuale - sezione università CCNL 2019/2021. Ora la bozza approvata dal Consiglio passa all'esame dei lavoratori e delle lavoratrici che saranno chiamati a pronunciarsi sul documento nelle assemblee che si terranno nei prossimi mesi, a partire già dal prossimo dicembre e dalle quali potranno scaturire ulteriori elementi migliorativi che andranno poi a completare il testo finale della piattaforma rivendicativa della FGU - Dipartimento Università.

’Link ad alcuni momenti del convegno’’

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Martedì 13 Novembre 2018 23:44

Roma, 13 novembre – “La coperta rimane corta e il nodo sono sempre le scarse risorse sul piatto. Il giusto e sacrosanto, per quanto ancora insufficiente per colmare le criticità dei prossimi tre anni, piano straordinario di assunzioni, previsto nella manovra economica, limita infatti i fondi per i rinnovi contrattuali, tenendo i salari al palo”.E’ quanto denuncia la Cgs, Confederazione generale sindacale, dopo l’incontro a palazzo Vidoni sul disegno di legge di Bilancio col ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno.

“Le somme indicate nel disegno di legge sono simili a quelle stanziate dal governo Renzi nel 2016 dopo che la Corte costituzionale stabilì l’illegittimità del congelamento dei rinnovi contrattuali. Non vorremmo trovarci di nuovo – avverte la Cgs – a dover aspettare altri due anni per avere uno stanziamento integrativo idoneo a consentire l’avvio delle trattative”.

Il nodo della penuria di risorse, prosegue il sindacato, “è un male comune che colpisce il comparto sanità come quello della scuola e delle Funzioni centrali”.

Proprio sul fronte sanità, incalza la Cgs, “la richiesta di adeguamento salariale pone in conflitto, a fondo invariato, il diritto dei lavoratori alla giusta retribuzione con quello alla salute dei cittadini”.

Non va meglio nel campo della scuola, università e ricerca: “La speranza è che la promessa del vicepremier Luigi Di Maio di reperire nuovi fondi anche per aumentare gli stipendi degli insegnanti non resti tale.

Un passo nella giusta direzione – suggerisce la Confederazione – sarebbe, ad esempio, quello di destinare i fondi del bonus merito, stanziati dalla legge 107/2015, per recuperare almeno lo scatto di anzianità del 2013”.

Durante l’incontro con il ministro, poi, il sindacato ha messo sul tavolo altre due questioni “prioritarie”. A cominciare dalla necessità di rivedere profondamente il ruolo della contrattazione rendendo parte attiva i lavoratori con effetti non solo motivazionali ma anche di produttività.

Con il ministro Bongiorno, però, il sindacato ha sollevato pure il tema spinoso della “firma forzata” dei contratti da parte delle sigle sindacali, pena l’esclusione dalla contrattazione collettiva integrativa di sede e dai relativi istituti di partecipazione.

Oltre alla non più rinviabile definizione di un nuovo ordinamento professionale per le funzioni centrali “con procedure selettive che tengano conto per la progressione del personale di ruolo del titolo di studio ma aprano anche agli interni.

Magari con un aumento dal 20 al 50 per cento dei posti assegnati – è la proposta della Cgs -, sulla base dell’esperienza già acquisita nell’amministrazione per un numero variabile di anni, tra cinque e sette, a seconda della posizione occupata”.

Fonte: CGS.it

 
Lunedì 12 Novembre 2018 17:34

A seguito di notizie diffuse sul web circa le modalità di esonero dalle visite mediche di controllo domiciliari, molti lavoratori stanno chiedendo ai propri medici curanti di apporre il codice “E” nei certificati al fine di ottenere l’esenzione dal controllo.

INPS precisa, in primo luogo, che le norme non prevedono l’esonero dal controllo, ma solo dalla reperibilità: questo significa che il controllo concordato è sempre possibile, come ben esplicitato nella circolare INPS 7 giugno 2016, n. 95 a cui si rinvia per ogni ulteriore dettaglio.

 
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