Arturo Maullu - Segretario Generale CSA della Cisal Università

Lo scoglio più pericoloso per il prosieguo della navigazione (a vista) del governo Renzi, l’Italicum,  è stato superato ed è legge dello Stato, adesso possiamo dormire sonni tranquilli, tutti i nostri problemi sono risolti, o quasi.
Già perché adesso restano da vedere solo le bazzecole, trovare 13 miliardi rubati agli italiani con la mancata perequazione delle pensioni, ma probabilmente si risolverà il tutto derubando altri italiani che a loro volta gli faranno  causa e magari vinceranno pure, ma forse con un altro governo …quindi cosa importa Loro ? Poi c’è anche il problema della disoccupazione, la quale nonostante tutti i “sacrifici” fatti dal governo per risolvere la questione approvando in fretta e furia il jobs act, disattendendo tutte le (loro)  previsioni, questa, in percentuale, anche lo scorso mese è ulteriormente aumentata, insomma il governo ha fatto 13, nel senso che la disoccupazione è salita appunto al 13%, un record. Insomma quando questi ci si mettono non scherzano mica, le cose le fanno proprio per bene, un record dietro l’altro!

C’è poi un problemino da niente che riguarda appena 3,5 milioni di italiani del P.I. che hanno i rinnovi contrattuali bloccati al 2009, anche questo sarà risolto con il metodo Renzi e siccome non si può fare sempre 13 stavolta farà 12, nel senso che il blocco sarà prorogato fino al 2021, per 12 anni appunto, è fin troppo facile prevedere che vi sarà un forte aumento di presenze di dipendenti pubblici nelle mense della Caritas.

C’è anche il problema dell’istruzione, ma con un programma di governo che s’intitola “la buona scuola” e con le capacità che mettono in campo, la soluzione (finale) è ormai a portata di mano. Sono talmente bravi i nostri ministri che persino i loro parenti sono contagiati da cotanta bravura, difatti la scuola dove insegna la mamma di una ministra è stata premiata come la migliore d’Italia, ma come fate a dire che non sono bravi !?

Ci sarebbe poi il problema dei problemi, il debito pubblico, una robetta da poco, appena 2.200 miliardi di euro, insomma, hanno fatto debiti (che dobbiamo pagare noi) per governare pure male,  però state sereni… anche a questo si metterà rimedio. Intanto, nel frattempo, anche se aumenterà ancora un pò cosa volete che sia, tanto prima o poi qualcuno pagherà, oppure in alternativa si farà fallimento, ovviamente a fallire saremo noi, nel senso che non si pagheranno più le pensioni, nè gli stipendi dei dipendenti pubblici, quindi non ci sarà più scuola, sanità, sicurezza, etc….ma tanto la Svizzera è vicina..per loro.

Gli italiani sono un popolo di lamentosi, non fanno altro che lamentarsi, invece di “fare”, come dice il giovin fiorentino, “noi siamo stati eletti (?) per fare !”, oppure ancora , “questo è il governo del fare” oppure, proprio di questi giorni…..”cosa c’è di più democratico della fiducia”….non dimenticandosi però di aggiungere “se non me la votate si torna tutti a casa”, e figuriamoci se qualcuno del Parlamento rinunciava al cadreghino, tant’è che gliel’ha data la fiducia.

Non è improbabile che questi nostri governanti, sempre a caccia di risorse finanziare,  da pescare quà e la dove capita dalle tasche di chicchessia (tranne le loro, ovviamente),  votino pure una tassa sul mugugno, visto che di libertà ormai ce n'è ben poca, mentre invece si mugugna tanto, è plausibile che si possa imporre una tassa appunto sul mugugno, così nel bel paese nessuno potrà più lamentarsi.

O almeno così pensa chi vive nel palazzo completamente distaccato dai veri problemi del paese, piaccia o nò noi continueremo, non a mugugnare, ma a gridare cosa non va in questo paese. Non tanto per essere ascoltati da loro, figuriamoci, se potessero ci farebbero sparire in un baleno - provandoci in continuazione - attraverso la stampa di regime che sta inculcando nella mente degli italiani che tutti i peggiori mali di questo paese sono causati dalle organizzazioni dei lavoratori, i sindacati.

Ne siamo consapevoli e noi per primi abbiamo denunciato le tante storture, la scarsa democrazia interna, le palesi commistioni con la politica partitica, i poco chiari interessi economici delle grandi confederazioni, ma ciò non vuol dire che tutto il sindacato sia marcio, c’è anche gente che, magari in piccole organizzazioni sindacali, autonome dai partiti, opera con onestà a difesa degli interessi di chi rappresenta  e della società più in generale.

Ma a vedere invece il modo in cui viene pilotata l’opinione pubblica, sembrerebbe si voglia fare di tutta l’erba un fascio e buttare così il bambino con l’acqua sporca, a quel punto non ci saranno più limiti allo strapotere del governo di turno e quando ciò accadrà ricordiamoci che sarà perfettamente inutile piangere sul latte versato, a buon intenditor poche parole….

Arturo Maullu

Segretario Generale CSA della Cisal Università