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Audizione del 31 marzo c/o la 7^ Commissione Senato

COMUNICATO DELLA SEGRETERIA NAZIONALE

AUDIZIONE INNANZI LA 7^ COMMISSIONE DEL SENATO 31 MARZO 2009

Lo scorso 31 marzo, la delegazione del CSA della CISAL Università ha partecipato all’audizione innanzi la Commissione VII, avente ad oggetto l’indagine conoscitiva sui problemi economici e finanziari delle università.

L‘intervento della nostra delegazione ha riportato all‘attenzione della Commissione le questioni di maggiore importanza relative alla gestione economica, amministrativa e finanziaria degli atenei italiani, ivi comprese quelle già sottoposte al medesimo organo nello scorso mese di novembre.

Quale organizzazione sindacale rappresentativa presente su tutto il territorio nazionale, abbiamo dovuto denunciare, innanzitutto, pregnanti problematiche scaturenti da un’interpretazione ed un’applicazione dell’autonomia universitarie non conforme ai principi dell‘ordinamento. Autonomia che, secondo la nostra esperienza sul campo a fianco dei lavoratori, è stata applicata da molte amministrazioni in modo incongruente, non costituzionalmente orientato e, talvolta, perfino contra legem. Così abbiamo potuto definire il comportamento degli atenei quale anarchia autonomista.

In tale ottica, abbiamo suggerito al legislatore un ripensamento del concetto di autonomia universitaria che, per il futuro, elimini la possibilità di pericolose incongruenze tra un’università e l’altra, generate anche da una, per certi versi ingiustificata ipertrofia regolamentare; ipertrofia che, spesso, ha dato luogo alla violazione di norme imperative di legge e di contratto.

Ovviamente, abbiamo sottolineato con forza che tali distorsioni costituiscono le principali cause dei gravi problemi economici, finanziari ed amministrativi delle università. In altre parole, anche in questa sede, abbiamo ribadito le gravi responsabilità delle amministrazioni nella gestione della loro autonomia, spesso in danno dei diritti dei Colleghi.

In intima connessione con il tema dell’autonomia, abbiamo sottolineato la necessità di rivedere il modello di governo delle università. Modello che deve necessariamente prevedere, insieme a più pregnanti controlli statali, l’individuazione di precise responsabilità in capo all’organo politico.

Ancora per quanto riguarda la necessità di una migliore utilizzazione delle risorse, abbiamo ribadito la nostra proposta sulla mobilità - anche nazionale - del personale docente, già indirizzata anche al Ministro Gelmini. Proposta che, se accolta, consentirebbe, tra l’altro, di ridurre drasticamente l‘impatto dei più recenti “tagli“ imposti dalla legge 133/08.

Abbiamo, poi, ribadito le difficoltà in cui versa i personale che opera nelle Facoltà di Medicina, tanto nei policlinici, quanto nelle Aziende Ospedaliero-universiatarie. In ordine a tali problematiche, abbiamo portato all‘attenzione della Commissione la nostra proposta sulla sanità universitaria.

Sempre nella prospettiva di una più corretta e coerente utilizzazione delle risorse, abbiamo ribadito la necessità di abrogare la disposizione della legge n. 230/2005 che impedisce di assegnare incarichi di insegnamento al personale tecnico-amministrativo. Tale disposizione - iniqua ed incostituzionale - genera maggiori costi per gli Atenei: dalle malandate casse escono denari che finiscono unicamente nelle tasche di soggetti terzi!

Abbiamo, da ultimo, ribadito la necessità di correggere le distorsioni generate da, a nostro avviso, illegittime prassi convenzionali relative alla ricerca conto terzi. Abbiamo potuto verificare, infatti, che molti Atenei disapplicano il disposto dell’art. 66 del DPR 382/1980, cosicché le risorse provenienti dalla ricerca svolta per i privati, lungi dall’essere correttamente distribuite, sono appannaggio di pochissimi, privilegiati soggetti.

La lunga audizione si è conclusa con talune domande da parte dei membri della Commissione presenti in aula. Nel rispondere, per iscritto, avremo modo di avanzare ulteriori e più articolate proposte che, nell’esclusivo interesse dei Colleghi, potranno indurre il legislatore ad adottare scelte volte ad una migliore e più equa utilizzazione delle risorse.

Ovviamente, avremo cura di tenere informati i lavoratori sulla prosecuzione di tali importanti contatti istituzionali.

Il vice segretario generale - Riccardo Marini

 
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