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Cenni di storia della Federazione

"Chi siamo e da dove veniamo’’

Premessa

Il sindacato FGU Gilda Unams - Dipartimento Università - (già esistente con la sigla Csa della Cisal Università, ancora prima aderente alla confederazione sindacale CISAL dal 1992 al 2016) è stato da sempre un sindacato autonomo ancorché rappresentativo a livello nazionale, tale risultato ha consentito di partecipare ai tavoli di contrattazione integrativa nei 52 Atenei ove è tutt’ora presente.

All’indomani dell’accordo tra Governo e Sindacati maggiormente rappresentativi, che nel 2016 ha ridefinito i comparti di contrattazione, che sono passati da 11 a 4 (realizzando in tal modo un significativo accorpamento degli ambiti nei quali si sarebbero svolte le trattative per i rinnovi contrattuali nazionali del pubblico impiego), il comparto Università è stato accorpato a quello della  Scuola, dell’AFAM  e della Ricerca per confluire in un unico grande comparto denominato ‘’Istruzione e Ricerca’’.

Questi mutamenti associativi hanno interessato anche la nostra organizzazione sindacale che dalla CISAL è confluita nella FGU (Federazione Gilda UNAMS). Sottolineiamo con orgoglio che sia ieri come oggi, la FGU si è sempre mantenuta distante dalla politica sia di governo che di opposizione, in quanto organizzazione indipendente, apartitica e libera da ogni estranea ingerenza, nella convinzione che i problemi dell’economia e del lavoro vadano risolti esclusivamente nell’interesse dei lavoratori e degli utenti dell’Università, svincolando l’azione del Sindacato da ogni schema ideologico di partito o di parte.

Inoltre, con la consapevolezza, ieri, come oggi, che l’Università deve ruotare attorno allo studente e alle famiglie, che lo affidano alla nostra istituzione universitaria, e perciò va continuamente seguito e assistito, perché se l’università esiste, è perché esiste lo studente, che vede nella formazione un miglioramento della propria vita e della società che lo circonda.

Cenni di storia della fondazione e l’evoluzione del sindacato

A cavallo degli anni 80-90 una parte del personale delle Università Italiane era rappresentato dalla Confederazione CISAL ma  il moltiplicarsi  di richieste di associazione da parte di molte sedi universitarie, e la particolare  peculiarità delle materie da trattare, in ambito  di contrattazione  decentrata,  fecero sì che si costituisse  in modo organico e autonomo, sotto il profilo organizzativo e di gestione della rappresentatività del comparto e delle sue problematiche, una nuova Federazione affiliata alla CISAL (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) che prese il nome di CISAL Università (come accennato in premessa).

Il suo fondatore, fu Sergio Cappellini - di Padova che avvertì la necessità di creare una forza sindacale alternativa a Cgil-Cisl-Uil, nella convinzione di poter tutelare in modo più adeguato, perché non rispondente alle logiche dei poteri forti, i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici delle Università.

Il primo nucleo sindacale prese piede nella sede storica di Padova, dove risiedeva lo stesso Cappellini, che fu anche il primo Segretario Generale Nazionale della Cisal Università, eletto a Roma nel primo congresso nazionale del 1993 e, durante i suoi due mandati, la Federazione ebbe una prima consistente spinta, con l’apertura della CISAL Università nelle sedi universitarie, che oggi definiamo “storiche’’ : Napoli, Messina e Cosenza. Al centro dell’attività sindacale di questa nuova Federazione c’era quello di fare, in primis, una corretta informazione verso i lavoratori e le lavoratrici  ed essere un sindacato presente, battagliero e propositivo sui tavoli di contrattazione, al fine di portare soluzioni alle tante problematiche riguardanti il personale tecnico amministrativo delle università e dei policlinici universitari.

Il suo successore, Giovanni Liccardo - di Napoli, durante i suoi due mandati di  Segretario Generale Nazionale, diede anch’Egli alla Federazione un notevole contributo; riuscì nel marzo del 1998, a raggruppare sotto una unica sigla denominata ‘’Coordinamento Sindacale Autonomo’’ il suo acronimo (CSA), altri sindacati autonomi, oltre alla stessa Cisal Università. Infatti, al CSA aderirono la Cisas Università, il Confail-Failel-Unsiau, il Confill Università - il Cusal, Usspi-Tecstat, Unionquadri), “tutti sindacati rappresentanti del personale del Comparto Università”, e Giovanni Liccardo fu confermato in qualità di Segretario Generale Nazionale anche per il CSA.

