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La spina nel fianco nel prossimo triennio

Comunicato della Segreteria Nazionale

La Spina nel fianco nel prossimo triennio

Facendo seguito al comunicato nazionale inviato nei giorni scorsi, dove si indicava in 2.182 voti, gli ultimi dati provvisori ricevuti ci danno invece a quota 2.262 voti, un risultato numerico e percentuale nettamente superiore a quello della precedente tornata elettorale.

Sulla base del dato elettorale, sembrerebbe rientrare nuovamente nel novero delle OO.SS. rappresentative nel comparto università anche la USB (ex RDB). La cosa non può che farci piacere: sarà un’altra spina nel fianco che ci sosterrà nell’essere un pungolo costante nei confronti delle grandi centrali sindacali, ormai lontane dalla base e distratte dall’attività sindacale a causa della preponderanza di altre che poco hanno a che vedere con la tutela dei lavoratori. Nel novero di queste attività rientrano sicuramente Patronati, CAF, Enti di formazione, Fondi pensionistici, presenze in enti pubblici e consigli di amministrazione di varia natura. Molte di queste attività sono finanziate con soldi pubblici e, in alcuni casi c’è addirittura il finanziamento diretto alle OO.SS. da parte dello Stato. Per ottenere tale risultato è sufficiente essere rappresentati nel CNEL. Un organo di rango costituzionale nel quale, peraltro, sono presenti organizzazioni sindacali che non rappresentano nessuno, come il SINPA, sindacato padano, o altre ancora come la triade che di rappresentanti ne ha una caterva.

Ovviamente la partecipazione a tale organo non è gratuita; è previsto, infatti, un congruo gettone di presenza, oltre ai conseguenti benefici di cui sopra. Noi, al contrario, sopravviviamo soltanto grazie alle ritenute sindacali. Non riceviamo, né vogliamo finanziamenti pubblici (quindi della controparte). Allo stesso modo non possediamo sedi assegnateci "a nostra insaputa, com’è invece accaduto ad altri. Per chi non lo sapesse: molte delle sedi possedute da CGIL, CISL e UIL costituivano parte del patrimonio dei disciolti sindacati corporativi del periodo fascista. Patrimonio che, nell’immediato dopoguerra venne ripartito tra tali sindacati. Su tali immobili, come accade per quelli dei partiti politici pare non sia dovuta neppure l’ICI. Per capirci, Cgil e Cisl non pagano imposte su 8mila immobili da loro auto dichiarati mentre la Uil ha concentrato le sue proprietà in una spa, la Labour Uil, che possiede immobili per 35 milioni di euro.

Quando parliamo di sindacati "imborghesiti" ci riferiamo a questo stato di cose che determina uno stato quantomeno di "connivenza" con i poteri forti compreso quello politico, per cui le "spine nel fianco" come appunto ci definiamo, sono necessarie per non scadere del tutto nell’omologazione al sistema. Un sindacato serio, per essere e restare tale, quando si scontra con un sistema come quello attuale deve superare molte difficoltà. I suoi dirigenti devono essere in possesso di molta forza e determinazione per sopportare abusi ed arroganza.

Reagire ad assurdi comportamenti da parte di coloro i quali dovrebbero stare dalla parte dei lavoratori, ma, come talvolta accade, si spostano verso la controparte, nelle cui file alloggiano sempre più frequentemente loro ex colleghi, nel frattempo, magicamente diventati parlamentari, sottosegretari, ministri.

In conclusione, noi saremo sulla scena anche per i prossimi tre anni e li utilizzeremo per difendere e tutelare i diritti dei lavoratori ma anche per essere da stimolo per chi a vario titolo si occupa o sarebbe meglio dire dovrebbe occuparsi, delle grandi questioni insolute del mondo del lavoro; noi ci saremo.

Roma 12.03.2012

Arturo Maullu - Segretario Generale CSA della CISAL Università 

 

 


 
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