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Comunicato - Nota di accompagnamento al parere della Corte dei Conti Regione Lombardia e la richiesta inviata alle OO.SS. e all'ARAN di interpretazione autentica Buoni Pasto in regime di SW


COMUNICATO

Nota di accompagnamento al parere della Corte dei Conti Regione Lombardia e la richiesta inviata alle OO.SS. e all'ARAN

di interpretazione autentica comma 2 art. 60 del vigente CCNL. Buoni Pasto in regime di SW

La Corte dei Conti della Regione Lombardia con la Delibera n.115 del 09.09.2020 riguardo all’erogazione del Buono Pasto in regime di SW ritiene di non doversi pronunciare in quanto materia demandata alla contrattazione, quindi quegli atenei e quei revisori che ipotizzavano un danno all'erario dovranno rivedere le loro posizioni e trovare altre motivazioni, ammesso che ce ne siano.

Infatti, come traspare chiaramente nella Delibera, la Corte dei Conti svolge la propria funzione relativamente a questioni inerenti la contabilità pubblica e non dà pareri su norme contrattuali, questo parere quindi, tarpa le ali a quei revisori ed a quelle amministrazioni che invece hanno opposto un diniego a caricare i buoni pasto a chi è in lavoro agile motivandolo proprio con il fatto che la cosa poteva intendersi come un danno all’erario e ci conferma che noi abbiamo seguito la giusta via chiedendo all’ARAN e alle altre OO.SS. un’interpretazione autentica dell’art. 60 del CCNL, gli unici che hanno una funzione interpretativa di specifiche disposizioni contrattuali.

La Corte conferma che il buono pasto è materia regolamentata dalle norme del CCNL, quindi di esclusiva competenza della fonte contrattuale.

Difatti rimette la questione interpretativa all’Aran in quanto unico soggetto titolato a svolgere una funzione di assistenza alle Amministrazioni pubbliche espletabile anche attraverso la produzione di orientamenti applicativi delle norme contrattuali.

Ovviamente una cosa è chiedere un parere all’Aran, così come hanno già fatto alcune amministrazioni universitarie, altra cosa è procedere ad una interpretazione autentica della norma contrattuale, difatti nel primo caso, richiesta di parere, l’ARAN ha suggerito di rivolgersi al Dipartimento della Funzione Pubblica.

Cosa che venne fatta ed alla quale la Funzione Pubblica rispose che, appunto, si tratta di materia contrattuale e in assenza di una interpretazione autentica del CCNL, che sanerebbe il problema alla fonte, ogni decisione può essere assunta autonomamente dalle singole Istituzioni, previo confronto con le parti sociali, una sorta di contrattazione integrativa su modalità di lavoro sopravvenute successivamente alla stipula del CCNL, in questo caso per via del Covid.

Difatti, non a caso, se vi ricordate, noi a suo tempo invitammo tutte le sedi che ancora non l’avessero fatto di attivarsi per un confronto con le Amministrazioni allo scopo di continuare a garantire l’erogazione dei buoni pasto anche a tutti i lavoratori operanti in lavoro agile.

Invece alcune Amministrazioni trincerandosi dietro interventi o pareri, spesso impropri,  prodotti dai revisori dei conti e senza alcun confronto con le parti sociali,  hanno assunto decisioni unilaterali non conformi al dettato contrattuale.

Pertanto questo pronunciamento è da considerarsi sicuramente utile per la nostra richiesta di interpretazione autentica e obbliga  ARAN e OO.SS. ad attivarsi per utilizzare l’unico strumento utile a risolvere il problema di cui trattasi, l’interpretazione autentica dell’art. 60 comma 2.

Napoli 24.09.2020

Il Coordinatore Generale Nazionale

Dipartimento Università FGU GILDA UNAMS

Arturo Maullu


in allegato : Delibera Corte dei Conti della Regione Lombardia n.115 del 09.09.2020

Richiesta FGU all'ARAN ''interpretazione autentica riguardo alle problematiche interpretative della corresponsione dei buoni pasto dipendenti in SW''

 
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