Vecchi, sfiduciati e malpagati: sono i dipendenti della pubblica amministrazione
Altro fattore rilevato dall'indagine è la riduzione delle spese per gli stipendi che sono calati dai 171,6 miliardi del 2009 a 164,26 miliardi nel 2015, mentre sono cresciuti in Francia (da 254,1 a 281,7 miliardi) e nel Regno Unito (da 186,7 a 238,82). Insomma, mentre in Europa la media sale da 115,3 a 130 miliardi di euro, l'Italia si mostra in controtendenza, ma d'altra parte i dipendenti pubblici nostrani costano molto meno anche per via del blocco dei contratti e della riduzione del personale: l'incidenza sul Pil, infatti, è rimasta sostanzialmente invariata (dal 10,9% del 2007 al 10,6% del 2015).
La ricerca prova anche a sfatare il mito dell'elevato numero di dipendenti pubblici in Italia: da noi sono il 14,7% degli occupati mentre in Francia sono il 21,9% e in Gran Bretagna sono il 17,7%. Il problema è piuttosto legato alla loro distribuzione: si passa dai 95 impiegati pubblici per 1.000 abitanti in Valle d'Aosta ai 41 in Lombardia; inoltre calano dove il numero era già basso (in Campania, -13% dal 2007 al 2014) e crescono dove erano già molto sopra la media (+10% in Trentino, dove erano già oltre 76 per 1000 abitanti). Nonostante le disparità, però, le politiche di mobilità si sono rivelate fallimentari: nel 2014 gli spostamenti sono stati meno dell'uno per mille della forza lavoro. Fonte. repubblica.it del 24.05.16