Roma, 13.04.2016                                                                                  In data odierna è stata trasmessa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dip. Funzione Pubblica il documento che si riporta in calce ed allegato a fondo pagina.

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dipartimento della Funzione Pubblica

Al Presidente dell’ARAN

Loro Sedi

L’ipotesi di accordo sui comparti, recentemente sottoscritto da tutte le confederazioni ad esclusione di CGU-CISAL  prevede  che nel Comparto Università, caso unico in tutto il pubblico impiego, per effetto dell’applicazione dell’art. 5 punto III, le AOU di tipo A che sono;   Palermo, Messina, Napoli SUN, Napoli Fed. II° e Roma Sapienza confluiscono nel comparto dell’Istruzione, mentre per effetto dell’applicazione dell’art. 4 le Facoltà di Agraria confluiscono nel comparto Funzioni Locali e per effetto dell’art. 6 le Aziende Ospedaliere Universitarie  di tipo B, che sono la maggior parte, confluirebbero tutte  nel comparto Sanità.

Una simile ipotesi  di accordo di fatto spacca l’Università in tre parti pur continuando le stesse a mantenere le identiche, inscindibili, funzioni istituzionali, didattica, ricerca e assistenza nel caso delle facoltà mediche, sia che siano organizzate in AOU nella tipologia A che in quella B di cui al d. lgs. N. 517 del 21 dicembre 1999.

Il personale docente, sia nella AOU di tipo B che di tipo A resta universitario ed i compiti istituzionali restano gli stessi per entrambe le tipologie e ad entrambi si applica la contrattazione di 2° livello del CCNL della dirigenza medica e/o sanitaria.

Non è chiaro neppure quale collocazione possano avere in questo quadro le Facoltà di veterinaria, nell’ipotesi di accordo non sono menzionate, ma essendo anche esse dotate di strutture convenzionate, come le AOU, con il SSN e parimenti a quel personale, per la parte economica ad essi si applicano, per equiparazione,  i CCNL del Comparto Sanità, dell’area III e dell’area IV è presumibile che si voglia collocare le stesse nel Comparto della Sanità.

Si spera che ci siano margini per correggere almeno queste storture prima della firma definitiva di questa ipotesi d’accordo che frantuma le attività didattiche, di ricerca e di assistenza e degrada in modo irrimediabile il potenziale, che le Università hanno nel concorrere allo sviluppo del nostro paese.

Frantumando l’università ed i compiti istituzionali ad essa assegnati si contribuirà ancor più al suo già incombente declino dovuto alla scarsità di risorse, economiche ed umane fino ad oggi assegnategli.

Per ultimo, ma non per ordine d’importanza questa formulazione rende impossibile per le OO.SS. del Comparto Università procedere a fusioni o affiliazioni ad una nuova aggregazione associativa cui imputare i voti ottenuti nelle precedenti RSU ma solo le deleghe laddove sia effettivamente possibile scorporarle nei tre diversi settori di nuova afferenza.

Nell’interesse del Paese, a salvaguardia dell’unicità della funzione docente e per mantenere e migliorare il potenziale dell’istruzione, di ogni ordine e grado, è fondamentale che il comparto dell’Istruzione e della Ricerca ricomprenda nel suo ambito  l’Università nella sua interezza  in tutte le sue attuali articolazioni.

Arturo Maullu

Segretario Generale

CSA della CISAL Università

Lettera.alla.presidenza.dei.ministri.pdf