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IL "PACCO" DELLA CRUI

Comunicato della Segreteria Nazionale

IL "PACCO" DELLA CRUI

L’Assemblea della CRUI, riunitasi il 19 luglio 2012 confeziona l’ultimo pacco (per ora), chiedendo l’inclusione nella mobilità prevista dall’art. 2, comma 16, lettera b), del personale universitario socio-sanitario di cui al comma 5 dell’art. 8 del D. Lgs. 517/1999. segue.. IL "PACCO" DELLA CRUI L’Assemblea della CRUI, riunitasi il 19 luglio 2012 confeziona l’ultimo pacco (per ora), chiedendo l’inclusione nella mobilità prevista dall’art. 2, comma 16, lettera b), del personale universitario socio-sanitario di cui al comma 5 dell’art. 8 del D. Lgs. 517/1999. In pratica tentano, per l’ennesima volta, di disfarsi del personale universitario che svolge una delle attività istituzionali considerata inscindibile dalla Corte Costituzionale, l’assistenza.

Nel frattempo qualche rettore è andato anche oltre, come quello di Catania, il quale in accordo con la Regione Sicilia ha ceduto in toto l’attività assistenziale ed il proprio personale alla stessa, la quale, per altro, pare non navighi in buone acque, anzi, si parla di default, con tutto ciò che ne consegue. Naturalmente l’idea sarebbe quella di cedere personale e attività, i cui costi, secondo loro, sarebbero interamente sostenuti dalle Regioni, ma contestualmente vorrebbero mantenere nelle casse dell’Università la parte di FFO destinata al pagamento degli stipendi di questo personale. In pratica lo Stato dovrebbe pagare due volte lo stesso servizio, a meno che alle Università che procedono in tal senso non venga tolta la quota parte di FFO relativa ai costi stipendiali di questo personale per versarlo poi nelle casse delle Regioni che si accollano tale onere.

Considerato che si tratta in massima parte di personale con una elevata anzianità di servizio o comunque in prossimità di cessare dall’attività lavorativa lo svantaggio per entrambe sarebbe doppio, il SSN si accollerebbe un onere considerevole dovendo pagare del personale anziano con stipendi apicali, mentre l’Università perderebbe la possibilità di recuperare al bilancio gli stipendi attualmente pagati a questo personale in via di pensionamento. La richiesta di attivare la mobilità del personale universitario verso il SSN proprio nel momento in cui in questo settore il governo ha individuato migliaia di esuberi e vuole concentrare buona parte dei tagli è quantomeno sospetto.

Fino ad ora, in un modo o nell’altro siamo riusciti a stoppare questi tentativi, prima sotterranei ora invece palesi, portati avanti con ostinazione da rettori che vorrebbero scaricare su altri i costi di una cattiva gestione di una parte fondamentale della propria attività istituzionale e continueremo a farlo anche in futuro ma ora necessita una presa di coscienza forte da parte dei diretti interessati in modo da poter dare, anche alla CRUI, una risposta adeguata.

Roma 23 luglio 2012

Arturo Maullu - Segretario Generale CSA della CISAL Università *

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