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Smartworking: proroga della procedura semplificata fino al 31 dicembre 2021

Con il nuovo decreto, il governo Draghi posticipata al 31 dicembre 2021 la data di scadenza dello smart working sia nel privato che nella P.A. ciò a causa della proroga dello stato di emergenza collegato alla pandemia da Covid-19,

Tratto da: www.lavoro.gov.it

- le Amministrazioni Pubbliche (art. 1, comma 2, del D.Lgs. 30  marzo  2001,  n. 165), fino alla definizione della disciplina del lavoro agile da parte dei contratti collettivi (ove previsti), fino al 31 dicembre 2021, organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l'erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell'orario di  lavoro, rivedendone l'articolazione  giornaliera  e settimanale, introducendo modalità di interlocuzione programmata con l'utenza, anche attraverso soluzioni  digitali e non in  presenza, applicando lo smartworking con le misure semplificate di cui al comma 1, lett. b) dell'art.  87,  del D.L  17 marzo 2020, n. 18 (convertito con  modificazioni in L. 24 aprile 2020, n. 27) –  pertanto prescindendo dagli  accordi  individuali  e dagli obblighi informativi previsti dagli articoli da 18 a 23 della L. 22 maggio 2017, n. 81 -  e comunque a condizione che l'erogazione dei servizi rivolti ai cittadini e alle imprese avvenga con regolarità, continuità ed  efficienza  nonché nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente (art. 11 bis);

- in tema di promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche (art. 14, comma 1, L. 7  agosto  2015, n. 124), le Pubbliche Amministrazioni adottano misure organizzative volte a fissare obiettivi annuali per l'attuazione del telelavoro e del lavoro agile. Inoltre, entro il 31 gennaio di ciascun anno, le Amministrazioni Pubbliche redigono il Piano organizzativo del lavoro agile (POLA) che ne individua le modalità attuative prevedendo, per le attività che possono essere svolte in smartworking, che almeno il 15% dei dipendenti possa avvalersene, garantendo che gli stessi non subiscano penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera, definendo le misure organizzative, i requisiti tecnologici, i percorsi formativi del personale, anche dirigenziale, e gli strumenti di rilevazione e di verifica periodica dei risultati conseguiti. In caso di mancata adozione del POLA, il lavoro agile si applica almeno al 15% dei dipendenti, ove lo richiedano.

 
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