“Ancora una volta solo annunci di interventi destinati a ridurre la pressione fiscale sul Lavoro. Annunci purtroppo inutili per fare ripartire consumi interni, lavoro e occupazione”. E’ l’amaro commento del Segretario Generale CISAL, Franco Cavallaro, al discorso programmatico di Renzi sui “mille giorni”. “Solo misure incisive, rapide e credibili sul costo del lavoro, in materia fiscale e per un forte rilancio degli investimenti - precisa Cavallaro - possono invertire la spirale recessiva in cui versa il Paese. Altrimenti, arriviamo al paradosso di riformare il Lavoro quando ormai il Lavoro, in Italia, non c’è più”. Roma 17.09.14 - Ufficio Stampa CISAL




A cura del dott. Damiano Curcio*
Come al solito, a pagare sono sempre i soliti noti. Dal 1° settembre scatterà il contributo sul fondo di solidarietà residuale per i lavorato ri non coperti dalla cig (valida per le imprese con oltre 15 dipendenti). Il nuovo contributo è dello 0,50% della retribuzione lorda ( di cui 1/3 a carico del lavoratore) e partirà dal questo mese con il calcolo degli arretrati a partire da gennaio u.s. . L’Inps ha precisato che l’art. 3 della legge 28 giugno 2012, n. 92 (governo Monti) “… ha la finalità di assicurare ai lavoratori dipendenti da imprese che operano in quei settori non coperti dalla normativa in materia d’integrazione salariale una tutela in costanza di rapporto di lavoro nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per cause previste dalla normativa in materia di integrazione salariale ordinaria o straordinaria”.
Una decisione inaccettabile che non può essere giustificata con la solita mancanza di risorse. I soldi per il rinnovo del contratto del pubblico impiego devono essere reperiti o sarà scontro aperto''. E' la posizione di Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Cgu-Cisal, sul blocco della contrattazione e degli automatismi stipendiali per i pubblici dipendenti fino al 2015 annunciato dal ministro Madia. '' Il contributo di solidarietà non servirà a placare gli animi, ma soltanto – avverte Di Meglio – ad alimentare una guerra tra poveri. I dipendenti pubblici attendono da quattro anni il rinnovo di un contratto che non è possibile rinviare ancora perchè gli stipendi non reggono più il passo con l'aumento vertiginoso del costo della vita. Se il Governo non cambierà strada – conclude Di Meglio – stia pur certo che troverà nei sindacati un fronte compatto di lotta”.'' Fonte Cgu-cisal.it
Roma. ''Attendiamo di prendere visione dei documenti prodotti nella riunione odierna del Consiglio dei Ministri, ma dalla lettura dell'ordine del giorno sul sito della Presidenza del Consiglio, non sembra che vi siano elementi significativi di risposta ai drammatici dati sulla recessione che sta colpendo pesantemente il Paese''. Lo ha dichiarato Francesco Cavallaro, Segretario Generale CISAL sottolineando che ''sarebbe ora che il Governo, oltre che con il web, si 'connettesse' finalmente alla difficile realta' che vivono i lavoratori, i pensionati, le aziende''. Per Cavallaro ''con i consumi che continuano ad arretrare, se non si provvede immediatamente a restituire alle famiglie un adeguato potere di acquisto, intervenendo sulla leva fiscale, il Paese non avra' la possibilita' di ripartire, anche se avra' autostrade e strade ferrate nuove di zecca''.Fonte - www.asca.it