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Riforma Pensioni, ministro Madia: guida alle novità in materia previdenziale

Il decreto della Pubblica Amministrazione, già operativo, mette in evidenza diverse novità in materia previdenziale. Vediamo, di seguito, quali sono.

Fine del trattenimento in servizio. Questo nuovo provvedimento, di fatto, cancella l'istituto del trattenimento in servizio entrato in vigore con la legge Fornero e con il quale si dava la possibilità ai dipendenti pubblici di rimanere in servizio per altri due anni dopo aver raggiunto i requisiti per andare in pensione. Con la nuova norma tutti i lavoratori pubblici che hanno maturato il diritto alla pensione potranno rimanere al lavoro fino al 31 ottobre 2014.

Scatta, invece, una deroga al 31 dicembre 2015 per i magistrati, gli avvocati dello Stato e per i militari che si trovano in ausiliaria. Per i magistrati, gli avvocati e i professori universitari, mentre in precedenza il trattenimento in servizio era previsto fino a 75 anni (5 anni in più rispetto al limite di età pensionabile che è di 70 anni) ora essendo stato cancellato questo istituto dovranno andare in pensione al raggiungimento dei 70 anni di età.

Pensione anticipata d'ufficio. Tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione potranno lasciare il lavoro alla massima anzianità contributiva per la pensione anticipata, 41 anni e 6 mesi di contributi per le donne, un anno in più per gli uomini. Bisogna porre attenzione al fatto che il dipendente pubblico, nel caso in cui non abbia raggiunto i 62 anni di età, non può utilizzare questa norma dato che potrebbe essere soggetto a penalizzazioni.

Divieto di incarichi per pensionati. L'ultimo punto già operativo del decreto stabilisce che i pensionati non potranno avere incarichi di consulenza, dirigenziali o di vertice all'interno della Pubblica Amministrazione. Per tutti quelli che hanno già attivo un contratto di consulenza questo divieto scatterà al termine dello stesso. Sono previste, però, due eccezioni: potrà essere comunque conferito ai pensionati un incarico a titolo gratuito; per gli organi costituzionali (Camera, Senato, Corte Costituzionale, ecc.) sarà possibile affidare incarichi a pensionati anche non a titolo gratuito. Fonte blastingnews.com

 

 
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