
Roma, 12 giugno 2015 – «Le misure adottate dal Governo con il decreto legge 65/2015 in tema di rivalutazione automatica delle pensioni costituiscono un vero e proprio vulnus ai principi di diritto sanciti dalla Costituzione e non a caso ribaditi dalla sentenza della Consulta», afferma Francesco Cavallaro, Segretario Generale della CISAL.
«Il blocco della perequazione 2012 – 2013 va interamente rimosso con contestuale applicazione della normativa previgente» precisa Cavallaro. «Una volta chiesto scusa ai pensionati - conclude il Segretario - e quantificati i costi, che andrebbero più correttamente definiti veri e propri crediti da loro maturati, Governo e Parlamento dovrebbero concordare tempi e modalità per una graduale restituzione del dovuto per i due anni di blocco e, per effetto del “trascinamento”, per gli anni successivi».
Ufficio Stampa CISAL -
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