SEGRETERIA NAZIONALE

Il Ministero dell’Economia taglia le risorse per l’Università Pubblica Statale, ma nel contempo, concede cospicui finanziamenti a “centri di eccellenza” devolvendogli "le dotazioni patrimoniali" della Fondazione IRI.

In questi giorni, in tutti gli Atenei pubblici statali si affronta il nodo dei bilanci di previsione per il 2009.

I rettori, pur contrariati dai tagli di varia natura imposti dal governo con la Legge 133 e altre amenità, come la riduzione del 10% dell’accessorio, presentano nei C.di A. bozze di bilancio che seguono pedissequamente queste disposizioni.

Se si è effettivamente in disaccordo si deve anche agire conseguentemente ed i rappresentanti negli Organi Governo degli Atenei eletti in liste sostenute dal CSA della CISAL Università hanno avuto mandato di votare contro i bilanci che prevedano questi tagli.

Perché se è vero che siamo in tempi di vacche magre, per cui bisogna razionalizzare le risorse, altrettanto non è per alcuni neo costituiti “centri di eccellenza”che godranno di una valanga di finanziamenti.

L’art. 17 della Legge 133, per esempio, prevede che considerevoli risorse provenienti dalla Fondazione IRI siano assegnate all’I.I.T. Istituto Italiano di Tecnologia di Genova ma noto ai più come “Istituto Italiano Tremonti” e presieduto, guarda caso, dal Direttore Generale del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

In pratica, mentre il Ministero dell’Economia taglia le risorse per l’Università Pubblica Statale concede cospicui finanziamenti a questi “centri di eccellenza” devolvendogli "le dotazioni patrimoniali" della Fondazione IRI, tramite un apposito articolo di Legge.

Non solo, appare anche sempre più evidente che ulteriori futuri finanziamenti per "progetti di ricerca di eccellenza", saranno appannaggio esclusivo di queste strutture e non dell’Università statale che proseguirà nell’immancabile declino cui è destinata a seguito di questi provvedimenti.

Difatti, sempre l’art.17 della legge 133 individua la “Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia" di Genova, come sede esclusiva di "Progetti di ricerca di eccellenza".

La titolare del MIUR, cui abbiamo offerto la nostra massima disponibilità nel tentativo, per noi non vano, di risollevare le sorti dell’Università Italiana deve farsi carico nel Consiglio dei Ministri di venire incontro alle legittime istanze che vengono dal mondo universitario per una più equa distribuzione delle risorse disponibili e di altre da mettere in campo al fine di evitare che il gap che ci separa dalle altre nazioni più avanzate cresca ulteriormente.

Roma 11/12/2008

Il Segretario Generale CSA di CISAL Università   (Arturo Maullu)