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Precisazioni: Legittimità norma che prevede la decurtazione dello stipendio per i primi 10 gg. di malattia, possibili azioni legali

Nota dell’Ufficio Studi Nazionale del CSA della CISAL Università
Precisazioni: Legittimità norma che prevede la decurtazione dello stipendio per i primi 10 gg. di malattia, possibili azioni legali

La norma, che prevede la decurtazione dello stipendio per i primi 10 gg. di malattia, tuttora vigente, non è stata dichiarata incostituzionale, ma il Giudice del Lavoro del Tribunale di Livorno ha rimesso gli atti alla Corte Costituzionale, l'unico organismo giudiziario che può pronunciarsi sulla legittimità di una norma, sollevando una questione di legittimità costituzionale.

In sostanza il giudice ha detto alla Corte Costituzionale che a suo parere questa norma sembra illegittima, e, poichè il giudice non può decidere in merito, chiede  a questo organismo giudiziario di pronunciarsi se la norma è in contrasto con la carta costituzionale.

La decisione della Corte Costituzionale non è ancora intervenuta, perchè ci vogliono mediamente un paio di anni per avere una pronuncia, e non è detto che i giudici della Corte ritengano effettivamente che la norma sia in contrasto con gli articoli della costituzione per i quali il giudice ha sollevato il dubbio di costituzionalità.

Bisogna anche tenere conto che il Giudice di Livorno, (la dott.ssa Jacqueline Monica Magi) che pur si è distinta per una serie di provvedimenti molto favorevoli ai lavoratori, in seguito, ha visto vanificare le sua sentenze dalle magistrature dei gradi superiori di giudizio, con tutto quel che ne consegue per i malcapitati dipendenti. Ciò tuttavia non si esclude che possa essere condiviso il suo dubbio di legittimità costituzionale, anzi, a ns parere, dopo lettura della norma dubitammo della sua legittimità costituzionale così come del fatto che la stessa non fosse in armonia che le direttive europee. Quindi si ritiene che allo stato alcuna class action, può essere intrapresa e nemmeno a ben vedere una azione individuale del singolo che benchè proposta potrebbe rimanere sospesa in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale. Inoltre, se la decisione dovesse essere negativa, il giudice del lavoro dovrebbe adeguarsi alla pronuncia della corte ed eventualmente pronunciarsi sulle spese di lite.

Pertanto, questo ufficio studi consiglia di tenere sotto controllo la decisione della Corte e magari di interrompere i tempi di prescrizione con una lettera che il dipendente interessato inoltrerà all'amministrazione di appartenenza con cui si richiedono le differenze stipendiali maturate nei primi dieci giorni di assenza.

Dopo la decisione, si adotteranno le più opportune determinazioni tenendo anche conto del comportamento che deciderà di assumere l'amministrazione di appartenenza in ordine alla liquidazione dei compensi richiesti. In ogni caso, dovrà essere cura del dipendente di conservarsi tutta la documentazione relativa allo stato invalidante, al trattamento economico ricevuto ed all'entuale atto di interruzione dei termini di prescrizione.

Si resta a disposizione per ulteriori chiarimenti,

04 Ottobre 2011

L’Ufficio Studi CSA della Cisal Università

 
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