Contatori visite gratuiti Manovra finanziaria 2010 ''I motivi della nostra protesta''

Photogallery

Contratti
RSU

Quotidiani online

Manovra finanziaria 2010 ''I motivi della nostra protesta''

COMUNICATO DELLA SEGRETERIA NAZIONALE

I motivi della nostra protesta

Il Decreto Legge 78 del 31.5.2010, pur essendo stato presentato come un provvedimento legislativo ispirato ad un principio di “bilanciamento sociale”, in realtà finisce per concentrare la sua azione di taglio alla spesa solo in due direzioni: da un lato si accanisce in modo specifico sulla categoria dei dipendenti pubblici, dall’altro priva il sistema delle Autonomie di consistenti finanziamenti che si tradurranno in pesanti tagli ai servizi sanitari, sociali, al sistema scolastico ed al trasporto pubblico;  in queste due macroaree, infatti, si concentra circa il 75% dell’intervento. Per il CSA della CISAL Università l’iniquità sociale della cd manovra Tremonti si appalesa in tutta la sua evidenza: a sopportare quasi integralmente il peso del provvedimento saranno i dipendenti pubblici e, più in generale, le fasce a basso reddito che, più di altre, fanno affidamento sui servizi sanitari, sociali e scolastici di natura pubblica. Gli stessi dati dell’ARAN comunicati il 9 giugno, che vorrebbero le retribuzioni del pubblico impiego aumentati del 39% negli ultimi dieci anni sono ampiamente e volutamente falsati perché comprensivi degli aumenti delle categorie non contrattualizzate e di un effetto trascinamento che va oltre i 10 anni considerati.

La manovra, a nostro giudizio, presenta tre gravi errori di impostazione:

1. non tocca i veri sprechi della spesa pubblica, rappresentati principalmente dai costi esagerati indotti dagli apparati politici, il cui peso deve essere radicalmente ridimensionato;

2. non introduce modifiche del quadro generale delle entrate e delle uscite in grado di porsi come fattori strutturali di riequilibro del bilancio pubblico;

3. non propone sacrifici commisurati ai redditi (richiedendo, ad esempio, un contributo di solidarietà ai redditi alti in favore dei redditi bassi), ma, in base ad una ratio tanto rozza quanto discutibile, si concentra solo sui dipendenti pubblici, prescindendo da una concreta valutazione della condizione economica degli stessi.

In relazione ai punti di criticità sopra indicati, si vuole, tuttavia, offrire sin da ora una serie di suggerimenti correttivi da riportare direttamente al Governo volendosi in questo modo indicare le più macroscopiche carenze del provvedimento.

A tal proposito si anticipano le seguenti richieste:

1.

o) Abolizione delle Comunità Montane e ridimensionamento delle Province (trasformazione del Consiglio Provinciale in un Consiglio dei Sindaci dei Comuni della Provincia stessa, abolizione di ogni forma di emolumento per coloro che assumono incarichi in sede provinciale e la limitazione per legge del numero massimo di assessorati a non più di 4. Per entrambe queste tipologie di Enti è stato rilevato, ormai da anni, l’enorme sbilanciamento nel rapporto costi/benefici;

o) Riduzione del 20% di tutti gli emolumenti a qualunque titolo percepiti da coloro che rivestono cariche elettive, (Ministri e Sottosegretari, Parlamentari, Consiglieri Regionali, Provinciali, Comunali ecc, ecc..) nell’anno 2010, con effetto immediato dal 2011 e ferme restando le altre misure già previste nel Decreto. Eliminazione di ogni tipo di rimborso forfettario accordato senza documentazione giustificativa.

o) Riduzione del finanziamento pubblico ai partiti del 50% (e non del 10% come attualmente previsto) immediatamente in vigore e non dalla prossima legislatura;

o) Riduzione del 50% del parco complessivo delle “auto blu”.

2.

o) Riduzione delle spese di Funzionamento degli Organi di rilevanza costituzionale del 20%;

o) Reintroduzione dell’ICI su ville e appartamenti di lusso; o Introduzione di una tassa sulle imbarcazioni (escluse quelle per la pesca e per il trasporto pubblico o privato di passeggeri);

o) Prelievo aggiuntivo sui capitali rientrati a seguito dello “scudo fiscale”;

o) Revisione dei canoni accordati alle società private di riscossione di introiti da tassazione e/o del recupero credito derivante da tassazione;

o) Revisione dei canoni di concessione su strade, autostrade, trafori e beni demaniali;

o) Aumento delle aliquote fiscali sulle rendite finanziarie; o Cedolare secca del 20% sugli affitti di immobili;

o) Previsione di un serio piano di lotta all’evasione fiscale, con la reintroduzione di tutte le norme abrogate sulla tracciabilità;

o) Vendita all’asta delle frequenze liberate dal passaggio al digitale terrestre;

3.

o) Rimozione del blocco dei contratti pubblici;

o) Eliminazione di ogni forma di automatismo nella rivalutazione delle retribuzioni nel pubblico impiego;

o) Eliminazione delle norme che riducono la spesa per i contratti a tempo determinato;

o) Introduzione di un contributo fiscale di solidarietà su tutti i redditi da lavoro autonomo o dipendente superiori agli 80.000 euro annui.

Queste misure servono a evitare che siano solo i precari e i lavoratori del pubblico impiego, soprattutto quelli delle qualifiche funzionali che percepiscono stipendi spesso di poco superiori ai 1.000 euro mensili, a pagare un salatissimo costo (circa 3.000 euro lordi nel triennio 2010-2012) per le irresponsabili scelte del Governo!

Roma 11/06/2010

IL SEGRETARIO GENERALE (Arturo Maullu)

Inserito il Venerdì, 11 giugno

 
INPS
Assegno per il nucleo familiare. Nuovi livelli reddituali: 1 luglio 2023 - 30 giugno 2024



Previdenza

Modulo Non adesione al Fondo Perseo Sirio

Meteo

Tutto su IMU e TASI

Convenzioni

Powered by



Modalità Mobile