Nel 2002 Filippo Porcelli - di Palermo, subentrò a Liccardo e durante il periodo del suo mandato,  la Cisal Università ebbe un ulteriore impulso con l’ingresso del sindacato nelle sedi universitarie di Palermo, Catania e Sassari.

Nel 2005, fu eletto Segretario Generale Arturo Maullu - di Cagliari e nel primo quadriennio del suo mandato, oltre a portare nuova linfa nei quadri dirigenti, e l’apertura di nuove sedi, definì un nuovo accordo con le sigle autonome afferenti al CSA, (sancito dallo Statuto del settembre 2007) che portò al trasferimento della titolarità delle deleghe dal “CSA” al “CSA della Cisal Università’’, cancellando di fatto le sigle appartenenti al “CSA” in quanto i loro iscritti e i dirigenti sindacali, da quella data non erano più aderenti, ma parte integrante del “CSA della Cisal Università’’.

Arturo Maullu, è stato riconfermato nei congressi nazionali successivi ed è in carica a tutt’oggi; negli anni ha accresciuto notevolmente la visibilità della Federazione. Sotto il suo mandato sono state aperte a macchia di leopardo nuove sedi su tutto il territorio nazionale, oggi contiamo ben 52 realtà universitarie dove siamo presenti e soprattutto rappresentativi, alla luce  dei risultatiti ottenuti nelle  votazioni  nazionali delle RSU,  avendo sempre superato la fatidica soglia del 5%. Maullu, è stato ieri, in qualità di Segretario Generale del CSA della Cisal università, ed oggi in FGU GILDA come Segretario Generale del Dipartimento Università, la persona che alla guida del sindacato, sicuramente ha lasciato e lascerà una profonda impronta nella storia della Federazione.

Maullu, come Cappellini, Liccardo e Porcelli hanno avuto sempre come primo obiettivo,  rappresentare un sindacato che non fosse la cinghia di trasmissione di alcun partito, e che potesse agire in piena autonomia attraverso una politica sindacale, “fuori dal coro”, a volte anche in forte contrasto con le altre Organizzazioni Sindacali Confederali, ma sempre nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici delle università, attraverso un confronto aperto e leale sia con le altre OO.SS. che con le Amministrazioni Universitarie, nell'ambito di una civile dialettica sindacale. Queste persone hanno rappresentato, ieri, come oggi, un sindacato che si facesse riconoscere come sigla, tra i colleghi e le colleghe, in maniera affidabile e credibile, un sindacato coerente e propositivo, che non consentisse ad alcuno di essere il trampolino di lancio per possibili carriere politiche, così come avviene purtroppo sempre più spesso, tra le fila di dirigenti di certe OO.SS.

È giusto sottolineare che questa politica, portata avanti in modo costante nel tempo, ha permesso di tener fuori dalla Federazione arrivisti e carrieristi che avrebbero potuto utilizzare l’organizzazione sindacale per scopi diversi da quelli statutari.

Con questi brevi cenni di storia si è voluto, in sintesi, rendere noto quali sono state le  motivazioni che hanno permesso la nascita e come si è sviluppato sul territorio, il sindacato di cui facciamo parte, il suo lungo percorso che non tutti conoscono,  certamente non i più giovani e coloro che si sono uniti a noi in questi ultimi anni. Per tutti noi, e per coloro che ci seguiranno in questo cammino, abbiamo voluto giustamente menzionare in queste righe le persone che con la loro guida hanno contribuito maggiormente all’evoluzione della nostra Federazione.

Pur non essendo riportati in queste pagine, non si devono dimenticare i tanti colleghi e colleghe che, durante questo lungo percorso sindacale, hanno fatto parte dei quadri, ieri, come oggi, perseguendo, se non migliorando, la strada già tracciata da altri, con la stessa passione, dedizione e tanto sacrificio, come di coloro che li hanno preceduti, “rubando” parte del proprio tempo, al fine di tutelare, nel migliore dei modi, gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici che si sono affidati a loro. Le persone che a costoro seguiranno, porteranno certamente, a loro volta, altrettanto lustro al nostro sindacato. Il futuro della Federazione non potrà che essere roseo perché, ancora una volta, affidato in buone mani.

Gennaio 2019

A cura di Manrico Giordano

Dipartimento Università - FGU GILDA Unams

 
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